SALATI Vinicio
Redattore, scrittore, poeta, traduttore, libero giornalista.
Paradiso /TI 9.7.1908 da Umberto e ... - Lugano 27.10.1994.
Originario di Caneggio /TI.
Socialista, membro del Libero Pensiero, della Loggia Signa Hominis (e altre...).
"...Una delle poche personalità locali che in qualche modo fecero da mediatori con questi ambienti, fu V. Salati, figura di intellettuale originale e imprevedibile... Spirito ribelle, a vent'anni era già a Francoforte dove si guadagnava da vivere accompagnando al pianoforte. Qui conosce Georg Grosz, Otto Dix, Kokoscka, Johnny Friedländer. È in contatto con Ignazio Silone il quale, prima di ottenere il permesso di restare in Svizzera, fu accolto e nascosto da lui a Lugano. Fu in relazione con Kurt Kläber, scrittore tedesco fra i primi a lasciare la Germania con la moglie scrittrice Lisa Tetzner, dopo l'arresto per essere stato il fondatore della Lega degli scrittori proletari rivoluzionari. In casa sua a Carona conobbe Bertold Brecht e Helene Weigel, che vi soggiornarono esplorativamente prima di orientarsi verso altri luoghi di residenza. Salati fu uno dei pochi a non vedere nei forestieri tedescofoni solo una minaccia della colonizzazione, bensì un valore grazie al quale uscire dalle secche della chiusura cultura locale. Non è però un caso che, dopo la morte, la sua figura sia stata rimossa, mentre lo studio del suo ruolo culturale potrebbe essere d'esempio a un'apertura su quel mondo che sarebbe ora di considerare non episodicamente ma in rete" (Carlo Piccardi).
Frequenta il ginnasio e il liceo a Lugano, poi università di Francoforte, Berlino e Zurigo.
Redattore dal 1934 al 1940 del quotidiano socialista Libera Stampa. Collabora attivamente con Canevascini e compagni socialisti nel gruppo antifascista clandestino "Liberi e Svizzeri" [esiste un'intervista su queste attività raccolta da Marco Cerruti].
Presente a Barcellona nel 1936 per i previsti giochi olimpionici, vi rimarrà per alcuni mesi come giornalista di Libera Stampa, a firma Siva [probabilmente fino settembre-ottobre], e vede già gli inizi della Rivoluzione di luglio, conoscendo alcuni anarchici. Il suo nome appare in una copia del lungo elenco di un quaderno dell'anarchico Giuseppe Pasotti (tramite importante per il passaggio ed info in Spagna - copia sottratta) residente a Perpignano, inviato dal Capo divisione polizia politica italiana, Ministero dell'Interno in Francia, alla Divisione affari generali e riservati, del 26. 11.1937.
Dal 1943 al gennaio 1973 direttore del settimanale l'Azione (coop. Migros). Più tardi collaboratore della Radio della Svizzera italiana (300 lavori radiofonici), della RAI ed in seguito libero giornalista e traduttore di numerose pubblicazioni dal tedesco e dal francese. Vicepresidente dell'Associazione svizzera dei giornalisti, membro del comitato della società svizzera degli scrittori svizzeri.
Nel 1937 gli viene attribuito il Premio Schiller per la raccolta di liriche "La Casa vuota", 1936. In seguito pubblica "Carota Bill" 1989, "Lugano: bella terra ospitale", 1990.
Amava sovente dire - e senza peli sulla lingua - del quotidiano ticinese (cui aveva anche collaborato) Il Corriere del Ticino: "Il Corriere del cretino" (Fonti G. Bottinelli).
FONTI: GB // Carlo Piccardi in "Dare un senso alla nostra frontiera", in laRegioneTicino, 28.03.2009 // Vedi sua introduzione in Albert Minnig, "Diario di un volontario svizzero nella guerra di Spagna", La Baronata 1986 // DSS // per il gruppo antifascista "Liberi e Svizzeri" vedi Fondo Fondazione Pellegrini-Canevascini 01, PST // Ministero dell'Interno [italiano], Direzione generale della pubblica sicurezza, divisione polizia politica, 26.11.1937 // Mario Agliati, Corriere del Ticino, 29.10.1994 // Corriere del Ticino 31.10.1994 per la Loggia // Libero Pensiero, Caslano dicembre 1994 // Carlo Piccardi, "Un enfant terrible, che guardava lontano" in Il Cantonetto, Lugano, novembre 2016 //
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