MISIANO Francesco
Impiegato Ferrovie, segretario sindacale, produttore film e documentari
Ardore 26.6.1884 da Giuseppe e Carolina Zagarrese - Mosca 16.8.1936.
Impiegato delle ferrovie di Napoli, affiliato al Partito socialista dal 1908, dirigente del Sindacato ferrovieri di Torino, nel 1915 viene arrestato per attività sindacale e contro la guerra.
Per evitare una condanna di diserzione si rifugia a Zurigo nel maggio 1916 - dove conosce anche gli anarchici Abbate e Misefari - e chiamato dalla Balabanof diventa collaboratore del Partito socialista italiano in Svizzera e direttore del settimanale L'Avvenire del Lavoratore (1916-1918), polemizzando con Canaveascini.
Coinvolto per l'affare delle bombe di Zurigo, gli viene tolta l'accusa prima del processo previsto per giugno 1919. Espulso dalla Svizzera nel 1920 (?).
Con Abbate, Fieramonte nel 1918 si recherà in Germania lottando accanto agli spartachisti, arrestato e detenuto per 10 mesi. Rientrato in Italia con l'amninistia, nel 1919 viene eletto nella circoscrizione di Napoli e Torino in quanto delegato del Partito socialista; nel 1920 è segretario della Camera del Lavoro di Napoli. Sempre nel 1920 non mancherà di sollevare una rivolta popolare a Fiume contro D'Annunzio. Nel 1921 è tra i fondatori del Partito comunista italiano, diventandone anche membro in Parlamento. Sempre nel 1921 aggredito e malmenato dai fascisti.
Dal 1922 vive a Berlino, poi a Mosca dal 1924 (assumendo lin seguito a cittadinanza sovietica), impegnandosi come produttore di numerosi film e documentari (160 opere di finzione, 240 documentari). Distributore in Germania de "La corazzata Potemkin".
Durante le prime avvisaglie dello stalinismo, cadde in disgrazia. Morì stroncato da una grave malattia, sfuggendo a un probabile arresto da parte della GPU.
Francesco Misiano (* 26. Juni 1884 in Ardore (Kalabrien); † 16. August 1936 in Moskau), Assistent bei der Staatseisenbahn, 1908 Eintritt in die Sozialist. Partei Italiens, 1914 wegen des Versuchs, während des Generalstreiks im Verlauf der „roten Woche“ den Zugverkehr im Bezirk Neapel lahmzulegen, aus dem Staatsdienst entlassen, danach Lokalsekretär der Eisenbahnergewerkschaft in Turin, 1915 wegen gewerkschaftl. und kriegsfeindl. Tätigkeit für die Dauer von fünf Monaten inhaftiert. Im März 1916 Gestellungsbefehl nach Cuneo, um einer Verurteilung evtl. sogar Hinrichtung als Deserteur zu entgehen, im Mai 1916 Flucht nach Zürich. Zwischen 1916 und 1918 Leiter der 1898 gegründeten Wochenzeitung „L’Avvenire del Lavoratore“, worin er den Standpunkt der Zimmerwaldlinken vertrat und für den Ausschluss der Reformsozialisten aus dem PSI agitierte. Der nach dem Schweizer Landesstreik verfügten Ausweisung kam er zuvor und brach im November 1918, mit einem sowjetischen Pass versehen, in Richtung Moskau auf. Nach einem Aufenthalt in München beteiligte er sich in Berlin an der „Vorwärts“-Besetzung und wurde zu zehn Monat Haft verurteilt. Im November 1919 in den Wahlkreisen Neapel und Turin als Abgeordneter des PSI ins Nationalparlament gewählt, 1920 Sekretär der Camera del Lavoro, der gewerkschaftlichen Arbeitskammer in Neapel, im August d. J. versuchte M. in der Adria-Stadt Fiume einen Volksaufstand gegen D’Annunzio anzuzetteln, der sich dort nach einem militärischen Handstreich seiner Freischärler und mit der Unterstützung des Syndikalistenführers Alceste De Ambris zum Regenten gemacht hatte. 1921 beteiligte er sich an der Gründung des PCd’I; im selben Jahr als komm. Parlamentsabgeordneter von den Faschisten mißhandelt und mit dem Tode bedroht, ging M. nach Berlin in die Zentrale der Internationalen Arbeiterhilfe (IAH), die ihn 1924 nach Moskau sandte, um die Filmproduktion Meschrabpom zu leiten. Wie viele politische Emigranten in Russland auch, geriet M. in Misskredit. Er starb 1936, noch bevor er den stalinistischen Säuberungen zum Opfer gefallen wäre.
FONTI: GB // DSS // Wikipedia // info e scheda in tedesco a cura di Egon Günther - dicembre 2012 // Treccani.it //
Opere: "Tenèbre (Bozzetto sociale)", tipografia Luganese, Sanvito e C., Lugano 1918 /
|