Edizioni La Baronata
Testi pubblicati
-
L'Affare Camenisch, di Norman Lipari
pp. 176, Fr. 16.50 / € 15.-
ISBN 13 978-88-88992-31-0
Marco Camenisch - un attivista antinucleare grigionese - del quale il numero di processi giudiziari subiti e le ripetute manifestazioni di solidarietà, amplificati dall'eco mediatica, hanno mobilitato l'opinione pubblica, spaccandola tra sentimenti di sostegno e posizioni di dissenso e trasformandolo in un vero e proprio affare di portata internazionale.
Norman Lipari, classe 1989, ha conseguito il Master in Storia contemporanea all'Università di Friburgo, in Svizzera. Tra i suoi vari interessi vi sono i movimenti sociali, l'animalismo, l'ambientalismo e l'ecologia radicale, nonché la storia dell'estrema sinistra.
-
Idee sull'organizzazione sociale, di James Guillaume, membro dell'Internazionale
pp. 80, Fr. 11.- / € 10.-
ISBN 13 978-88-88992-30-3
Progetto del lontano 1876 di James Guillaume - un insegnante neocastellano, membro dell'Internazionale e attivista della Federazione del Giura - che presenta la possibilità di una società libertaria e non gerarchica, nella continua ricerca di equilibrare i diversi "poteri" o "forze", all'epoca: individuo, produttori (sindacati), comunità (Comune).
In particolare, Guillaume propone una visione di educazione libertaria che può stupire ancora oggi...
Coloro che tentarono più tardi di individuare il carattere economico e sociale della società libertaria forse ne vennero ispirati o hanno proposto, indipendentemente, una società similare, vedi il famoso Congresso di Saragozza della Confederación Nacional del Trabajo (CNT), in cui vennero presentate le basi del Comunismo libertario, poi in parte realizzate nella rivoluzione del 1936-1939.
Le utopie libertarie sono quindi "vissute" o realizzate, anche ora, per esempio nelle comunità zapatiste e curde, nelle numerose esperienze di produzione, consumo, culturali, educative che nascono, si sviluppano numerose qua e là nel nostro mondo.
James Guillaume (1844-1916), licenziato dall'insegnamento per le sue idee, nel 1872 venne espulso con Bakunin dall'Internazionale controllata da Marx e Engels. Nello stesso anno svolgerà un ruolo importante per costituire l'Internazionale federalista o antiautoritaria, in cui confluiranno in pochi mesi le più importanti federazioni: italiana, spagnola, giurassiana, francese, belga, olandese.
Agli inizi del Novecento cura con Max Nettlau l'edizione completa delle opere di Bakunin, ma la sua maggiore opera rimane L'Internationale. Documents et souvenirs, che costituisce ancora oggi la più completa fonte di informazioni sulla Prima Internazionale.
-
La campanella non suona più. Fine dei sistemi scolastici e alternative libertarie possibili, di Francesco Codello
pp. 208, Fr. 18.- / € 17.50
ISBN 13 978-88-88992-29-7
Questo volume è una riedizione di Vaso, creta o fiore? Né riempire, né plasmare ma educare, testo ormai esaurito.
La prima parte del tratta della critica ai sistemi scolastici nelle società occidentali e post-industriali, mentre nella seconda gli articoli raccontano criticamente le esperienze educative libertarie attuali che l'autore ha avuto modo di conoscere direttamente e che costituiscono un tema di riflessione per modelli scolastici alternativi e possibili.
Francesco Codello, pedagogista, è stato per anni insegnante e dirigente scolastico in istituti statali. Redattore della rivista Libertaria e prima di Volontà, è membro della Rete per l'educazione libertaria, dell'IDEN (International Democratic Education Network) e dell'EUDEC (European Democratic Education Community). Ha scritto numerosi saggi e articoli sui temi educativi e sull'anarchismo.
Ha pubblicato i seguenti libri: Educazione e anarchismo (1995); La buona educazione (2005); Vaso, creta o fiore? Né riempire, né plasmare ma educare (2005); Gli anarchismi. Una breve introduzione (2009); Liberi di imparare (con Irene Stella) (2011).
-
500 buone ragioni per farla finita con il patriarcato, de Le Fate del focolare
Prefazione di Michela Zucca
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 13 978-88-88992-28-0
Si tratta di una raccolta di frasi tolte dalla vita quotidiana che mostrano la tragica banalità del razzismo di genere. Un elenco che deve far riflettere, rendere attenti e spingere a cambiare atteggiamento.
-
Il maestro non ama i bambini, di Henri Roorda
pp. 80, Fr. 12.50 / € 10.-
ISBN 13 978-88-88992-27-3
La critica di Henri Roorda al sistema scolastico è decisa e radicale.
La Scuola come istituzione totale, che sottomette le menti e addomestica i corpi, è il bersaglio della sua critica.
L'alternativa? Uno spazio e un tempo nel quale ogni specificità, ogni sensibilità, ogni essere, trovi modo di esprimere la propria personalità in armonia con quelle degli altri, senza sopraffazione e violenze più o meno evidenti o mascherate. Insomma dove ciascuno diviene liberamente ciò che è e che desidera e non ciò che qualunque altra autorità ha deciso per lui.
Henri Roorda van Eysinga (1870-1925), professore di matematica al Ginnasio e al Liceo di Losanna, delegato per la Svizzera del Comitato della Lega internazionale per l'educazione razionale dell'infanzia. Pubblica libelli ed articoli sulla pedagogia scolastica su diverse riviste libertarie romande, francesi, belghe, spagnole, italiane, poi su la Gazette de Lausanne, La Tribune de Lausanne e la Tribune de Genève.
-
Miliziano e operaio agricolo in una collettività in Spagna, di Nils Lätt
A cura di Renato Simoni
pp. 80, Fr. 10.- / € 8.50
ISBN 88-88992-26-X
ISBN 13 978-88-88992-26-6
Un'appassionata testimonianza di un anarcosindacalista svedese che ha combattuto nella Rivoluzione spagnola con il Gruppo internazionale della colonna Durruti e poi, ferito, lavorò nella collettività agricola di Fabara, paese della provincia di Aragona.
Nils Lätt (1907-1988) nasce a Södermanland (Svezia). Entrato nella marina mercantile, si affilia alla centrale anarcosindacalista svedese SAC. Nel 1937 partecipa come miliziano e poi come operaio agricolo alla Rivoluzione spagnola. Rientrato in Svezia continua a propagandare le idee anarchiche e libertarie, si oppone alla tendenza riformista della SAC. Nel 1975 edita la rivista anarchica Brand, traduce il libro La CNT nella Rivoluzione spagnola di Josè Peirats. Pubblica alcuni libri sulle sue esperienze sindacali e di militante anarchico. Muore nel 1988 a Göteborg.
Renato Simoni, laureato in storia all'Università di Ginevra, ha insegnato al Liceo di Mendrisio. Per le Edizioni La Baronata ha pubblicato, in collaborazione con la moglie Encarnita, Cretas. Autogestione nella Spagna repubblicana (1936-1938).
-
VIRUS RELIGIOSUM. Il Prete nella storia dell'umanità e altri scritti, di Romeo Manzoni
pp. 176, Fr. 14.50 / € 12.-
ISBN 88-88992-25-1
ISBN 13 978-88-88992-25-9
Un saggio antireligioso e anticlericale di uno dei più importanti personaggi politici e culturali ticinesi di un secolo fa, un esponente dimenticato persino dall'area liberale-radicale, di cui è stato un riconosciuto riferimento.
Nella pubblicazione è riportata la critica di Alfredo Pioda al testo e la risposta dello stesso Manzoni. Il libro è completato con alcune appendici e un'approfondita prefazione dell'avvocato Diego Scacchi.
Romeo Manzoni (1847-1912), esponente di spicco della corrente di estrema sinistra del partito liberale ticinese, fu uno degli artefici della «marcia su Bellinzona» che l'11 settembre 1890 pose fine al regime conservatore di Gioachino Respini.
Eletto più volte in Consiglio nazionale combatté con foga il militarismo svizzero, da Manzoni definito il Minotauro.
-
Elementi di etica e cultura civica umanistica, di Giovanni Ruggia
pp. 36, Fr. 5.- / € 3.50
ISBN 88-88992-24-3
ISBN 13 978-88-88992-24-2
Si tratta di un'agile e sintetica proposta - ricca di indicazioni bibliografiche - che si china sulla questione dell'etica laica, riconfermando che solo l'essere umano può essere «la misura di tutte le cose, e che non vi è altra misura».
Oppure in altre parole:
«Non solo non è vero che senza Dio non può darsi l'etica ma anzi è solo mettendo da parte Dio che si può veramente avere una vita morale» (Lecaldano, Un'etica senza Dio, Laterza 2006).
Giovanni Ruggia ha studiato medicina, antropologia e odontoiatria a Friburgo, Berna e Zurigo. Conduce uno studio dentistico alla periferia di Lugano.
Ha sempre avuto la passione per la lettura, una curiosità di conoscere fine a se stessa, senza scopo di applicazioni.
-
Lavoro? No grazie? Ovvero: la vita è altrove, di Alberto Tognola
pp. 304, Fr. 25.- / € 16.50
ISBN 88-88992-23-5
ISBN 13 978-88-88992-23-5
Un approfondito, ironico e provocatorio saggio che mette in totale discussione uno dei grandi capisaldi ideologici dei Poteri passati e presenti: "il lavoro nobilita l’uomo".
Non si tratta di una difesa ad oltranza dell’ozio in sé (anche se l’ozio presenta uno spazio vitale di liberazione), ma di un’ampia ricerca per esplorare e approfondire la questione del "lavoro", come merce, basato sul salario, una delle essenziali fonti di sfruttamento sociale ed economico.
Uno scritto attualissimo in questi periodi di crisi, in cui la difesa ad oltranza del posto di lavoro e il Welfare stanno mostrando tutti i loro limiti.
L’alternativa? L’attività, senza sottomissione, fondata sulla creatività, la solidarietà e l’eguaglianza. In altre parole, l’autogestione della propria vita.
Alberto Tognola nato per caso in Svizzera nel 1942, si sente cittadino della Terra. Trascorsa un’infanzia felice, ha vissuto il passaggio dall’antico mondo contadino alla galoppante era tecnologica. Ha studiato in vari paesi ed ha passato gli anni di mezzo in una grande città, immergendosi a capofitto nei movimenti contestatari dei favolosi anni Settanta, quando sembrava possibile toccare il cielo. Si è sempre divertito a fare varie cose, ma non ha mai amato il lavoro salariato. Vivendo con sobrietà e soddisfacendo autonomamente parte dei suoi bisogni, è riuscito a ridurre la necessità di vendersi, guadagnando tempo e disponibilità per impegni o necessità imprevisti. Oggi, meno attivo di un tempo e tranquillamente incamminato verso il naturale epilogo della vita, vive in un bel posto e ogni mattina, se ne ha voglia, si inventa qualcosa da fare.
-
Gli anarchismi. Una breve introduzione, di Francesco Codello
pp. 192, Fr. 23.- / € 15.-
ISBN 88-88992-22-7
ISBN 13 978-88-88992-22-8
Il pensiero anarchico ha la caratteristica di non discendere dalle elucubrazioni di una singola persona né di avere un'origine univoca nel tempo e nello spazio, bensì di costituire un'aspirazione degli esseri umani, la ricerca di un mondo più giusto, basato sulla dignità, la concordia, l'autonomia.
Il variegato pensiero anarchico quasi mai è stato compreso in questo modo a causa della propaganda contraria del Potere politico, economico, religioso.
In questo libro, Francesco Codello, studioso della pedagogia libertaria e collaboratore della stampa anarchica, ci conduce attraverso i molteplici aspetti dell'anarchismo.
Una guida che ci può aiutare a comprendere le azioni di uomini e di donne che lottano per una maggiore libertà, per l'uguaglianza nella diversità, per tutti e tutte.
Francesco Codello, dirigente scolastico a Treviso e redattore di Libertaria, da anni collabora alla stampa anarchica. Con le Edizione La Baronata nel 2005 ha pubblicato Vaso, creta o fiore? Né riempire, né plasmare ma educare.
-
Gesù Cristo non è mai esistito, di Milesbo (Emilio Bossi)
Prefazione di Edy Zarro
L'attualità del pensiero di Emilio Bossi di Edy Bernasconi
pp. 272, Fr. 27.- / € 16.50
ISBN 88-88992-21-9
ISBN 13 978-88-88992-21-1
Si tratta della riedizione del più famoso saggio del liberale-radicale ticinese Emilio Bossi, stampato a Bellinzona nel 1904 ed in seguito più volte ripubblicato integralmente, non solo in italiano, ma anche in spagnolo, portoghese...
Uno studio approfondito che vuol essere una decostruzione dei fondamenti non solo del cristianesimo, ma di tutte le forme religiose. In particolare l'autore cerca di dimostrare che il pensiero cristiano esisteva prima della leggenda di Gesù Cristo, che non esistono prove storiche che questo personaggio sia vissuto veramente e che i Vangeli non hanno alcun valore storico-scientifico.
Un libro che non ha perso nulla in attualità.
Emilio Bossi, anche conosciuto come Milesbo (1870-1920) fu avvocato, giornalista, uomo politico, libero pensatore e massone.
-
Per una sessualità libera. L'omosessualità, l'omofobia e la condanna sociale, di Massimiliano Buccia
Prefazione di Donatella Zappa, segretaria di Imbarco Immediato, Bellinzona
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 88-88992-20-0
ISBN 13 978-88-88992-20-4
Parlare ancora del diverso. Certo, perché nonostante alcuni cambiamenti di costume, rimane ancorata in noi la paura del diverso, in particolare l'omofobia. Infatti, l'omosessualità viene considerata da molti un comportamento nevrotico e anormale, dunque un comportamento patologico.
Questo saggio vuole evidenziare che l'omosessualità sana e non nevrotica è un fatto, che il fondo discriminatorio ancora esistente può essere eliminato perché basato su un insieme di opinioni e pregiudizi senza alcun valore scientifico, coltivato in gran parte dalle Chiese e dallo Stato, sempre attenti a voler controllare e dominare totalmente l'individuo.
Massimiliano Buccia, laureato in Scienze dell'educazione, lavora attualmente in Svizzera come educatore.
-
Proprietà e anarchia in Proudhon, di Emanuele Treglia
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 88-88992-19-7
ISBN 13 978-88-88992-19-8
Il testo può essere considerato un'introduzione al pensiero di Proudhon. Analizzando lo scritto Che cos'è la proprietà?, Treglia mette in evidenza come alcune idee basilari in esso contenuti siano sviluppati e approfonditi in maniera più estesa dal pensatore francese durante tutto l'arco della sua vita. Le teorie proudhoniane vengono poi brevemente confrontate con quelle di Marx e di due altri autori classici dell'anarchismo, Bakunin e Kropotkin.
Emanuele Treglia (1982), laureato in Comunicazione Politica, si occupa di ricerche inerenti la storia del movimento operaio europeo.
-
Un francobollo per Giuseppe Pinelli, di Gianluigi Bellei
pp. 24 con francobolli, Fr. 10.- / € 6.50
ISBN 88-88992-18-9
ISBN 13 978-88-88992-18-1
I francobolli sono dal 1840, data della loro prima apparizione pubblica, connessi strettamente alle tradizioni nazionali. Da allora rappresentano il gusto ufficiale del periodo di emissione e ne documentano iconograficamente gli stili, i simboli, le ricorrenze sia nella commemorazione di fatti che di personaggi pubblici, ma pure tramite le bellezze naturali, monumentali o artistiche.
Dal primo francobollo emesso in Inghilterra e riproducente l'effigie della regina Vittoria, disegnato da Corbould e inciso da Heart, al recentissimo dedicato a Luigi Calabresi ritroviamo, oltre che la storia delle tecniche dalla punzonatura al rotocalco, l'immagine che lo Stato dà di se stesso e della propria storia.
Gli sviluppi tecnologici hanno fatto sì che dal 2006 la Posta svizzera dia la possibilità agli utenti di stamparli direttamente dal proprio computer mediante un software dedicato e creare così un francobollo digitale personalizzato. WebStamp si chiama questo sistema di affrancatura, ancor oggi probabilmente poco conosciuto.La strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e la morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli avvenuta pochi giorni dopo nella questura di Milano hanno segnato l'immaginario collettivo delle giovani generazioni di quegli anni.
Gianluigi Bellei ha realizzato un francobollo dedicato a Giuseppe Pinelli per rendere omaggio a uno dei personaggi maggiormente significativi della sua generazione.
La vicenda di Pinelli infatti si intreccia con la storia individuale dell'autore e con quella collettiva in una serie di rimandi che legano la morte dell'anarchico caduto dalla questura di Milano nel 1969 alla strage di Piazza Fontana e a tutti i misteri e complotti del post Sessantotto.
Ma non è solo una storia politica dato che questa si intreccia con quella estetica nello stretto rapporto che lega gli anarchici agli artisti che hanno da sempre lottato "contro ogni forma di autoritarismo e di potere, privilegiando l'autogestione e il federalismo". Da Courbet a Pissarro, da Vallotton a Kupka, da Dada al Situazionismo, è tutto un proliferare di situazioni innovative e d'avanguardia atte a contrastare il potere. Dal vecchio concetto di originalità a quello di creatività si è passati oggi a quello di incoerenza che ha permesso la realizzazione del francobollo dedicato a Giuseppe Pinelli il quale unisce la memoria storica degli avvenimenti e la sua commemorazione ad una determinata attività estetica.
L'opuscolo contiene come uno scrigno altri francobolli che i lettori potranno utilizzare per dilatare il messaggio e coinvolgere in una sorta di interrelazione biunivoca autore e lettore.
-
Amori e Rivoluzione. Ricordi di un miliziano in Spagna (1936-1939), di Antoine Gimenez
pp. 256, Fr. 25.- / € 16.50
ISBN 88-88992-17-0
ISBN 13 978-88-88992-17-4
La testimonianza di Antoine Gimenez, miliziano/guerrigliero dall'agosto 1936 del Gruppo Internazionale della Colonna Durruti, è stata scritta in francese negli anni Settanta. Affidandosi unicamente alla sua memoria vi sono un po' di errori e approssimazioni, ma vi si trovano soprattutto episodi e spunti interessanti e anticonformisti, sulla guerra, la rivoluzione, la collettivizzazione, ma anche sulle passioni, le speranze e le disillusioni dei protagonisti di quel periodo straordinario: la rivoluzione sociale spagnola.
Tant'è che non trovò alcun editore disponibile alla pubblicazione, forsee perché controcorrente, critico sia sulle posizioni controrivoluzionarie del Partito comunista sia sul “suicidio” del Movimento anarchico spagnolo. O forse perché affrontava non solo tematiche sulla guerra e la rivoluzione, ma anche gli affetti, gli amori, l'erotismo dei miliziani e delle miliziane?
Infine una curiosità sull'autore: nato come Bruno Salvadori nel 1910 a Chianni (Pisa), diventa Antoine Gimenez dall'estate '36, riuscendo a mantenere la “falsa” identità fino alla sua morte (Marsiglia 1982), in barba alle polizie italiane, spagnole, francesi...
Per maggiori informazioni su Antoine Gimenez e sulla guerra di Spagna in generale potete consultare il sito Antoine Gimenez. Souvenirs de la Guerre d'Espagne, curato impeccabilmente dai Giménologues.
-
Una piccola storia dell'anarchismo, di Marianne Enckell
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 88-88992-16-2
«La storia dell'anarchismo è una storia di uomini e donne in lotta, avidi di sapere e di cambiamento sociale, di cultura e d'ideale. È anche una storia di errori e fallimenti, di confronti e successi, e di una volontà mai sconfitta. Essere sfruttati od oppressi non basta a fare degli anarchici, occorre volere farla finita con il dominio e portare nel cuore un mondo nuovo».
Marianne Enckell, storica e traduttrice, dagli anni '60 è tra le animatrici del Centro Internazionale di Ricerche sull'Anarchismo (CIRA) di Losanna, una delle più importanti biblioteche anarchiche a livello mondiale.
In questo agile e stimolante opuscolo, l'autrice presenta delle tracce, delle linee forza della storia del movimento anarchico internazionale, scandite da canti anarchici.
Informa pure su alcune importanti pubblicazioni e film, completati con indirizzi per contatti ed approfondimenti.
Insomma, un piccolo gioiello, da regalare agli amici e... ai nemici.
-
Per un'alternativa planetaria, di p.m.
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 88-88992-15-4
Questo libretto raccoglie due scritti dell'autore di bolo'bolo.
Il primo Per un'alternativa planetaria riprende ed approfondisce l'organizzazione descritta in bolo'bolo.
Il secondo Il mercoledì libero suggerisce una semplice strategia per giungere a un mondo più libero e a misura d'uomo.
-
CRETAS. Autogestione nella Spagna repubblicana (1936-1939), di Encarnita e Renato Simoni.
pp. 336, Fr. 30.- / € 20.-
ISBN 88-88992-14-6
Questo lavoro di ricerca, dapprima presentato come tesi di laurea alcuni anni or sono a Ginevra, viene ora pubblicato con un'ulteriore e ricca documentazione orale e scritta.
È veramente un'occasione per poter entrare nell'atmosfera di un piccolo villaggio aragonese prima, durante e dopo la Rivoluzione spagnola.
-
Vaso, creta o fiore? Né riempire, né plasmare ma educare, di Francesco Codello.
pp. 256, fr. 25.- / € 17.-
ISBN 88-88992-13-8
L'autore di questa pubblicazione - dirigente scolastico di Treviso - dichiara che la scuola dovrebbe essere organizzata e gestita da chi la vive, ma senza i condizionamenti dello Stato.
Non deve essere fatta per la società, non deve darsi come missione quella di formare il cittadino o il lavoratore, ma quella di accrescere la capacità di ogni individuo di diventare libero e autonomo, di essere esattamente se stesso. Deve permettere a ciascun individuo di diventare quello che è e non ciò che altri, individui, istituzioni, filosofie pensano sia giusto o utile divenga.
Questa antologia raccoglie gli articoli più significativi di Francesco Codello apparsi negli ultimi anni su alcune riviste libertarie e pedagogiche.
- Davos Terminus, di Daniel de Roulet.
pp. 96, Fr. 14.- / € 9.-
ISBN 88-88992-12-X
Un romanzo che nella forma del feuilleton racconta con ironia le vicende dell'"ultimo" Forum di Davos.
Il libro è visibile anche online qui
- Quello che so su Errico Malatesta, di Andrea Crociani.
pp. 48, Fr. 6.- / € 4.-
ISBN 88-88992-11-1
Ho iniziato ad affrontare il pensiero anarchico, e quello di Malatesta in particolare, perché mi ero reso conto di come vi fossero varie analogie tra il suo modo di pensare ad una nuova società e il mio modo di intendere l'arte, il suo processo, il suo ruolo, la necessità di continuamente rivedere la propria posizione in base al contesto e in base alle necessità del momento. Nel cercare di delineare un nuovo tipo di società, mi sembra infatti che Malatesta abbia adottato un approccio essenzialmente creativo, basato sulla ricerca, sul dubbio, sull'importanza data all'errore nel quadro di una sincera e libera sperimentazione. Questo mi ha portato a considerare come il processo artistico sia in effetti molto più avanzato di qualsiasi modello sociale fino ad ora sperimentato, democrazia compresa. L'unica eccezione trovo sia l'anarchia, proprio perché applica su larga scala un metodo che è fondamentalmente creativo; i punti da dove un anarchico e un artista partono a mio parere sono essenzialmente gli stessi. Il pensiero anarchico contempla in sé la possibilità dell'errore, dichiara che il dubbio è necessario, rigetta l'idea di verità assoluta e, come conseguenza, di giudizio definitivo; queste sono le uniche garanzie valide contro ogni tipo di autoritarismo.
Il libro è rilasciato sotto Licenza per documentazione libera GNU
- La pace possibile, di Peter Schrembs.
pp. 48, fr. 7.50 / € 5.-
ISBN 88-88992-10-3
Lo scopo di questo testo è di mettere in discussione la necessità della guerra come soluzione a problemi umanitari, dando per scontato la sua inammissibilità per qualsivoglia altro scopo (conquista, petrolio, espansione, colonizzazione, diamanti...).
Le considerazioni contenute sono tese a evidenziare prospettive al di fuori e contro qualsivoglia struttura d'autorità politica o economica senza però chiudere gli occhi di fronte al fatto che tali strutture sono, eccome, dominanti.
Le proposte partono da ciò che ognuno di noi può fare come individuo, sia in prima persona, sia nell'ambito di un gruppo, un movimento, un'associazione o un'ONG. Gli Stati sono considerati unicamente come interlocutori passivi, ossia come potenziali strumenti di guerra ai quali noi possiamo, talvolta, imporre scelte diverse mediante una pressione popolare dal basso.
Il libro è rilasciato sotto Licenza per documentazione libera GNU
- bolo'bolo, di p.m.
pp. 176, fr. 22.- / € 14.50
ISBN 88-88992-09-X
"Se sei solo a sognare, non è altro che un sogno. Se sognate in parecchi, è l'inizio della realtà". Con queste parole, tratte da un canto brasiliano, comincia questo libro che presenta altri mondi possibili, alternativi al mondo attuale, il quale si sta trasformando in un incubo.
p.m. propone nuovi percorsi per giungere al più presto a una società libera, in cui lo Stato non ci possa più ricattare, in cui il Capitale non ci possa più obbligare alle sue scelte.
Ma questo sarà possibile solo con una riorganizzazione dal basso, che ponga l'individuo e la comunità al centro dei nostri interessi.
bolo'bolo, pubblicato in tedesco, è stato tradotto in molte lingue (inglese, francese, spagnolo, turco, portoghese, russo, ebraico, arabo, ecc.) Qui è presentato in una nuova traduzione italiana, riveduta e ampliata.
- Sosia. Un rapporto, di Daniel de Roulet.
pp. 176, fr. 22.- / € 14.50
ISBN 88-88992-08-1
Il giorno del suo cinquantatreesimo compleanno il cittadino de Roulet, di professione informatico, riceve un pacco di tre chili e tre. Sono le schede allestite dalle polizie cantonali e federale in cui sono raccontati trent'anni della sua vita. Le informazioni sono state raccolte mediante pedinamenti, ascolti telefonici, lettura della sua corrispondenza.
Ma il racconto che ne risulta non è attendibile: troppi gli equivoci, i travisamenti, gli errori, addirittura le confusioni di identità. E soprattutto niente che lo faccia incriminare. Ciò nonostante le informazioni sono fatte pervenire ai suoi datori di lavoro, che provvedono ad allontanarlo.
L'inchiesta, scritta nella forma del romanzo autobiografico, suscita degli interrogativi.
Con quale diritto ogni Stato indaga sui suoi cittadini?
Rispettivamente, vista la progressiva informatizzazione delle schedature, quale il dovere di tutti i cittadini di denunciare questi soprusi e queste violazioni della sfera privata?
- Giovanni Devincenti. Il sogno di un emigrante, di Gianpiero Bottinelli.
pp. 116, fr. 13.- / € 8.50
ISBN 88-88992-07-3
La vita, le azioni, le speranze e le disillusioni di un militante sindacalista di origine ticinese ma trapiantato nella Svizzera romanda raccontate con partecipazione e vivacità.
-
Considerazioni filosofiche sul fantasma divino, il mondo reale e l'uomo, di Michail A. Bakunin.
pp. 176, fr. 22.- / € 14.50
ISBN 88-88992-06-5
Si tratta di uno studio, finora inedito in italiano, scritto nel 1871 durante il soggiorno ticinese nel quale il rivoluzionario russo analizza il problema della libertà dell'uomo, minacciata dalle astrazioni sacralizzate (Stato, Chiesa, Scienza) da sempre utilizzate dal Potere per il controllo dei suoi sudditi.
Il testo è completato dalle note di James Guillaume, militante della Prima Internazionale, e da quelle dello storico recentemente scomparso Arthur Lehning, curatore delle «Opere complete» di Bakunin.
- Baj/Bakunin, Atti del Convegno tenuto il 5 ottobre 1996 al Monte Verità di Ascona.
In collaborazione con il Dicastero Musei e cultura della Città di Locarno, pp. 96, 15 ill. fuori testo, fr. 18.- / € 12.-
ISBN 88-88992-05-7
La pubblicazione raccoglie gli interventi fatti durante il Convegno, promosso dal Dicastero Musei e cultura della Città di Locarno, in collaborazione con la Fondazione Monte Verità e il Dipartimento Istruzione e Cultura, nel quale sono stati affrontati il rapporto Arte e anarchia(Luciano Caprile, Perché un blocco di marmo «anonimo» come monumento a Bakunin?; Enrico Baj, Un monumento?; Gabriella Huber, Arte e anarchia; Marianne Enckell, Nessun monumento a Bakunin) e le relazioni di Michail Bakunin con il Ticino e l'Italia (Riccardo Carazzetti, Perché ricordare Bakunin in Valle Onsernone?; Romano Broggini, Sul soggiorno di Bakunin nel Ticino; Pier Carlo Masini, Tre episodi della vita di Bakunin; Franco della Peruta, Bakunin in Italia).
- Gerolamo Donato detto il Farina, l'uomo che sparò a san Carlo e altri scritti, di Oreste Clizio.
pp. 112, 12 ill. fuori testo, fr. 12.- / € 8.-
In coedizione con La Cooperativa Tipolitografica Editrice di Carrara.
La ricerca sull'uomo che attentò alla vita del cardinale Borromeo fornisce lo spunto per analizzare la figura di questo santo e dell'ambiente lombardo e ticinese. Ne risulta un quadro che dietro il paravento della santità rivela la continua ricerca del dominio da parte della Chiesa sia sulle persone sia sulle cose. E per raggiungere questo obiettivo, oltre a costruire a posteriori falsi ideologici e storici, si serve di personaggi che sono tutto in negativo: maniaci e misogini, ma forse per questo tanto funzionali al Potere perché disposti ad ogni prevaricazione in nome di qualche grande concetto: Dio, la salvezza della anime, le ricompense in una vita futura ed altre fandonie.
- Luigi Bertoni, La coerenza di un anarchico, di Gianpiero Bottinelli.
Prefazione di Marianne Enckell, pp. 240, 9 ill. fuori testo, fr. 25.- / € 16.60
ISBN 88-88992-04-9
L'appassionata biografia di uno dei principali animatori del movimento anarchico in Svizzera, per quasi cinquant'anni editore e stampatore a Ginevra de «Il Risveglio-Le Réveil», e di innumerevoli libri e opuscoli, conferenziere, organizzatore sindacale, militante antifascista, anticlericale, antimilitarista, più volte imprigionato per le sue idee e le sue attività.
- Rendersi utili, di Ruedi Winet.
Introduzione del Gruppo ticinese per il servizio civile (GTSC), pp. 128, fr. 10.- / € 6.70
Si tratta della versione italiana del manuale apparso originariamente in tedesco e che descrive le condizioni necessarie per potere svolgere un servizio civile al posto di quello militare, la relativa procedura d'ammissione, le varie attività possibili nell'ambito del servizio civile e le sue modalità d'esecuzione.
- Le Case dei pagani, di Mosè Bertoni.
Riedizione annotata e commentata a cura di Peter Schrembs.
Prefazione di Giuseppe Chiesi, pp. 176, fr. 22.- / € 14.50
Ancora oggi sono ancora ben visibili, arroccate sui pendii scoscesi della montagna sopra Dongio e Malvaglia, ma documentate anche in numerosi altri siti, quelle strane edificazioni fortificate chiamate in tutta la Val di Blenio comunemente Case dei pagani. Costruite in anfratti e caverne pressoché irraggiungibili, hanno alimentato la fantasia dei vallerani d'un tempo, tanto che la loro esistenza ha dato origine a più d'una leggenda relativa ai loro abitatori. Ma chi fu l'artefice della loro edificazione e perché? Il primo che tentò di rispondere a questa domanda fu Mosè Bertoni, illustre figlio della Valle del Sole. Il Bertoni, prima di partire per il Paraguay per realizzare una comunità agricola anarchica e dedicarsi a studi botanici, meteorologici e antropologici aveva già compiuto qualche indagine riguardante la storia e la preistoria della sua valle. Uno di questi studi, pubblicato nel 1883 sul Bollettino storico della Svizzera italiana sotto il titolo: "Le abitazioni dei Cröisch o Grebels o il Paganesimo nella Valle di Blenio", concerneva appunto le misteriose Case dei pagani. In primo luogo, il Bertoni sottopose questi curiosi manufatti a un esame logistico-architettonico, deducendone che la primaria preoccupazione dei costruttori doveva essere stata la difesa. Quindi consulta lo stile dell'edificazione, che richiamerebbe il romanico. Poi passa in rassegna gli aspetti storici rilevanti, ossia la tardiva penetrazione del cristianesimo in Valle e la prolungata sopravvivenza di riti pagani. Successivamente esamina dal punto di vista filologico il nome col quale vengono chiamate nel dialetto retico della valle le case, ossia "dei Cröisch" o "Grebel", che vorrebbe dire pagano, miscredente. Infine, il Bertoni chiama a testimone la tradizione, ossia le leggende, "memoria" di gente pagana emarginata sui monti dove cercava scampo dalle persecuzioni. Tutto ciò permette al Bertoni di concludere che le Case dei pagani "erano adunque gli ultimi rifugi degli ultimi pagani scomunicati dal mondo cristiano." L'ipotesi del Bertoni non suscitò alcun scalpore, ma incuriosì il professor Johann Rudolf Rahn del politecnico di Zurigo che attorno al 1886 fece qualche schizzo delle case di Malvaglia e Dongio, ritenendo però più plausibile l'ipotesi che si trattasse di resti di vedette medievali. Rintuzzò la polemica il glottologo Carlo Salvioni, anarchico in gioventù al pari del Bertoni, che contesta soprattutto l'ipotesi della persistenza di riti pagani in valle, ma non sa offrire alcun'altra spiegazione plausibile per la loro esistenza, riscontrata peraltro anche in numerosi altri luoghi alpini, di queste speciali dimore. Intervengono poi nel dibattito altri ricercatori, tra i quali primeggia Eligio Pometta, il quale riteneva che "tali dimore e grotte fortificate debbano la loro origine alle invasioni dei Saraceni nelle Alpi" e che fossero abitate da infedeli che spargevano il terrore nei dintorni, vivevano di rapina e rapivano donne e fanciulli. A mettere un po' di ordine in questo florilegio di congetture è giunto provvidenziale un articolo dell'esimio storico Werner Meyer, che nel 1968 ha proposto un primo elenco di 16 Case dei pagani o dei Cröisch rilevate nella Svizzera italiana. Il Meyer, dal canto suo, propende verso l'ipotesi, ripresa recentemente anche da Ely Riva, che si trattasse di rifugi temporanei costruiti dalla popolazione locale per cercare scampo durante il passaggio di orde saccheggiatrici, ma non disdegna neppure l'idea che l'uno o l'altra di queste fortificazioni rupestri sia stata dimora di qualche signore locale. Soltanto i rilievi sul posto ad opera dell'architetto zurighese Lukas Högl hanno consentito di stabilire finalmente una data certa per quanto riguarda l'edificazione, che per le più antiche risale a qualche decennio prima dell'anno Mille. Sulla scorta di questo dato, il professor Giuseppe Chiesi ritiene non inverosimile l'ipotesi del Pometta, purché nei costruttori non si voglia vedere i Saraceni stessi ma la popolazione che cercava scampo dalle loro scorrerie. Indubbiamente, dalle prime ipotesi di Mosè Bertoni, la ricerca ha compiuto qualche passo, ma le domande senza risposta sono ancora molte. Fra queste, assume particolare rilievo quella relativa al senso storico e simbolico delle molte leggende diffuse ancor oggi in Val di Blenio aventi come oggetto i pagani delle Case dei Cröisch. Se è vero che la portata interpretativa delle saghe e leggende non dev'essere sopravvalutata, l'operazione inversa corre il rischio di trascurare degli indicatori importanti per la comprensione di un fenomeno altrimenti inspiegabile. Come quello delle Case dei pagani, appunto.
- Di fronte alla Guerra, di Lucien Tronchet.
Introduzione di Gianpiero Bottinelli, pp. 80, fr. 10.- / € 6.70
Si tratta della obiezione al servizio militare presentata, al Tribunale di Losanna il 6 marzo 1940, da Lucien Tronchet (1902-1982), segretario della Federazione edile ginevrina e militante anarchico. Il testo espone in modo semplice e schietto, con la grinta del ribelle, le motivazioni della obiezione di "ragione" (opposte a quelle di coscienza) non mancando di denunciare la complicità del Governo e delle classi dirigenti svizzere negli orrori causati dalla guerra.
La dichiarazione è integrata con gli interventi del tipografo anarchico Luigi Bertoni in difesa degli imputati che, oltre a rivendicare il dovere e diritto alla rivolta, proclama il nuovo principio da inserire nella Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo: "Nessuno può essere obbligato a uccidere o a farsi uccidere".
- Guerra alla Guerra - Abbasso l'esercito, di Jules Humbert-Droz.
Introduzione di Gianpiero Bottinelli, pp. 80, fr. 10.- / € 6.70
Si tratta dell'obiezione al servizio militare fatta da Jules Humbert-Droz (1891-1971), pastore protestante, socialista tolstojano, diventato poi esponente di spicco del Partito comunista svizzero, al Tribunale militare di Neuchâtel nel 1916. La dichiarazione antimilitarista è interessante per più motivi. Innanzi tutto per la chiarezza e la completezza dell'analisi delle cause della guerra e del militarismo e dei disastri, materiali e sociali, da questi provocati, poi per l'indipendenza di giudizio nei confronti delle istituzioni svizzere, Governo e Esercito in particolare, notevole in un membro seppur "eretico" di una chiesa, e inoltre per la sua strenua difesa della preminenza dell'individuo e della morale personale sull'Autorità e le Leggi. Un libro da leggere e meditare in periodi come questo di disorientamento sul ruolo dello Stato e sull'azione da svolgere come individui e cittadini.
- Il complesso di Dio, le radici dell'alienazione umana, di Albert Joël.
Introduzione di Guido Bernasconi, pp. 184, fr. 25.- / € 16.60
ISBN 88-88992-03-0
Testo ateista scritto in un linguaggio relativamente accessibile a tutti, ma assai accattivante, insignito nel 1983 del Premio Union des Athées.
La tesi di fondo dell'autore è che la credenza in Dio (qualunque sia l'idea, l'immagine che si ha di questo mito) sia una mistificazione che consiste nel personalizzare arbitrariamente questa astrazione (Dio). Questa alienazione induce gli individui che ne sono affetti a sentirsi inferiori, sottomessi, messi sotto tutela, soggetti a questa entità e a quelle persone che, per vari motivi, si dicono i rappresentanti di questo mito. A livello individuale l'alienazione religiosa ha origine nella sottomissione volontaria dell'Io al Super-Io, mentre a livello sociale, la proiezione delle autorità terrene nel cielo implica l'esistenza di un Dio Padre, padrone laico o religioso degli uomini e della natura.
- L'anarchismo e il presente, tracce libertarie nel mondo contemporaneo, di Peter Heintz.
Introduzione di Peter Schrembs, pp. 192, fr. 25.- / € 16.60
Questo saggio del sociologo zurighese Peter Heintz presenta gli aspetti libertari e le potenzialità insite nel mondo contemporaneo, grazie anche all'impatto di correnti di pensiero che hanno influenzato vari aspetti della vita, segnatamente in politica (l'anarchismo) e nell'arte (il surrealismo). L'autore interpreta le tendenze libertarie sulla base degli scritti teorici dei principali pensatori anarchici (Bakunin, Proudhon, Kropotkin, Reclus). Il saggio è introdotto da un approfondito studio di Peter Schrembs che evidenzia l'attualità del pensiero di Heintz, con particolare riferimento alle attuali tendenze libertarie e anarchiche in corso.
Un esempio dell'originalità di Heintz? Non solo l'anarchismo è antiuniversalista, ma anche una concezione antiutopistica!
- Antimilitarismo libertario in Svizzera, dalla Federazione del Giura a oggi.
A cura di Gianpiero Bottinelli e Edy Zarro, pp. 320, fr. 28.- / € 17.60
ISBN 88-88992-02-2
Antologia che raccoglie una settantina di articoli antimilitaristi (il primo è del 1869, l'ultimo del 1987) con introduzioni e note per ogni periodo storico. La pubblicazione è arricchita da un'appendice sugli interventi effettuati dall'esercito svizzero a tutela dell'ordine pubblico (cioè l'esercito impiegato come forza di polizia per sedare manifestazioni, scioperi o tumulti politici): oltre un centinaio di interventi in circa centoventi anni!!! E questo in una nazione che si gloria di avere un esercito puramente difensivo e in cui, almeno sulla carta, non esiste una polizia federale, grazie alla gelosa autonomia politica dei cantoni che compongono la Confederazione Elvetica.
Il libro è stato pubblicato nel 1989 durante la mobilitazione per la votazione a livello federale contro il mantenimento dell'esercito, in cui oltre il 35% dei cittadini votò per la sua eliminazione!!!
- Obiezione, perché e come, a cura del Centro d'informazione sull'obiezione di coscienza (CIOC).
pp. 96, esaurito.
Manuale teorico-giuridico sull'obiezione al servizio militare (come e perché farla, con consigli e suggerimenti) redatto in collaborazione con il Centro Martin Luther King di Losanna. Azione importante in un paese come la Svizzera che già nella sua Costituzione parla di cittadino-soldato, e che considera l'esercito come un tabù non soggetto né a critica né a discussione.
- Diario di un volontario svizzero nella Guerra di Spagna, di Albert Minnig.
Introduzione e note di Vinicio Salati, E. Zarro e G. Bottinelli, pp. 96, fr. 10.- / € 6.70
Apparso originariamente a puntate sul quindicinale ginevrino Réveil anarchiste, questo diario venne tradotto e pubblicato persino in cinese, alla fine degli anni Trenta, dal famoso scrittore Pa Kin, più volte candidato al premio Nobel per la letteratura. Si tratta di una testimonianza di un operaio edile, Albert Minnig, tra i primi volontari stranieri delle milizie anarchiche della CNT/FAI, che descrive in modo semplice, dapprima con ingenua speranza poi con disillusione, gli avvenimenti militari e politici del fronte catalano nei primi mesi della Rivoluzione spagnola.
- Scritti eretici, di Leone N. Tolstoj.
A cura di Marco Bucciarelli, pp. 160, fr. 15.- / € 10.-
Raccolta di articoli "dimenticati" o sconosciuti del grande romanziere russo, in cui esprime il suo pensiero pacifista, non-violento e antimilitarista e la sua visione estremamente critica nei confronti delle Chiese cristiane istituzionalizzate.
- Mosè Bertoni, profilo di una vita tra scienza e anarchia di Peter Schrembs.
Introduzione di Adriano Soldini, pp. 198, (due edizioni - esaurito).
Il Ticinese Mosè Bertoni, scienziato, ricercatore, agronomo e personaggio dalle molteplici attività, nel 1884, emigrò in Paraguay per fondare una colonia agricola. Cugino di primo grado di Luigi Bertoni, militante anarchico, ebbe contatti con altri famosi anarchici, quali il russo Pietro Kropotkin e il francese Eliseo Reclus, studiò scientificamente con visione libertaria la società degli Indios Guaranì, anticipando le ricerche etnologiche contemporanee.
- La Federazione del Giura, di Marianne Enckell.
Introduzione di Pier Carlo Masini, pp. 160, fr. 15.- / € 10.-
ISBN 88-88992-01-4
Marianne Enckell, responsabile del Centre International de Recherches sur l'Anarchisme di Losanna, in questo testo descrive e commenta in modo semplice e originale la nascita del movimento anarchico in Svizzera, con la costituzione della Federazione del Giura, sezione della Prima Internazionale, le lotte dei suoi animatori, in maggioranza operai orologieri, contro la corrente socialista autoritaria (quella per intenderci di Carlo Marx e compagnia). I Giurassiani hanno teorizzato e messo in pratica le idee anarchiche dell'associazionismo operaio, della democrazia diretta e del controllo dal basso delle organizzazioni sindacali, del rifiuto dell'azione politico-elettorale privilegiando invece l'azione economico-sociale come mezzo di trasformazione della società.
- La Scuola Moderna di Francisco Ferrer Guardia.
Introduzione di Mario Lodi, pp. 303, fr. 18.- / € 12.-
ISBN 88-88992-00-6
Francisco Ferrer, educatore razionalista e libertario spagnolo (fucilato nel 1909 dal regime clericale-monarchico) descrive in questo libro le sue numerose attività pedagogiche laiche nella Spagna monarchica e bigotta di inizio secolo.
Oltre a questo testo, fondamentale per tutti coloro che si interessano della pedagogia libertaria e razionalista, la pubblicazione è completata dagli scritti di Ferrer sullo sciopero generale e dalla cronistoria de La Scuola Ferrer di Losanna (durata dal 1910 al 1919), esperienza pedagogica promossa e sostenuta da sindacati rivoluzionari, da gruppi anarchici e socialisti, dalle logge massoniche e dalle sezioni locali del Libero Pensiero della Svizzera romanda.
- Gli Orsi di Berna e l'Orso di Pietroburgo, di Michail A. Bakunin.
Introduzione di James Guillaume
pp. 80, fr. 8.- / € 5.50
Si tratta di un pamphlet scritto da Michele Bakunin nel 1870 che polemizza sulle relazioni tra il Governo elvetico e la Russia zarista, in particolare per l'affare Necaev, un rivoluzionario russo espulso e consegnato dalle autorità svizzere direttamente nelle mani della polizia zarista, in barba alle "famose" leggi d'asilo. Un testo sicuramente ancora attuale per la sua analisi delle istituzioni della più "vecchia" democrazia borghese.
Luglio 2014
Back to the HomePage of La Baronata