Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 03/11/2024 - 18:01

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KUTUZOVA EVGRAFOVNA Olimpiada (Olimpia, Lipa)

Insegnante, aiuto infermiera



Documenti inediti Olimpiada Kutuzova Cafiero: ricordi italiani ...

Lalino (governatorato di Tver) 1845 - [muore dopo il 1914]
Sposata con Carlo Cafiero.

Nel 1873 giunge a Locarno TI presso la sorella Elena (sposata con Bartolomeo Aleksanovi Zajcev), conosce Michail Bakunin ed in particolare Carlo Cafiero, con il quale convive a La Baronata di Minusio TI.  Come si viveva alla Baronata? Ecco un suo ricordo:
"... La vita alla Baronata pareva essersi organizzata da sola su principi comunisti; gli incarichi e i lavori indispensabili erano suddivisi, per quanto possibile, in maniera uguale: gli uomini lavoravano nella foresta, tagliavano la legna, falciavano, s'occupavano dell'orto che ci forniva, in abbondanza, verdura, legumi, bacche, castagne e frutta. Avevamo anche polli e vacche. Visto che, secondo l'usanza italiana, gli uomini devono occuparsi del bestiame, era Carlo Cafiero che nutriva la nostra vacca e la mungeva. Le donne lavavano la biancheria, cucinavano, lavavano i piatti e in generale svolgevano tutti i lavori domestici. Ci nutrivamo soprattutto dei prodotti della Baronata: castagne, legumi d'ogni sorta, frutta e bacche; quanto alla carne, raramente appariva sulla nostra tavola..."

Ritorna in Russia nel 1874 in visita alla madre malata e viene inquisita. Sposa nel giugno dello stesso annno Carlo Cafiero davanti al console italiano di Pietroburgo. In quanto cittadina italiana può quindi espatriare e si reca in Italia, poi in Svizzera, a Locarno con Cafiero dall'agosto 1874 all'ottobre 1875.

Secondo Guillaume, era stata incaricata di trasportare della dinamite a Bologna (Ma P.C. Masini non è per niente d'accordo sulla sua partecipazione). Tuttavia la stessa lo conferma:"Nel 1874 Bakunin dovette partire per la Romagna, dove si stava preparando un movimento rivoluzionario. Io ebbi l'incarico di precederlo e portarvi della dinamite cucita in un asciugamano avvolto attorno alla vita. Così carica, giunsi a Milano dove dovevo prendere la coincidenza per Bologna. Mentre aspettavo il treno, scoppiò una bufera spaventosa. Tutta la stazione tremava sotto i colpi assordanti dei tuoni; poiché mi avevano avvertita che delle scosse potevano far detonare la dinamite, nella mia immaginazione già vedevo l'esplosione che avrebbe decimato la folla e, con l'angoscia in cuore, attesi l'istante in cui la dinamite sarebbe scoppiata, e io assieme a essa. Tutto però andò bene; la dinamite non fu mai utlizzata e alla fine fu gettata nel Reno...".

La Baronata di Minusio è ormai è deserta: Bakunin si è trasferito a Lugano TI, Cafiero è in Italia e Olimpiada ritorna in Russia (Bakunin riesce a procurarle un passaporto svizzero) diventando insegnante a Pietroburgo, poi come aiutoinfermiera nel governatorato di Simbirsk. Viene arrestata nel 1877 poi rilasciata. Insegna ancora in campagna con i contadini, apre una scuola gratuita, continua la sua attività di propaganda come militante del movimento populista Zemlja i Volja. Nuovamente arrestata nel giugno 1879.  Espulsa dalla Russia (è cittadina italiana...) riesce a raggiungere Parigi, Nizza, poi Ginevra, ma con Cafiero le relazioni sono terminate. 
Ritorna in Russa nel febbraio 1881 clandestinamente... e nuovamente arrestata il mese dopo, condotta a Pietroburgo, poi a Mosca nel febbraio 1882 e nel maggio deportata in via amministrativa a Isim nel gorvernatorato di Tobolsk nella Siberia occidentale.
Il 25 luglio 1883 riesce a evadere con un viaggio di tre mesi per migliaia e migliaia di verste,  riuscendo poi a raggiungere la sorella in Svizzera, a Clarens VD.  Si reca poi subito in Italia per prendersi cura del marito malato. Nel 1886 ottiene, finalmente, il trasferimento di Carlo Cafiero dal manicomio di San Bonifacio a Firenze a quello più confortevole di Imola, e nel novembre 1888 a farlo dimettere ed affidare alla sua custodia.
Abbandona Bologna nel '89, dopo che Cafiero si è trasferito a Barletta, nel maggio 1890 è a Clarens, e poi rientra in Russia, dove il governo russo le concede di stabilirsi al paese di nascita, con il vincolo di tre anni di libertà vigilata. Per alcuni anni manterrà contatti epistolari con i Mazzotti.


FONTI:

GB // Libertaria, anno 8, No 1, Milano 2006 / Pier Carlo Masini "Cafiero", Rizzoli 1974 / Martina Guerrini "Le cospiratrici, rivoluzionarie russe di fine Ottocento. Lettere e memorie di Olimpia Kutuzova Cafiero" - BFS Pisa 2016 /




CRONOLOGIA: