Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 16/11/2024 - 16:52

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TERZAGHI Carlo (Charles) (ps: Angelo AZZATI - Matteo SCHIPPOLINO - Charles NEGRO)

Scrivano straordinario della Direzione del lotto, tipografo, pubblicista, confidente di polizia



typographe, indicateur de police



Lodi 1845 da Pietro e Josephte Perret  - Plainpalais GE 11.12.1897.
Coniugato con Rosalie Negro.

Dopo la Comune di Parigi fonda nel 1871 Il Proletario Italiano per difendere le posizioni comunarde e si oppone risolutamente a Mazzini. Nel settembre 1871 contatta Michele Bakunin e Karl Marx per ottenere il sostegno necessario alla costituzione di una sezione dell'Internazionale a Torino, fondando poi la "Federazione operaia", aderente all'AIL. In seguito pubblica L'Emancipazione del proletariato, poi Il Proletario, organo della società L'Emancipazione del proletariato. Partecipa a diversi congressi come delegato di diverse sezioni, è eletto al congresso di Rimini come membro della commissionste statistiche.
In seguito... un'inchiesta condotta da Carlo Cafiero datata 30.11.1872 ("Le cas Terzaghi", stampata poi a Ginevra nel 1875) giunge alla conclusione che Terzaghi sia al servizio della polizia. Viene espulso ufficialmente dalla Federazione italiana il 15 marzo 1873. Respinto al Congresso generale dell'Internazionale di Ginevra del settembre 1873. A questa chiara opposizione della sua presenza, dichiarerà di aderire all'Internazionale di Marx-Engels.

Da una lettera del dicembre 1874 della Questura di Torino al Dipartimento di Giustizia e Polizia di Ginevra (Cfr. Quaderni di Agorà, No 8, 1996): "Ha stabilito il suo domicilio in questa città addì 3 del mese di giugno dell'anno 1870, occupandosi in qualità di scrivano straordinario presso la Direzione del Lotto... Fu sergente per anni 5 nel 13.mo Regg. Fanteria, per incondotta politica retrocesso a semplice soldato, ed incorporato nel 41.mo per l'ultimazone della ferma di ordinanza... Congedato assolutamente il 3.5.1870 in Piacenza, nel susseguente anno fondò con tale Abello Giuseppe Il Proletario italiano, indi l'Eguaglianza Sociale e dappoi, con Dalmosso Castelli, la Discussione. Ebbe pure, per causa di un articolo nella Discussione, un duello alla sciabola nei boschi di Stupinigi. Nei decorsi mesi di giugno e agosto e dietro rogatorie delle autorità giudiziarie di Fiume, Firenze e Pesaro, quest'ufficio ebbe a operare perquisizioni a domicilio di Terzaghi sospetto di appartenere e di corrispondere con la setta degli internazionalisti, le quali però tornarono senza frutto... Qui condusse sempre vita isolatissima mostrandosi amante del lavoro e buon padre di famiglia, e per rispetto ai principi politici da esso professati lo si può classificare un vero comunista radicale".
Insomma, dopotutto un buon lasciapassare per un confidente della questura... e "comunista radicale"!

È comunque il momento di cambiare aria, quindi si stabilisce a Ginevra/GE nel novembre 1874. Redattore responsabile e compositore de Il Proletario (dapprima pubblicato a Torino dal 1873 poi a Ginevra dal dicembre 1874 - maggio 1875, dirett. responsabile Henri Perret, collaboratori: G. Buffier, B. Molinari, A. Danesi - 500/600 copie). Poi viene allontanato anche da Danesi (che nell'agosto 1875 su La Plebe l'accusò di spia), ma con Davide Besana è responsabile di Re Quan Quan (bilingue), Ginevra, dicembre 1876 - febbraio 1878, 4 numeri (tipografia Schira-Bertrand), in cui tenta di rispondere agli attacchi della Federazione del Giura, di Costa, Malatesta, Carlo Cafiero, ecc. e difende persino il governo e invoca misure repressive contro tutti gli oppositori. Pubblica in seguito Rabagas (1878-1882). Mutando spesso nome, Terzaghi si specializzerà dal suo osservatorio ginevrino in coordinatore di delazioni e di provocazioni a danno di anarchici, socialisti e repubblicani. Responsabile anche de L'Ere Nouvelle (1884) con lo ps di Azzati Angelo, il suo ultimo giornale è probabilmente L'Explosion, organe de lutte pour la vie (Carouge, aprile 1884, settimanale, 2 numeri, in collaborazione con Francesco Carattoni, pure questi al soldo della polizia), un foglio dinamitardo, da leggersi come vademecum del perfetto provocatore, in cui, tra l'altro, se la prende con Georges Herzig*, accusandolo di temere "la concurrence des vrais révolutionnaires" .

Effettivamente Terzaghi lavorò dapprima per la Questura di Torino, poi in contatto dal 1874 sia con  Giuseppe Basso, vice Console d'Italia a Ginevra (poi console dal 1881), sia con la polizia politica ginevrina, dai quali venne lautamente pagato, fino alla sua morte.
Per es. nel marzo 1879 sarà lui a  comunicare alla polizia ginevrina  i redattori di un manifesto contro la monarchia italiana e la borghesia: saranno espulsi dalla Svizzera Danesi, Solieri, Casadio, Ginnasi, Mercatalli e Errico Malatesta... Nel 1885, in un'inchiesta avviata dalla Procura elvetica nei confronti degli anarchici (cui seguirono ben 21 espulsioni da parte del Consiglio federale - tra cui Jean Grave - vedi RIES John* e per altre info sulle espulsioni in Bodenmueller*), Terzaghi venne interpellato come confidente. Vedi pure il suo ruolo nei contatti  in Francia nel 1889 - presentandosi come Angelo Azzati -  con Achille Vittorio Pini, il quale venne poco dopo arrestato  e condannato a venti anni di lavori forzati (Cajenna). Viene sempre denunciato dagli anarchici come spia, da Malatesta nuovamente nel 1889.

 


Carlo Terzaghi avait fondé en 1871 à Turin le journal Il proletario italiano où il défendait les positions de la Commune et s’opposait à Mazzini. En septembre il avait pris contact avec Marx et Bakounine afin d’obtenir leur soutien et de fonder une section de l’Internationale à Turin. Il publia alors les journaux L’emancipazione del proletariato puis Il Proletario et fut le délégué à plusieurs congrès dont celui de Rimini. Toutefois un mandat lui fut refusé pour assister au congrès de Saint Imier en septembre 1872, les compagnons jurassiens le suspectant de jouer un double jeu, ce qui fut confirmé par une enquête menée par Carlo Cafiero en novembre 1872 et lui valut d’être exclu en mars 1873 de la fédération italienne.

Installé à Genève à l’automne 1874, il fut rédacteur du journal Il proletario (Genève, décembre 1874-mai 1875) dont il ne tarda pa être écarté et publia alors la revue bilingue Re Quan Quan (Genève, 4 numéros, décembre 1876-février 1878) où il tentait de répondre aux accusations de la Fédération jurasienne, de Cafiero, Malatesta et d’autres tout en défendant les mesures répressives du gouvernement italien. Il édita ensuite le journal Rabagas (1878-1882) et se spécialisa dans les provocations et délations contribuant à l’expulsion de Suisse de nombreux militants anarchistes – dont Malatesta -, socialistes et républicains.

En 1884 sous le pseudonyme Angelo Azzati, il fut à l’origine de la publication des feuilles L’Ere nouvelle (Genève, juin-septembre 1884), puuis de L’explosion (Carouge, 2 numéros, avril 1884) dont l’éditeur responsable était Jean-François Wirz et où il polémiqua notamment avec Georges Herzig, l’attaquant très vivement et l’accusant de « craindre la concurrence des vrais révolutionnaires  ». Dans son premier numéro le journal déclarait ne pas avoir de programme : "Nous n’en avons pas et nous n’en voulons point. Les programmes sont faits pour ceux qui veulent s’enrégimenter".

L’enquête menée en 1885 par le procureur de la Confédération sur les menées anarchistes révéla son rôle d’indicateur, mais sous divers pseudonymes il continua de se faire passer pour anarchiste et fut sans doute à l’origine de l’arrestation en France de Vittorio Pini en 1889, année où il fut une nouvelle fois dénoncé comme ‘"espion" par Malatesta.

Terzaghi est décédé à Genève le 11 décembre 1897.


FONTI:

GB / DIMA // Guillaume / Marc Vuilleumier, La police politique en Suisse 1889-1914, in "Cent ans de police politique en Suisse, 1889-1989", Losanna 1992 / Max Nettlau in Bakunin ... in Italia / Pier Carlo Masini, "Cafiero", Rizzoli 1974 / Rapport du procureur général de la Confédération au Conseil fédéral sur les menées des anarchistes en Suisse (mai et juin 1885), p. 596 / Bianco: 100 ans de presse anarchiste / Journal de Genève, 24.7.1885 - lettera di Terzaghi / Journal de Genève, 5.4.1884 (a proposito de L'Explosion ) / Quaderni di Agorà, No 8, 1996 / DBAI per Pini - Umanità Nova per Pini, a firma Toni e Marabbo, 20.2.2011 / Piero Brunello, "Storie di anarchici e di spie", Donzelli 2009 / Max Nettlau in "Errico Malatesta", New York (1922 ?) / Risveglio/Réveil 7.12.1902, 3.11.1906, 26.1.1907, 7.3.1908, 16.5.1909, 9.8.1913 /




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