Edizioni La Baronata


Episodio 7.

In cui si constata che il comandante Moritz sorveglia altrettanto bene gli invitati e i non-invitati.

di Daniel de Roulet
Episodio 1.

- Ecco i risultati, capo. Sono veloci questi Giapponesi, dice Ruth.

Ancora una volta al comandante Moritz basta cliccare per srotolare le foto antropometriche di fronte e di profilo del suddetto Tsutsui, di padre sconosciuto e di madre deceduta, Shizuko Tsutsui (1945-1998). Condannato per omicidio nella persona di una dirigente della mafia giapponese. Stato civile: celibe, un figlio, vive separato dalla madre, Vania vom Pokk, nata a Lugano (Svizzera) nel 1960.

Ruth ha completato le informazioni trasmesse con un doppio commento personale. Uno: Tsutsui ha senza dubbio delle ragioni familiari per riconoscere Max vom Pokk nella folla dei partecipanti. Due: Tsutsui ha passato una notte quest'estate (l'8 agosto) a Davos (vedi scheda dell'albergo).

Ruth propone di aprire un'inchiesta. Il comandante Moritz non è d'accordo. Lui è incaricato di controllare i flussi. Se qualcuno dentro conosce qualcun'altro fuori, occorre che l'uno e l'altro siano sospetti prima di considerare questo dato come una minaccia.

Il controllo dei flussi è, il comandante Moritz non lo ribadirà mai abbastanza, lo scopo del suo lavoro. Non ha il tempo di divertirsi con le inchieste, tipo commissariato. Ci si occupa del fronte, non si lavora né per i giudici né per i giornalisti. Occorre funzionare come sismografi che, con la vibrazione tettonica, rivelano i terremoti futuri.

Conclusione: il comandante Moritz beve un bicchiere di Coca light, scarta un'altra Hollywood alla menta e chiede a Ruth di verificare se nello schedario di Schengen vi è traccia di Max vom Pokk. Ruth motiverà la richiesta con: minaccia contro il flusso di capitali.

Domani alle tredici inizia la manifestazione contro il Forum. Il comandante Moritz ha convocato per le dieci una seduta di coordinamento che servirà a definire quello che verrà detto alla stampa verso le undici. Perciò si alzerà alle otto, dopo aver dormito sei ore.

Tra poco, prima di scendere nella sua stanza, farà qualche passo nella notte invernale. Ama questo posto quasi quanto l'Alta Engadina, la valle è più stretta, ha più intimità. Stringerà la mano a qualche uomo in uniforme che monta la guardia, questo rafforza la loro motivazione. Camminerà fino alla Strada Alta. Dopo, si dorme meglio.

Sullo schermo arrivano le informazione su Max vom Pokk. Interessante! Sospettato nel 1975 di aver sabotato l'infocentro di una centrale nucleare. Ma da allora: Senza Comportamento Sovversivo Conosciuto.

Che tipo il comandante Moritz è veramente incaricato di proteggere? Oppure si tratta di un infiltrato, un teppista che aspetta solo l'occasione per incendiare il Centro dei Congressi? Si aggiunge il risultato delle ricerche personali di Ruth:

- Max vom Pokk è giunto stasera a La Montagna Incantata, domani terrà una conferenza intitolata «Dal Maggio 1968 al Settembre 2001». È domiciliato a New York, U.S.A., dal 1983. Professione architetto, socio dello studio MNOP.

Se è un infiltrato, maschera bene il suo gioco.

(continua)

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Copyright © 2001 Daniel de Roulet per la versione originale francese

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