MILANO Edoardo
Commesso
Grugliasco (TO) 11.10.1858 da Pietro e Margarita Rostagno - morto prob. nel 1907.
Compare a Lugano TI nel novembre 1891, costretto all'esilio per un'imputazione di propaganda contro le istituzioni del Regno e contro la sicurezza della famiglia reale. Nel giugno 1892 secondo info della polizia francese, è sospettato di aver poligrafato e spedito agli anarchici di Saint-Etienne un certo numero di esemplari di una circolare che minacciava di morte i giurati del processo a Ravachol. Una perquisizione porta alla scoperta invece della traduzione italiana de “L'indicateur anarchiste”, un manuale per la preparazione di esplosivi, apparso a puntate ne L'international e allora in circolazione negli ambienti italofrancesi, come dimostrerà due anni dopo la vicenda del torinese Romualdo Papini. Ma viene considerato assolutamente innocuo dal commissario di Lugano. Nel 1892 appare, nella collana del "Sempre avanti!" un opuscolo anonimo, "Primo passo all'Anarchia", dedicato agli oppressi di tutto il mondo, di cui tuttavia M. è conosciuto come autore. Nel luglio 1894 una nuova segnalazione francese lo vuole in combutta con Isaia Pacini e Attilio Panizza per preparare un attentato a Parigi o a Lione, durante il processo di Caserio. Sembra infatti che Milano, Pacini* e il ticinese Antonio Gagliardi* fossero i più vicini a Caserio durante il suo soggiorno ticinese. Espulso preventivamente con Pacini e Panizza dalla Francia il 23.7.1894.
Verrà espulso dalla Svizzera con Gori e compagni con decreto del Consiglio federale del 29.1.1895.
Si rifugia a Londra, poi in America per poco tempo, rientra in Italia, nel 1896 è a Torino. In una lettera ad Antonio Gagliardi (allora a Basilea) inviata da Grugliasco il 25.1.1905 confessa di aver perso ogni energia, ogni entusiasmo, di essere diventato individualista dopo aver letto Stirner, di essere ormai inabile per una miopia progressiva... chiede a Antonio Gagliardi se esiste la possibilità di fare annullare il decreto dell'espulsione dalla Svizzera.
M., come riportato da «Le Matin» del 10 agosto 1907 (Un français tué à Turin), che lo definisce “vaguement anarchiste et généralement consideré comme detraqué [squilibrato]”, uccide con diversi colpi di rivoltella un conoscente Adolphe Chazalettes, fabbricante di vermouth francese, residente a Torino, e poi si suicida.
(M. Antonioli - DBAI in rete)
Opere: "Primo passo all'anarchica", Ed. Sempre Avanti! No 6,. Livorno 1892 (II edizione 1894).
FONTI: GB // DBAI / P.C. Masini, "Storia degli anarchici italiani nell'epoca degli attentati" / Lettera a Gagliardi del 25.1.1905 / Decreto del Consiglio federale del 29 gennaio 1895 / Max Nettlau, in "Errico Malatesta", Casa ed. Il Martello, New York 1922 /
|