Edizioni La Baronata


Episodio 28.

In cui non si può che approvare la rinuncia di Max di partecipare al Forum.

di Daniel de Roulet
Episodio 1.

Storie tanto tragiche possono rendervi impotenti. Una donna di cui Max s'innamora e che gli rende la pariglia, finiscono molto presto a letto. I giochi dell'amore non aspettano.

Ma questa sera con Frénésie, Max intimidito non manifesta una voglia debordante. Lei nemmeno, dopo quattro anni e mezzo. Risultato, il preservativo di Max non è ancora veramente servito. Lei si è addormentata, raggomitolata in un sorriso.

Ciò che infastidisce Max nei manifestanti della nuovissima generazione, è che sono là a insultare quella vecchia.

Cosa sa questo Mirafiori, con il suo nome da donna, di ciò che Max ha fatto in gioventù? O non ha fatto.

La giovane generazione dovrebbe mostrarsi più combattiva, arrampicarsi sul campanile di Davos, piantarvi una bandiera nera, occupare un ponte della strada delle gole, ostruire una galleria del trenino rosso, interferire sul ripetitore televisivo, far volare degli aquiloni in alluminio per disturbare le telecomunicazioni, in breve mostrarsi più mediatica.

Ma sanno solo presentarsi allineati contro un cordone di polizia esigendo il libero passaggio. Max forse fantastica, ma ai suoi tempi, Dio buono, l'immaginazione era al potere.

- Max, perché ti agiti? Non vuoi dormire in po'?

È vero, ha la testa altrove, ma ora che Frénésie è sveglia, eccolo tutto per lei. La coprirà di baci dall'alto in basso e ritorno, malgrado questo disagio che sente dentro il petto, là dove giace ancora un'ultima domanda.

- Max, hai l'aria preoccupata, la fronte corrucciata. Vieni vicino a me.

La domanda di Max fa fatica a uscire e tuttavia finisce per venire a pezzetti. È a causa... ossia è a proposito delle morte... della fine di Shizuko.

- Perché, veramente la conoscevi? Max, vuoi che te ne parli? Aveva la tua età, era di Nagasaki, dirigeva dei laboratori di ricerca di una grande azienda dei rifiuti: Greenwar.

All'epoca in cui l'ho conosciuta, era nella sua sedia, questo le è stato mortale. Una sera c'era un ricevimento in riva all'acqua. L'ho vista morire. Max, parliamo d'altro, è troppo triste.

Per essere sicuri di parlare della stessa persona, con lo stesso nome, la stessa età, la stessa infermità, Max ha bisogno di una prova definitiva. Ha studiato a Francoforte?

- Sì, Max, me l'ha detto. Francoforte verso il 1968. Max, volevo dirtelo, sono così felice di averti incontrato. Adesso rientro a casa, a fare colazione con mia figlia. Questa mattina tra le nove e le dieci chiamami sul telefonino. Fisseremo qualcosa per stanotte. Vuoi? Sei libero?

Max volta la schiena a Frénésie. Ha appena capito. Quella donna handicappata era proprio la sua Tedesca e questo Giapponese è proprio suo figlio. In queste condizioni come si può avere la sfacciataggine di paragonare il Maggio 1968 al Settembre 2001?

È meglio abbandonare il campo. È meglio ritornare dall'altro lato della linea di demarcazione.

(continua)

Episodio 2.
Episodio 3.
Episodio 4.
Episodio 5.
Episodio 6.
Episodio 7.
Episodio 8.
Episodio 9.
Episodio 10.
Episodio 11.
Episodio 12.
Episodio 13.
Episodio 14.
Episodio 15.
Episodio 16.
Episodio 17.
Episodio 18.
Episodio 19.
Episodio 20.
Episodio 21.
Episodio 22.
Episodio 23.
Episodio 24.
Episodio 25.
Episodio 26.
Episodio 27.
Episodio 28.
Episodio 29.
Episodio 30.
Episodio 31.
Episodio 32.
Episodio 33.
Episodio 34.

Copyright © 2001 Daniel de Roulet per la versione originale francese

Traduzione di ibu51 Versione francese Versione inglese Versione tedesca