Andrea Crociani

QUELLO CHE SO SU MALATESTA


Indice del libro

Premessa

Testo

Nota biografica

Note

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«Ho iniziato ad affrontare il pensiero anarchico, e quello di Malatesta in particolare, perché mi ero reso conto di come vi fossero varie analogie tra il suo modo di pensare ad una nuova società e il mio modo di intendere l'arte, il suo processo, il suo ruolo, la necessità di continuamente rivedere la propria posizione in base al contesto e in base alle necessità del momento. Nel cercare di delineare un nuovo tipo di società, mi sembra infatti che Malatesta abbia adottato un approccio essenzialmente creativo, basato sulla ricerca, sul dubbio, sull'importanza data all'errore nel quadro di una sincera e libera sperimentazione. Questo mi ha portato a considerare come il processo artistico sia in effetti molto più avanzato di qualsiasi modello sociale fino ad ora sperimentato, democrazia compresa. L'unica eccezione trovo sia l'anarchia, proprio perché applica su larga scala un metodo che è fondamentalmente creativo; i punti da dove un anarchico e un artista partono a mio parere sono essenzialmente gli stessi. Il pensiero anarchico contempla in sé la possibilità dell'errore, dichiara che il dubbio è necessario, rigetta l'idea di verità assoluta e, come conseguenza, di giudizio definitivo; queste sono le uniche garanzie valide contro ogni tipo di autoritarismo.»
Andrea Crociani



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Maggio 2004

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