GIORNI Secondo Francesco Verniciatore di carrozze, operaio
Sansepolcro (AR) 19.9.1885 da Bernardo e Geltrude Novembri - Si ignorano la data e luogo di morte (prob. in Francia).
Nel 1905 lavora a Marsiglia come verniciatore, ed è segretario della sezione socialista. Rientra in Italia, pubblica a Torino nel 1911 l'opuscolo neomalthusiano "L'Arte di non far figli - Neo-malthusianismo pratico"(64 pp) per il quale viene incriminato per oltraggio al pudore e 2 anni dopo viene clamorosamente assolto (in 10 anni vi sono 7 edizioni e una tiratura di ben 85'000 copie). Dal 1912 rompe con i socialisti e diventa anarchico. Cofondatore della Lega neomalthusiana italiana. Si rifugia in Svizzera per diserzione nel 1916 o 1917, soffermandosi a Bellinzona /TI (dove prob. conosce Peretti), poi si stabilisce a Zurigo, dove frequenta l'ambiente cosmopolita e assai stimolante degli artisti e degli scrittori dell'avanguardia, inviando articoli antimilitaristi alla stampa socialista e anarchica. Nel marzo 1918 è internato a Witzwil /BE per la parte avuta nello sciopero dei renitenti e disertori. Poco dopo è obbligato a lasciare la Svizzera, viene arrestato alla frontiera alzaziana e da qui espulso quale "agente della propaganda bolscevica". Rientra in Italia nel 1919 beneficiando dell'amnistia e apre a Firenze una libreria malthusiana. Pubblica anche "Il neo-malthusianismo e la guerra mondiale" (Firenze 1922). Perseguitato dai fascisti, nel 1925 espatria in Francia, stabilendosi a Nizza e lavorando nelle ferrovie. Nel 1930 da Nizza scrive una lettera a Giuseppe Peretti di Bellinzona chiedendo informazioni sulla madre e sulla rivista anarchica Vogliamo! pubblicata a Biasca /TI. L'ultima segnalazione di polizia italiana è dell'aprile 1942 e risulta sempre in Francia. In contatto epistolare con Henriette Jeanne Humbert-Rigaudin (1948). FONTI:
GB // DBAI // Lettera a Giuseppe Peretti 18.7.1930, CCV Locarno // Risv. 16.3.1918 per l'arresto - 22.2.1919 //
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