Edizioni La Baronata


Episodio 4.

In cui Frénésie inizia la sua prima notte d'amore dopo quattro anni di astinenza.

di Daniel de Roulet
Episodio 1.

Max ha appena il tempo di sciacquarsi la bocca che ode la porta richiudersi. Frénésie non osa fare un passo, leggermente ansimante, vestita con un pesante mantello invernale. Lo sfila lentamente spiegando:

- Con tutte queste telecamere nel corridoio, sono dovuta passare dall'autorimessa, strisciare contro i muri, prendere le scale di servizio.

Sì, è abbastanza divertente, una direttrice osservata dal proprio sistema di sicurezza. Max la prende per mano, la fa accomodare sul divano, le offre delle fragole, un kiwi o un'arancia, offerte, come dice il biglietto firmato dalla mano di Frénésie, dalla Direttrice dell'Albergo della Montagna Incantata.

Si baciano, lei si rialza per abbassare le luci, con un interruttore che Max non aveva notato. Si scambiano ancora alcune frasi sulle rispettive carriere, tanto per non ritrovarsi nudi troppo presto. Le domande si fanno sempre più intime. Max si toglie le scarpe, lei gli stivali da neve.

Lei lo chiama per nome. Lui avrebbe preferito mantenere un po' le distanze, avrebbe avuto l'impressione di potersi ritirare, ma non è più possibile.

Lei lo bacia sul collo, lui le accarezza i capelli neri. Lei vuole sapere se è già stato a Davos. Lui le prende i seni, lei gli disfa la cravatta, gli infila la mano sotto la camicia. Le racconta che all'età di sei anni ha trascorso sei mesi in un sanatorio per curarsi l'asma. Suo padre era venuto a visitarlo, l'aveva aiutato a recuperare negli studi, gli aveva insegnato a scrivere la lettera R. Ancora oggi Max lo ritiene responsabile della propria difficoltà a scrivere questa lettera con la stessa velocità delle altre.

Frénésie vuole sapere dove Max abita a New York, un modo semplice per situarlo nella scala sociale. Si diverte a togliergli la camicia dai pantaloni. Lui aspira il profumo a raso delle sue gote e le passa un dito dietro il reggiseno. Le chiede l'età, poiché la sua lei può verificarla sul formulario dell'albergo. Dice semplicemente:

- Vent'anni meno di te.

Lo sapeva benissimo, ma comunque lo irrita. Va bene aver amato numerose donne, ma insomma... Trova tutto ciò piuttosto bizzarro, in ogni caso quando vede in società quelle coppie in cui l'uomo ha una generazione in più della donna. Lei dice, come di solito in questi casi:

- Non dimostri la tua età.

Frénésie vuole ancora sapere come si chiama il suo ristorante preferito a Manhattan. Improvvisamente lei si libera, si alza per spogliarsi meglio. Lo fa anche lui, rapidamente per terminare per primo. Lei, al contrario, prende il suo tempo e piega accuratamente ogni capo d'abbigliamento sul divano.

Lui è già sotto il lenzuolo blu quando finalmente arriva lei, tutta nera, ma sorridente, come la luna piena sopra Harlem. Lui non osa confessarle che mai, ma veramente mai, ha fatto all'amore con una Nera. Senza conoscere i suoi pensieri, lei dice:

- Hai dei preservativi?

Lui esce da sotto il lenzuolo, ritorna in bagno, rovescia il nécessaire da toeletta, facendone uscire tre sacchetti piatti con l'imballaggio rosa, controlla allo specchio se il ventre non si è gonfiato con le due birre che ha bevuto poco fa, posa i preservativi sul comodino, toglie l'orologio per non graffiarla, sposta la lampada da letto affinché nessuno dei due si bruci. Poi Max ricomincia con Frénésie il gioco dei baci ovunque.

Senza rendersene conto, hanno cambiato lingua. Finora si parlavano in inglese, ora in tedesco. Lei lo pronuncia con un forte accento americano. All'inizio era per gioco, ma ora è come una lingua segreta sotto il lenzuolo. Wer bin ich, wer bist du? Continuano le presentazioni. Lei dice:

- Non importa che tu abbia le mani fredde, ma prima mi devi ammansire.

Sulla questione hanno un'opinione diversa. Per lui, è lei che deve ammansirlo, perché lui è nel suo albergo, in una situazione che lei ha scelto. Lei dice:

- Non sono stata io a baciarti nell'ascensore, sono ancora impressionata dalla tua faccia tosta.

Max fa notare che anche se dà l'impressione di aver fatto il primo passo, anche lei...

- Per niente. Da esattamente quattro anni e mezzo, non sono più stata a letto con un uomo. Non ho più fatto all'amore con nessuno. Ed ecco che Max vom Pokk, sicuro di sé e dei miei sentimenti, mi bacia. Prima sulla fronte, poi dritto sulla bocca. Ed ora vieni a dirmi che ero d'accordo... Ho persino pensato che avevi bevuto troppo, che non sapevi cosa stavi facendo.

Lui non sa se lei dice la verità. Ma in ogni caso non è stato lui a proporre di salire in camera.

(continua)

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Copyright © 2001 Daniel de Roulet per la versione originale francese

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