OCCHIPINTI Maria
Scrittrice
Ragusa 29.7.1921 da Giorgio e Concetta Sgarioto - Roma 20.8.1996.
Si sposa a 17 anni. Nel 1944, finita la guerra, si iscrive alla Camera del lavoro di Ragusa, suscitando grande scandalo, ma facendo proseliti tra le donne del suo quartiere. Quando, nel dicembre 1944 arrivano le cartoline precetto che richiamano gli uomini alle armi, è protagonista con altre delle sommosse di Ragusa dette "Non si parte" estese a tutta la Sicilia. Arrestata dopo latitanza viene inviata dapprima al confino di Ustica (dove nasce la figlia Maria Lenina), quindi trasferita al carcere palermitano delle Benedettine. Sconterà quasi 2 anni di pena. Ritornata, aderisce al movimento anarchico, impegnandosi in iniziative contro la povertà e la schiavitù fisica, psicologica e morale, specie delle donne.
Abbandonerà ben presto la sua città vivendo per oltre 25 anni in giro per il mondo: Napoli, Sanremo, Roma, Svizzera, Marocco, Francia, Canadà, USA, entrando in contatto con l'intellettualità internazionale di sinistra (per es. discussioni animate con Sartre e la De Beauvoir). Nel periodo svizzero scrive il libro autobiografico che la farà conoscere al grande pubblico, Una donna di Ragusa (Firenze 1957), con prefazione di Carlo Levi e una nota di Paolo Alatri, documento umano e politico fondamentale per la comprensione, tra l'altro, delle sommosse del gennaio 1945. Il libro verrà ripubblicato nel 1976 da Feltrinelli con un importante saggio introduttivo di Enzo Forcella, e nel 1993 dalle edizioni Sallerio.
Torna in Italia nel 1973 e si stabilisce a Roma, integrata nel movimento femminista.
Muore per le conseguenze del morbo di Parkinson.
FONTI: GB // DBAI
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