Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 25/04/2024 - 11:11

FILTRI:  Solo Donne  Solo di passaggio  Solo collaboratori dall'estero  Solo non anarchici  Solo non identificati  ultime modifiche 
Cantoni:
 AI AR AG BL BS BE FR GE JU GL GR LU NE
 NW OW SG SH SO SZ TI TG UR VS VD ZG ZH
inverti selezione cantoni     vedi sigle

AI Appenzello interno
AR Appenzello esterno
AG Argovia
BL Basilea campagna
BS Basilea città
BE Berna (anche città - capitale)
FR Friborgo (anche città)
GE Ginevra (anche città)
JU Giura
GL Glarona
GR Grigioni
LU Lucerna (anche città)
NE Neuchâtel (anche città)
NW Nidwaldo
OW Obwaldo
SG San Gallo (anche città)
SH Sciaffusa (anche città)
SO Soletta (anche città)
SZ Svitto (anche città)
TI Ticino
TG Turgovia
UR Uri
VS Vallese
VD Vaud
ZG Zugo (anche città)
ZH Zurigo (anche città)
    A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z tutto       Crea un PDF 

GIROLO Eugenio (Vattelacerca - Maligno - Attilio Regolo)

Meccanico, fabbro



Andalo Valtellino (SO) 2.1.1886 da Bernardo e Caterina Maccani - Bruxelles 27.3.1937.

Emigra da giovane in Svizzera, all'inizio secondo cadenze stagionali, poi dal 1904 in modo stabile. Comunque già alla fine del 1903 invia a Il Libertario una corrispondenza da Fernsthalen (?). Nel luglio 1904 si trasferisce a Sciaffusa e tiene contatti epistolari con la redazione de Il Grido della folla. Nel 1905 con lo ps di Eugenio Vattelarcerca manda corrispondenze a L'Aurora di Ravenna. Nel 1906 si stabilisce a Rorschach SG e dà avvio a un'attività giornalistica e propagandistica. Nel luglio tenta di tenere a Basilea una conferenza dal titolo "Umberto e Bresci."
Risulta controllato dalla polizia elvetica fin dal 1906. Agli inizi di dicembre 1906 lascia la Svizzera per Milano, ma nel 1908 si reca ad Arbon TG dando conferenze sotto il nome di Attilio Regolo. "Sfrattato" dalla Svizzera il 1.5.1908 per vagabondaggio, viene consegnato alle autorità italiane e rimpatriato ad Andalo. Poco dopo è rintracciato in Alsazia, dove viene espulso perché in possesso di materiale anarchico e tradotto al confine di Chiasso TI.
Anche in questo caso la sua permanenza in Italia è breve. Nel dicembre 1908 è nuovamente ad Arbon. Nel novembre 1909 oratore con il socialista Brovelli a Kreuzlingen TG per la morte di Ferrer.
Nel marzo 1910 oratore in una una conferenza promossa dal gruppo libertario di Kreuzlingen su "Il clericalismo e Giordano Bruno". Lascia Arbon nel 1911, per tornare a Rorschach dove viene classificato dalla polizia italiana come "capo movimento". Nel 1912 inizia la collaborazione con Il Risveglio di Ginevra con lo ps. di Maligno, esaltando, dopo l'attenato D'Alba, la bellezza dell'atto individuale. Secondo la polizia italiana "dopo Bertoni è il più attivo e violento dei conferenzieri esistenti in Svizzera".  Viene invitato nel dicembre 1912 come oratore a Uster ZH e poi a Bregenz (?) su "Guerra e rivoluzione", poi a Rorschach per festeggiare l'assoluzione di Ettor e Giovannitti negli USA. Nel 1913 conferenze a Thalwil in favore di Masetti , a Wädenswil per l'espulsione di Zuliani, a Oerlikon, presenta la Conquista del pane di Kropotkin a Rorschach, sempre pro Masetti con Mengoni* e Spotti* a San Gallo, oratore per il Primo maggio con Schneider* a Ginevra. Nel gennaio 1914 nel canton Glarona, a Haslen sul tema "chi siamo e che vogliamo"...
Nel 1914 si trasferisce a Horgen ZH, continuando la sua attività di propaganda.
Nel corso della guerra rimane in Svizzera e dopo Caporetto il Tribunale militare di Milano emette a suo carico una condanna per "diserzione e mobilitazione". Figura attivo nel Gruppo libertario di Zurigo, accanto a Spotti, Misefari, Copetti, ecc. Nel marzo 1916 in una sua conferenza a Zurigo su "La religione, la patria e l'ideale" critica, fra l'altro "l'incoerenza di certi italiani che inneggiano alla guerra, mentre fanno il contrabbando di limoni e cipolle in Germania per la fabbricazione degli acidi asfissianti" (Libera Stampa). Nel febbraio 1918 conferenziere ad Aarau tra i renitenti e refrattari, in agitazione contro i lavori forzati.

Viene espulso dalla Svizzera nel gennaio 1919, dopo aver scontato 4 mesi di detenzione preventiva nelle carceri (tolta l'accusa) coinvolto per l'affare delle bombe di Zurigo. La moglie verrà espulsa poco dopo (vedi Risv. 16.8.1919).

Poco dopo si reca a Monaco di Baviera, presente nel periodo della repubblica dei consigli e, dalle schedature della polizia locale, risulta segretario di Emma Carl-Bruscato, presidente della Lega degli emigranti. Con la controrivoluzione viene arrestato con altri compagni, poi scarcerati. Ricacciato in Svizzera (già espulso) viene immediatamente accompagnato al confine italiano, probabilmente nell'ottobre 1919.

In Italia è militante dell'Unione sindacale italiana (USI), vice presidente della Camera del lavoro di Carrara, partecipa nel 1920 al Congresso anarchico nazionale di Bologna, poi ancora a Milano come meccanico. Nel 1922 interviene a Gavirate, con Patriarca*, al funerale di Pietro Broggi*.
Ricercato come antifascista, si rifugia nel 1925 in Francia, in Lussemburgo nel 1926, poi espulso nel 1927 con Maggiolaro*. Sempre nel 1927 trova ferma in Belgio, a Athus, poi già ammalato a Bruxelles, partecipando con Mario Mantovani alle riunioni degli anarchici italiani.
Si spegne nella colonia di alienati di Beckheim, per meningite ed encefalite.
Lascia due figli, Orazio ed Eufelia.


Eugenio Girolo (*2. Januar 1886 in Andalo Valtellino; †27. Februar 1937 in Beckham/Brüssel), Mechaniker und anarchistischer Wanderredner, in jungen Jahren saisonale Auswanderung in die Schweiz, 1906-1909 in Mailand, als Mitarbeiter verschiedener anarchistischer Blätter benutzt er mehrere Pseudonyme wie Olorig, Vattelacerca, Attilio Regolo, Maligno. Wechselnde Aufenthalte in der Schweiz, im Elsass und Italien. Ab 1911 in der Schweiz, lt. Einschätzung der italienischen Polizei „einer der aktivsten und ungestümsten Redner nach Bertoni“, agitierte er u. a. im Februar 1918 in Aarau gegen die Zwangsarbeit für Deserteure, nach Kriegsende ausgewiesen, seit März 1919 Aufenthalt in München und Beschäftigung als Sekretär der Lega degli emigranti, im Mai 1919 Verhaftung und Rücküberführung in die Schweiz, von dort Auslieferung nach Italien. Aktivist der USI und Vizesekretär der Arbeiterkammer zunächst in Carrara, dann in Mailand. 1925 Flucht nach Frankreich, 1926 nach Esch-sur-Alzette in Luxemburg und 1927 nach Belgien, wo er sich endgültig niederlässt und mit Mario Mantovani an anarchistischen Versammlungen teilnimmt. Zu seinem Aufenthalt in München s. Staatsanwaltschaft Nr. 1945, Staatsarchiv München und den Nachruf in „Il Risveglio“ v. 10. 4. 1937.


FONTI:

GB // DBAI / Risv. 20.11.1909 / 26.3.1910 / Risv. 7.12.1912 - 1.3. - 23.8 - 20.9 - 18.12.- 23.12.1913  - 4.1.1914 / Libera Stampa 14.4.1916 / Risv. 16.2. - 7.9. - 23.11.1918 - 16.8.1919 da Monaco / info in tedesco di Egon Günther del 16.2.2012 riguardante la sua presenza a Monaco, vedi fonti in Patriarca Umberto* + info dicembre 2012  / Risv. 10.4.1937 necro-biografia / ricordi in Risv. 15.1.1938 / Almanacco libertario pro vittime politiche, Ginevra 1938 / Besuch des Deutsch. Kaisers, 1912 - in cui risulta a Rorschach / Berner Tagwacht 24.7.1914 /




CRONOLOGIA: