Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 16/11/2024 - 16:52

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POGGI Savino

Scalpellino



Carmignano (Fi) 1890 da Tobia... - Faido TI  19.3.1972
(4 figli della prima moglie: Zeneide, Sparte, Nelda, Fosca)

Domiciliato dapprima a Bodio TI, poi inizi anni cinquanta a Bellinzona TI.

Il padre Tobia Poggi era venuto con il fratello Raffaello a cercare lavoro in Riviera TI nel 1892, partecipando agli scioperi degli scalpellini ad Iragna TI nel 1892 e 1895.
Savino giunge in Ticino nel 1908 (o 1909), seguendo lo zio Raffaello, il cugino Giovanni e il fratello Battista, e subito entra nell’organizzazione sindacale. Diventa segretario della sezione scalpellini di Bodio e gestore della cooperativa degli scalpellini. È già in subito contatto - sin dal 1909! con Luigi Bertoni, per le sue tournée di propaganda in Ticino.

Costretto a rientrare in Italia nel corso della Prima guerra per passaporto scaduto, nel 1915 si rifiuta di prestare servizio militare e viene condannato e imprigionato.

Segue l'amnistia e ritorna definitivamente in Ticino nel 1920, sempre attivo nell'organizzazione sindacale degli scalpellini, partecipa al movimento anarchico ticinese, collaborando con Gagliardi, Bonaria, Peretti, Vanza, particolarmente nell'aiuto ai fuorusciti. Diffusore del Risveglio anarchico di Ginevra.
Già vedovo, la seconda moglie, Albina, nata Barazzutti, originaria dell'alto Veneto, è deceduta all'età di 67 anni l'8.12.1966 (o 12 dicembre).

Cremazione a Lugano il 20 marzo con intervento di Carlo Vanza.
Abbonato regolarmente al Risveglio anni Venti e Trenta.

Tra i ricordi di Guglielmo Degiovanangeli, scalpellino (Libera Stampa 9.12.1985)
"[...] Dai tre scioperi vissuti in prima persona, il ricordo va soprattutto a quello del 1935, il più bello perché ha dimostrato il valore della solidarietà operaia. Limitata a Bodio, Pollegio, Personico e Giornico, l'agitazione era nata dal fatto che una ditta di Bodio non voleva più far lavorare quattro scalpellini anziani. Dopo quattro settimane di interruzione totale del lavoro, senza sussidio di sciopero e con gli aiuti ricevuti da sezioni sindacali della Svizzera interna che venivano lasciati ai padri di famiglia, i quattro lavoratori vennero reintegrati alle condizioni fissate in sede di conciliazione. L'ufficio di conciliazione era presieduto da Enrico Celio, allora Consigliere di Stato e il sindacato, oltre che dal sottoscritto, era rappresentato dal segretario centrale Augusto Vuattolo e da Savino Poggi, un toscano presidente della sezione di Bodio [...]."


FONTI:

GB / "Un tempo, anche a Bellinzona..." in Rivista di Bellinzona, aprile 1972 a firma R.B. / R. Broggini, "Appunti sui gruppi anarchici e libertari a Bellinzona", 1978 / Lutto di un compagno [sic! - della moglie], Umanità Nova 21.12.1966 a firma C. Vanza e Libera Stampa 13.12.1966 annuncio funebre x la moglie / [segnalato come socialista nel Casell.pol.centr. di Roma- non visionato] / Libera Stampa, 20.3.1972 annuncio funebre / Libera Stampa 9.12.1985 - vedi testo / Risveglio per abbonamenti / "Lutti nostri" - ne L'Internazionale 15.4.1972 - segnalato da Marabini il 19.01.2022 /




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