ROORDA VAN EYSINGA Henri
Insegnante di matematica
Professeur de mathématiques, chroniqueur
Bruxelles 30.8. 1870 da Sicco Ernst Willelm e Selinda Elisabeth Bolomey – Losanna 7.11.1925.
Sposato nel 1898 con Emilie Marguerite Ragozzi (deceduta il 24.1.1940 a 62 anni)
Il padre Sicco (1825-1887) funzionario dell'impero coloniale olandese in Indonesia viene licenziato per le sue posizioni anticolonialiste. Trovò rifugio dapprima in Belgio e poi in Svizzera nel 1872, e si installa con la famiglia a Clarens /VD nel 1881, nella casa accanto a quella di Eliseo Reclus. Accoglie sovente il connazionale Ferdinand Domela Nieuwenhuis, Pietro Kropotkin, Eliseo Reclus - collabora pure a Le Révolté, periodico anarchico, publicato a Ginevra.
Henri ricorda di essere stato "allevato sulle ginocchia" del geografo e anarchico Reclus, che avrà una influenza decisiva sulla sua formazione. Infatti rimarrà in corrispondenza con E. Reclus, particolarmente dal 1891 al 1895, e in contatto stretto con l'anarchico Jacques Gross di Ginevra.
Professore di matematica dal 1892 all'Ecole supérieure de jeunes filles, al Collège classique cantonale dal 1898, poi al liceo di Losanna /VD dal 1915 al 1925.
Secondo Max Nettlau (p. 296): "Antiautoritario, ma scettico dell'anarchismo comunista del tempo, non partecipa di prima persona all'attività del movimento".
Pubblica nel 1898 "L'Ecole ou l'apprentissage de la docilité" in L'Humanité nouvelle, rivista socialista fondata l'anno precedente da Augustin Hémon, i fratelli Reclus, Clémence Royer, saggio subito ristampato da Jean Grave che lo pubblica sul Supplement littéraire di Les Temps Nouveaux. Questa rivista nel 1907 riprende un altro testo di Roorda, apparso nel 1902 ne La Revue Blanche: "La notion du Parfait dans l'enseignement", dove aveva già pubblicato sempre nel 1902 "Les effets de l'éducation moderne". Nel 1908 nel Boletin de la Escuela Moderna di Francisco Ferrer, pubblica altri due articoli: "La escuela y el saber inutil" e "El escolar es un procesado". Nel 1908 fa parte del Comitato della "Lega internazionale per l'educazione razionale dell'infanzia" (fondata da Francisco Ferrer a Bruxelles), come delegato per la Svizzera, insieme a Ferrer per la Spagna, Laisant per la Francia, Eslander per il Belgio, Haeckel per la Germania, Heaford per l'Inghilterra.
Nel 1910 è l'autore della Dichiarazione dei principi de l'Ecole Ferrer di Losanna, attiva dal 1910 al 1919 (resp. Jean Wintsch), collaborando pure a mettere le basi per il programma di matematica e scienze della stessa.
Nel 1917 pubblica "Le pédagogue n'aime pas les enfants" [Pubbl. in italiano: Il maestro non ama i bambini"] cui seguono altri testi come Avant la grande réforme de l'an 2000 (1925), scritti satirici, pièces teatrali. Alcune cronache sarcastiche sono pubblicate ne la Gazette de Lausanne e la Tribune de Genève.
Oratore di successo sulle tematiche educative, già per es. nel marzo 1911 "L'Ecole et las Question sociale" o nel febbraio 1918 in una conferenza a Losanna /VD su “L’école et l’Individu”. Collabora negli anni Venti alla rivista francese degli anarchici “interventisti” Plus loin.
Muore suicida.
I suoi amici pubblicheranno l'anno seguente il suo testo "Mon suicide", suo testamento, dove Roorda espone con distacco ed ironia le ragioni che l'hanno portato a mettere fine ai suoi giorni.
Opere:"Oeuvres complètes", L'Age d'Homme, 1969 / "Mon suicide", Ed. de l'Aire, 1992, 1995 /
Vedi anche in italiano: "Lo stato arretrato della scuola odierna", art. apparso sul Il Pensiero, Roma 16.10.1910 (No 20) e il recente "Il maestro non ama i bambini", La Baronata 2014.
né 30.8.1870 à Bruxelles, mort 7.11.1925 à Lausanne.
Son père Sicco Roorda van Eysinga (1825-1887), fonctionnaire en Indonésie, fut révoqué à cause de ses positions anticolonialistes, et trouva refuge en Belgique puis en Suisse romande dès 1872. Etablie à Clarens, la famille se lie avec Elisée Reclus qui aura une influence décisive sur la formation d’Henri, ainsi qu’avec Pierre Kropotkine (Sicco Roorda donnera des articles à son journal Le Révolté, publié à Genève).
Depuis 1892, Henri Roorda enseigne les mathématiques à Lausanne et publie des articles sur l’école et l’enseignement dans les Temps Nouveaux, L’Humanité nouvelle, La Revue Blanche, L'Ecole rénovée. Il correspond avec Reclus, Ferdinand Domela Nieuwenhuis, Jacques Gross notamment. De 1913 à 1917, il collabore au Bulletin de l’École Ferrer de Lausanne, dont il rédige entre autres les statuts programmatiques.
Par la suite, il publie des ouvrages critiques sur la pédagogie: Le pédagogue n’aime pas les enfants (1917), Avant la grande réforme de l’an 2000 (1925). Sous le pseudonyme de Balthasar, il donne des chroniques sarcastiques et humoristiques à la presse suisse romande, reprises partiellement en volumes: A prendre ou à laisser (1919), Le Roseau pensotant (1923), Le débourrage de crânes est-il possible? (1924), ainsi qu’un Almanach Balthasar (1923 à 1926).
A 4 heures du matin, le samedi 7 novembre 1925, il meurt «subitement des suites d’une effroyable neurasthénie» (comme l’annonça la presse). Ses amis publieront l’année suivante Mon suicide, texte testament, grave et léger, où Roorda expose avec distance et ironie les raisons qui l’ont conduit à mettre fin à ses jours.
FONTI: GB-ME / Max Nettlau // Jean Wintsch, in Plus Loin (15.5-15.10-15.11.1926) / Tanguy L'Aminot in htttp://rousseaustudies.freee.fr / hls-dhs-dss.ch: Doris Jakubec / Réveil 23.3.1912, 26.7.1913, 9.2.1929,10.8.1929 /
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