BELLETTI Arturo
Legatore, operaio.
Urbino 6.4.1873 da Raffaele e Maddalena Rossi – Mombello, agosto 1930.
Vive ad Ancona e negli ultimi mesi del 1900 è gerente de L'Agitazione. A causa di alcuni articoli pubblicati dal settimanale libertario, viene più volte condannato per eccitamento all'odio di classe e diffamazione, totalizzando 4 1/2 anni di carcere, per sfuggire ai quali si stabilisce a Lugano /TI dal 1901 al 1913, lavorando inizialmente come operaio presso la Birreria Sailer e Cie di Calprino /TI. Nel 1903 assiste a un dibattito di Luigi Bertoni nella sala di ginnastica concessa dal Municipio di Lugano.
Nel 1913 viene espulso per reati comuni e rimpatriato con foglio di via obbligatorio.
Poco dopo assume la gerenza di Volontà. Nel gennaio 1914 deve comparire davanti al giudice assieme a Malatesta per rispondere all'accusa di reato di stampa.
Prende parte alla Settimana rossa, poi si rifugia a Ginevra GE nella primavera 1915, mentre la Corte di assisi di Ancona lo condanna a tre mesi e mezzo di carcere. Arrestato dalla polizia svizzera nel dicembre 1915, Luigi Bertoni gli procura un avvocato, e Belletti è rimesso in libertà “non avendo il R. Governo fatta domanda di estradizione”. Considerato disertore pericoloso dalle autorità elvetiche nel 1918 è rinchiuso a Vand (?).
In seguito rientra in Italia e si stabilisce a Milano.
FONTI: GB // DBAI // Lista anarchici residenti in Ticino, 1902 // Willy Gianinazzi "Intellettuali in bilico" Ed. Unicopoli 1996 //
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