PEDUZZI Gerolamo Antonio
muratore
Brethanniers [forse Brétonniers VD?] 1902 -
Segnalato come anarchico nel CPC Roma: nato in CH a Brethannieres (???), muratore, emigrato poi in Nicaragua, segnalato dal 1927 al 1943, vi è una scheda biografica, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 3813.
Vedi anche L'Adunata dei refrattari che lo segnala in URSS e di nazionalità elvetica [sic], del 2.7.1935...
Ma ... Comunista, poi fascista: Vedi Giorgio Fabre, Roma a Mosca. Lo spionaggio fascista in URSS.
Vedi pure L'ordinenuovo, rassegna di politica e cultura comunista (a proposito delle spie fasciste in Unione sovietica):
"Un altro personaggio di spicco dello spionaggio fascista fu Girolamo Peduzzi: nato all’estero da genitori italiani, si iscrisse al partito comunista in Lussemburgo; condannato per aver partecipato a scontri di piazza, si recò in URSS nel luglio 1933. Nel 1936 Peduzzi entrò a far parte della rete di collaboratori dell’ambasciata italiana. Per avvalorare il suo “ravvedimento” Peduzzi affermò di essersi “reso responsabile” di fatti che “risalgono a tempi ed idee che, più che a convinzioni profonde, erano dovuti ad illusioni ed alla inesperienza della vita, nonché ad altre circostanze che mi facevano stare in balìa degli uomini e delle cose. Colto con le mani nel sacco Peduzzi viene condannato all’espulsione dall’URSS. Grazie all’intervento dell’ambasciata italiana raggiunge gli Stati Uniti e da lì il Nicaragua da dove, riconoscente verso i fascisti, scrisse: “Dopo tante perepezie riconosco i miei errori ed ho rinunziate a tutte le idee marziste, con la idea che il Governo Italiano prenda in considerazione il mio grande sbagli lo prego per mezzo di questo Regio consolo a voler perdonarmi tutto il mio passato sottomettendomi alle leggi italiane […] Percio ho l’intenzione di mettermi a disposizione del Governo Fascista per fare tutto quello che io possa fare per raccontare le mie memorie sopra la demagogia bolcevicha […] e così anche a fare proppaganda della giustizia che esiste in Governo Fascista che tanto si preoccupa per i suoi lavoratori. L’uso incerto della lingua italiana da parte di Peduzzi si combina con la cinica determinazione a svolgere il suo ruolo di spia, successivamente evolutosi in quello di denigratore professionale del socialismo, al servizio dei fascisti."
FONTI: GB / CPC Roma non visionato / Adunata dei refrattari 2.07.1935 / Giorgio Fabre, citato pp 256-258 / pure in Ordinenuovo con citazione /
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