LÉO André ps. di Victoire Léodile BÉRA
Scrittrice, giornalista
Lusignan (Dip. della Vienne - Francia) 18.8.1824 da Louis Zéphirin Béra e Thalie Belloteau - Parigi 20.5.1900.
Victoire Léodile Béra si sposa a Losanna /VD nel 1851 con Grégoire Champseix - allora rifugiato in Svizzera dopo il colpo di stato del 1851, tipografo e giornalista - e nel 1853 nascono due gemelli André et Léo. Adotta come pseudonimo letterario e politico i nomi dei figli.
Con l'amnistia del 1860 rientra a Parigi, iniziando la sua carriera letteraria con un romanzo, "La vielle fille" (1861), poi "Un Divorce" (1862), "Un mariage scandaleux" (1862) , dove denuncia i matrimoni "arrangiati" ed esalta l'amore che trionfa sull'ineguaglianze sociali. Dopo la morte del marito nel 1863 si impegna maggiormente nella letteratura, nella lotta sociale, educativa e femminista. Nel 1868 interviene accanto a Paule Mink per difendere la condizione femminile nelle assemblee operaie ed aderisce alla Lega della pace e della libertà. Sempre nel 1868 redige con Elie Reclus e la moglie Noémie il programma della "Società di rivendicazione dei diritti della donna". Nel 1869 pubblica il saggio "Les Femmes et les Moeurs" risposta femminista alle tesi misogine di Proudhon e di altri socialisti conservatori del ruolo della donna e il romanzo, sicuramente il più moderno, "Aline-Ali" in cui attacca il sistema patriarcale e dove una donna, Suzanne, si uccide per timore di avere figli: se è un maschio diventerà come gli altri uomini, se una femmina sarà una vittima, mentre un altro personaggio, Aline, cercherà di trovare un'altra strada travestendosi da uomo riuscendo a demistificare la finzione di una società pretesa egualitaria.
Nel maggio 1870 sostiene Malon imprigionato a Mazas e il 4 settembre è nelle piazze con Louise Michel quando viene proclamata la Repubblica. Si occupa in seguito dell'aiuto ai diseredati, cioè alle donne, poi agli inizi del 1871 è redattrice a La République des travailleurs, organo dell'Internazionale. Si trova in provincia quando scoppia l'insurrezione parigina e rientra a Parigi inizio aprile per prendere parte alla Comune. Collabora a diversi giornali, in particolare a La Sociale e al Cri du peuple. Dopo il suo appello "Aux Travailleurs des campagnes" poi "Toutes avec nous", dove tenta di fare accettare le donne tra i rivoluzionari, è attiva in diversi comitati di vigilanza poi alla Commissione che organizza l'insegnamento nelle scuole femminile accanto a Noémie Reclus e Anna Jaclard.
Non mancherà pure di difendere in armi le barricate.
Grazie a Schwitzguébel* che le consegna a Parigi un passaporoto falso, potrà rifugiarsi in Svizzera e raggiungere Malon.
Residente a Ginevra GE, il 25 e 26 settembre 1871 partecipa al V congresso della Pace a Losanna VD, aderisce all'Alleanza della democrazia socialista e collabora con Malon, Guesde, Lefrançais, Arnould, Razoua, Marchand al settimanale La Révolution sociale di Ginevra (26.10.1871 - 4.1.1872, dal 23.11.1871 diventa l'organo della FG) dove denuncia l'autoritarismo di Marx (26.10.1871). Collabora pure all'Almanach du Peuple pour 1872 accanto a Schwtizguébel, Bakunin, Lefrançais, Malon e all'Almanach du peuple pour 1873 con l'articolo "Les veuves des fédérés". Scrive "La Commune de Malempins", la storia di una comune libera pubblicata dapprima nella République française e poi edita nel 1874.
In seguito seguirà il suo compagno Malon, recandosi a Milano, Palermo, ma anche a Chiasso TI, Lugano TI. Qui, con Malon rivedrà Bakunin nel 1876. Nel 1877 risiede a Lugano.
Si separerà definitivamente da Malon nel 1878 e si recherà a Formia (Italia). Sull'Almanacco socialista per 1880, accanto a scritti di Brousse, Reclus, Malon, Gnocchi-Viani, ecc. scrive un articolo: "Una base reale. Perché siamo collettivisti".
Nel 1886 rientra in Francia dove rimane in contatto con Charles Keller, pubblica romanzi e collabora a diversi giornali.
FONTI: GB / L'En-dehors, quotidien anarchiste en ligne / Ephéméride anarchiste / Guillaume / Alain Dalotel: "André Léo. La Junon de la Commune", Cahiers du pays chauvinois, 2004 / André Léo, "Ecrits politiques", Ed. Dittmar, 2005
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