Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 27/03/2024 - 11:25

FILTRI:  Solo Donne  Solo di passaggio  Solo collaboratori dall'estero  Solo non anarchici  Solo non identificati  ultime modifiche 
Cantoni:
 AI AR AG BL BS BE FR GE JU GL GR LU NE
 NW OW SG SH SO SZ TI TG UR VS VD ZG ZH
inverti selezione cantoni     vedi sigle

AI Appenzello interno
AR Appenzello esterno
AG Argovia
BL Basilea campagna
BS Basilea città
BE Berna (anche città - capitale)
FR Friborgo (anche città)
GE Ginevra (anche città)
JU Giura
GL Glarona
GR Grigioni
LU Lucerna (anche città)
NE Neuchâtel (anche città)
NW Nidwaldo
OW Obwaldo
SG San Gallo (anche città)
SH Sciaffusa (anche città)
SO Soletta (anche città)
SZ Svitto (anche città)
TI Ticino
TG Turgovia
UR Uri
VS Vallese
VD Vaud
ZG Zugo (anche città)
ZH Zurigo (anche città)
    A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z tutto       Crea un PDF 

BULZAMINI Pasquale
Marmista

Imola 17.04.1881 da Ercole e Agnese Zuffi -  Viareggio 31.10.1928
Fratello di Attilio.

Emigra in Svizzera nel 1901 e nel 1906, dopo un'inchiesta, la polizia di Ginevra lo scheda come anarchico.
Costretto a espatriare, si rifugia in Francia, ma il 28.12.1906 viene consegnato alle autorità italiane alla frontiera di Ventimiglia e tradotto a Imola. Nella sua città natale rimane per poco perché nell'agosto 1907 la polizia, che non ha mai smesso di sorvegliarlo, dichiara che il nostro dimora in Versilia, tra Viareggio e Pietrasanta, dove ha trovato lavoro. Per alcuni anni rimane in provincia di Lucca occupato nei laboratori marmiferi della zona, continua ad essere attentamente sorvegliato e le informazioni fornite dai Carabinieri arrivano al Ministero dell'Interno, che lo considera un anarchico pericoloso.
Emigra in Sud America, nel 1911 risiede a San Paolo del Brasile fino al 1913, quando rientra a Viareggio. Con l'avvento del fascismo subisce maltrattamenti e violenze da parte fascista per essersi rifiutato di aderire al sindacato corporativo. Nel 1928 critica pubblicamente la condanna a morte di un compagno (Michele Della Maggiora) e il 20 ottobre viene aggredito dai fascisti, percosso a sangue e gettato giù dal ponte della ferrovia, nei pressi della stazione. Ricoverato all'ospedale di Viareggio per trauma cranico, muore pochi giorni dopo.

FONTI:
GB // Italino Rossi in "Umanità Nova", 23.11.2008 // "Almanacco Libertario per l'anno 1930", Ginevra // Risv. 15.12.1928 //



CRONOLOGIA: