FAURE Étienne
Calzolaio, venditore ambulante
Saint-Etienne (Loire) 23.8.1837 - Saint-Etienne 1.2.1911
Agli inizi del 1871 milita al "Club de la rue de la Vierge" a Sant-Etienne, covo dei rivoluzionari animati dallo spirito internazionalista. Il 24 marzo fa parte della delegazione che si reca all'Hôtel de Ville [Municipio], che occupa per tre giorni, procedendo all'arresto delle autorità municipali e costituisce il Comitato insurrezionale, ricevendo il posto di Commissario centrale della polizia municipale.
Fugge alle autorità militari che rioccuppano il Municipio rifugiandosi a Ginevra GE. Viene condannato in contumacia il 29.2.1872 alla deportazione in una fortezza. A Ginevra partecipa alla Société des réfugés. Pubblica un opuscolo in cui si esprime senza peli sulla lingua sul conto di alcuni suoi compagni - Durbize e Jolivalt. Tra i fondatori dell'Association anarchiste de production des cordonniers [calzolai] nel 1877 a Ginevra.
L'8.5.1879 la sua pena viene commutata in 6 anni di bando ma nel marzo 1880, grazie all'aministia, può rientrare in Francia.
In Francia partecipa a riunioni radicali e socialiste, nel 1881 in una conferenza al circolo dell'Union des travailleurs espone il suo concetto di un collettivismo antiparlamentare. Il 21.11.1882 è arrestato ed accusato nel processo detto dei 66, per affiliazione all'Internazionale anarchica: condannato il 13.3.1883 a 2 anni di prigione, 5 anni di sorveglianza e 5 anni privato dei diritti civici.
In seguito continua l'attività distribuendo stampa anarchica, dirige dei cori di bambini, propone nel 1900 la costituzione di un'associazione in difesa degli inquilini, partecipa a una campagna antimilitarista nel 1905.
FONTI: GB // DIMA
Opere: "La Commune en province. Un condamné par la cour d'assise de Riom devant l'opinion publique", Ginevra 1872 (pp 29) / "Au Citoyen Garibaldi," Ginevra 27.1.1875 (pp 4) - (S. Faure figura tra i 54 firmatari) /
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