MAILENI pittore imbianchino
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"Ginevra. Il segretario del sindacato pittori di Montreux, l'anarchico italiano Maileni, è stato espulso dal Cantone di Vaud, accusato di propaganda anarchica" (Gazzetta Ticinese).
"... Venne licenziato dal padrone... La polizia... l'indomani mostrò a M. un mandato di espulsione [dal Cantone di Vaud]... Il motivo invocato? M. non aveva depositato i suoi documenti. Ora la legge non permette l'espulsione per questo. E M. ricorse al Consiglio di Stato. Si recò persino dal capo del dipartimento di giustizia e polizia, a Losanna, che gli disse che effettivamente non poteva essere espulso per non aver depositato i documenti. Però l'espulsione sarà mantenuta perché 'M. si occupava di troppe cose al di fuori del suo lavoro' (parole testuali). Dopo sei giorni di tregua, il nostro compagno dovette quindi partire semplicemente perché questo era piaciuto ai padroni di Montreux di decidere così, anche a dispetto della legge. Notate che un avvocato consultato non potè fare niente contro questa arbitrarietà..." (Réveil - trad. dal francese, vedi sotto).
"... il fut renvoyé de chez son patron... La police... s'amena le lendemain chez M. avec un mandat d'expulsion [du Canton de Vaud]....Le motif invoqué? c'est que M. n'avait pas déposé ses papiers. Or, la loi ne permet pas l'expulsion pour cela. Et M. recourut au Conseil d'Etat. Il se rendit même chez le chef du département du justice et police, à Lausanne, qui lui dit qu'en effet on ne pouvait pas l'expulser pour n'avoir pas déposé ses papiers. Néanmoins, l'expulsion serait maintenue, parce que 'M. s'occupait de trop de choses en dehors de son travail' (paroles textuelles). Après six jours de répit, notre camrade dut donc partir simplement parce qu'il avait plu aux patrons de Montreux d'en décider ainsi, au mépris même de la loi. Notez qu'un avocat consulté ne put rien faire contre cet arbitraire..." (Réveil). FONTI: GB /// Gazzetta Ticinese, 6.3.1907 // Le Réveil socialiste anarchiste, "Vive la légalité", 23.3.1907 che non cita il nominativo // Gazette de Lausanne, 4.3.1907 //
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