SPOTTI Giuseppe (G.S.)
Piastrellista, muratore
Binago (CO) 1883 - Zurigo ZH, marzo 1942
Vissuto soprattutto a Zurigo sin dall'inizio del secolo, San Gallo SG, poi nuovamente a Zurigo.
Corrispondente da Zurigo del Risveglio (almeno dal luglio 1909...). Nel 1914 risiede a Lachen SZ.
Militante nel corso del Primo conflitto mondiale nel gruppo libertario di Zurigo con Attilio Copetti, Girolo, Edoardo Castelli, Bruno Misefari ... (chiamato da Monanni "I Morti"; infatti c'era un altro gruppo a Zurigo, di individualisti: Monanni, Ghezzi, Restelli e Bruzzi...). Collaboratore (a firma G.S.) ed assiduo diffusore del Risveglio.
Inizio anni Venti risulta a San Gallo (sostenitore di Volontà), nel 1924 a Zurigo. Nel novembre 1933 si reca a Parigi come delegato per i gruppi della Svizzera accanto a Attilio Bulzamini*, Guido Rusconi* per fondare la FAPI (Federazione anarchica profughi italiani). Nell'aprile-maggio 1935 La Lega della Libertà promuove manifestazioni di protesta e indice riunioni e comizi a Zurigo, Basilea ed in altre città elvetiche, contro il fascismo e la guerra in Etiopia: tra gli organizzatori anarchici di spicco vi sono Guido Rusconi,* Spotti, Francesco Armanni, accanto ai socialisti Giuseppe Armari, Domenico Armuzzi, i massimalisti Francesco Lezzi, Gino Giuliato, Pietro Cattanei, i repubblicani Luigi Casadei e Ferdinando Schiavetti.
“... Il nostro più fido, devoto ed attivo, il nostro migliore militante nella Svizzera tedesca... Fu il tipo modello dell'operaio anarchico, capace, studioso, animato dal continuo bisogno, oltre la dura fatica quotidiana, di darsi alla propaganda della propria idea, di vender giornali, far circolare sottoscrizioni, organizzare conferenze, convegni, serate, divenuto poi lui stesso conferenziere chiaro, convincente, ascoltato... Le persecuzioni non gli mancarono, i boicotti - quel che i francesi chiamano la ghigliottina secca - furono causa d'obbligarlo a duri lavori, che dovevano logorarne la pur forte fibra fisica ..." (L. Bertoni, Rév. No 37, avril 1942).
Segnalato nel CPC di Roma dal 1911 al 1942. (con scheda biografica e iscritto alla Rubrica di frontiera).
Un figlio, Primo, nato in Svizzera nel 1909, è violinista e risulta schedato dall'Italia come antifascista, rubrica di frontiera, dal 1937 al 1940.
FONTI: GB // Risv. No 37 - aprile 1942; No 38 - maggio 1942, discorso di Bertoni al Crematorio -con foto; Risv. 22.8.1914 per suo contributo sciopero edile ginevrino / scritto di Spotti in Risv. 19.10.1918 / No 61, marzo 1943 / Intervista a Balboni GB-Zarro / T. Marabini / DBAI (vedi Rusconi Guido) / [Casell.pol.centr. Roma-non visionato] /
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