Edizioni La Baronata


Episodio 15.

In cui si scoprono le molteplici sfaccettature di un capo della sicurezza esposto ai rischi della politica.

di Daniel de Roulet
Episodio 1.

Tutti gli alberghi strapieni, la cifra d'affari dei negozi più alta che mai. Ovunque nuovi clienti, dai pasticcieri, dai banchieri, dai monitori di sci, dagli assicuratori, dai parrucchieri, dai massaggiatori e dalle prostitute.

A tutti e a tutte le ore straordinarie ampiamente pagate. In dieci giorni i partecipanti al Forum avranno lasciato quindici milioni di dollari ai commercianti del posto.

Ma senza le forze di sicurezza, senza il comandante Moritz del quale hanno cercato di burlarsi sui giornali, gli affari non durerebbero. Tutti parlano di spirito di apertura, di dialogo con i poveri e gli emarginati, ma dovrà avvenire senza la minima macchia di pittura sulle limousine, senza un graffito, senza una palla di neve che vola.

Fin che tutto va bene, si ammette che il comandante Moritz sta all'erta e protegge il Forum. Ma se qualcosa va storto, per esempio la vetrina di un pellicciaio saccheggiata, un manifestante con un bernoccolo in testa, i mandanti del comandante Moritz gli tolgono la fiducia.

È il primo fusibile, quello che faranno saltare al minimo sovraccarico. Comandante Moritz di qui, comandante Moritz di là, e alla fine: Ah, questo comandante Moritz, sapete, faceva di testa sua, e abbiamo dovuto fare a meno di lui.

Prima di andare a letto, farà il giro dei suoi collaboratori. O dovrebbe dire dei suoi subalterni? Alcune pacche sulla spalla, qualche stretta di mano e, se occorre, persino un bacio sulla guancia per assicurarsi che quelle e quelli che stasera hanno il loro turno si sentano apprezzati.

Si sforzerà di creare un clima disteso. Il messaggio è: noi non siamo degli assediati, siamo incaricati di controllare i flussi. Flussi di informazioni, di merci, di capitali e di persone.

La vigilia delle grandi manifestazioni è abbastanza frequente vedere la tensione aumentare senza ragione. Un clima costruito da una eccessiva rigidità della gerarchia.

Bob a Seattle, ecco l'errore che gli si rimprovera: aver messo sotto pressione i suoi uomini troppo presto. Di modo che dopo trentasei ore di massima allerta, il minimo impegno sul terreno volge al dramma. Da cui il messaggio del comandante Moritz: riposo, ragazzi, l'azione è per dopo e in ogni modo non è certo che vi saranno tafferugli. Annotate tutto, non reagite di fretta.

Al comandante Moritz piace la nuca di Ruth da quando ha tagliato i capelli. Quando passa da uno schermo all'altro, si direbbe il collo di un picchio verde che dà colpi col becco contro un albero. È nello staff da sei mesi. Farà strada, la piccola. Beh, non tanto piccola, gioca nella lega nazionale in una squadra di pallacanestro.

Ogni sei mesi, quando i responsabili della sicurezza delle grandi riunioni politiche si riuniscono, quello che presiede la seduta scrive sullo schermo luminoso:

«Eccoci in questa sala, cinquanta persone riunite che pretendono di garantire la sicurezza al pianeta. Siamo i garanti delle pace civile in un mondo in preda alle passioni di altri tempi. Ma nessuno ci è veramente riconoscente. È un mestiere ingrato.

Al nostro prossimo incontro, guardate bene, almeno uno o magari parecchi di noi saranno stati silurati. Siamo utilizzati come fusibili. Ogni volta che si surriscalda, i politici sostituiscono il fusibile. È il loro solo mezzo per far abbassare la temperatura. Fingono di aver trovato un colpevole.»

Nella sala riunioni. I colleghi del comandante Moritz si guardano, ridendo a denti stretti. Nessuno di loro è al riparo. Dopo Seattle, Bob ha dovuto licenziarsi. Dopo Bruxelles, Emile è stato promosso, ma di fatto spedito e Sven, dopo Göteborg, è ormai stato messo in disparte.

Non si occupa questo genere di posto a lungo. Ma ogni volta, è dimostrato, sono i giornalisti che si scagliano contro. Con una domanda trabocchetto durante una conferenza stampa, per una intervista rifiutata nel bel mezzo della battaglia, con una foto sulla brutalità poliziesca, come dicono.

Invece di informare onestamente sullo svolgimento senza scontri di un avvenimento, aspettano il tafferuglio per mettersi all'opera.

(continua)

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Copyright © 2001 Daniel de Roulet per la versione originale francese

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