Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 16/11/2024 - 16:52

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BARBIERI Francesco (Ciccio - Chico)

Agrimensore






Briatico (Italia -Catanzaro) 14.12.1895 da Giovanni e Domenica Arena – Barcellona 5.05.1937.

 

Dopo aver frequentato la Scuola di agricoltura, emigra in Argentina a Buenos Aires militando con Severino Di Giovanni. Con la cattura di questi, riesce a fuggire in Brasile ma scoperto è deportato in Italia. Alcuni mesi di carcere, poi evade dal domicilio coatto e fugge in Francia. Nel 1931 risulta a Fontenay-sous-Bois, indirizzo del Comitato d'emigrazione dell'Unione sindacale italiana in Francia.
Arrestato nel marzo 1932 è condannato a Grenoble a 8 mesi.

Espulso ripara in Svizzera: effettivamente nell'ottobre 1932 risulta a Ginevra, in contatto con Randolfo Vella*, Luigi Bertoni*, Domenico Ludovici*, poi nuovamente in Francia. Rientra ancora a Ginevra con Fosca Corsinovi*, ospitato inizialmente da Joseph Alberto*, militante del Gruppo del Risveglio. Svolge lavori saltuari, lavora a volte alla mensa con F.Corsinovi, grazie a Bertoni ottiene un permesso di soggiorno provvisorio, conosce il socialista André Oltramare*, che lo aiuterà in numerose occasioni. In una nota del giugno 1935, indirizzata ai Consolati italiani di Francia, Svizzera, Belgio, Spagna, Olanda e Germania, il direttore della polizia politica italiana sospetta che Barbieri sia una sorta di "consulente militare" degli anarchici e che nei suoi continui spostamenti assista i compagni nella preparazione di esplosivi. La polizia fascista, che lo segue molto da vicino, gli attribuisce la partecipazione a una serie di attentati in Costa azzurra e a Lione. Non mancano seri dissidi, in particolare quando viene accusato dai compagni di aver sperperato dei fondi destinati alla sovvenzione del Comitato per le vittime politiche (vedi Tinti*). Il 29 agosto 1935 parte per le Baleari, e nel marzo 1936 arrestato a Barcellona.

Espulso dalla Spagna ritorna brevemente a Ginevra e nel luglio 1936 parte con la Corsinovi, Giua ed altri fuorusciti, recandosi in Spagna, come miliziano nella Prima Colonna italiana dell'Ascaso, dove combatte a Monte Pelato. In seguito dirige a Barcellona, collaborando strettamente con Berneri, il Servizio di sicurezza della colonna italiana (ufficiale di collegamento tra gli alti vertici e la base dei combattenti).

Con Berneri viene prelevato nella sua abitazione di Barcellona da agenti dell'UGT (?) (comunque stalinisti) alla fine dei moti del maggio 1937: poche ore dopo entrambi sono ritrovati crivellati di colpi.


FONTI:

GB / DBAI / Antonio Orlando e Angelo Pagliaro "Chico il professore. Vita e morte di Francesco Barbieri, l'anarchico dei due mondi", zero in condotta &La Fiaccola, 2013 / Risv. anarchico 1931-1932 (18.4.1931, ecc) per l'incarico del Comitato d'emigrazione, 19.3.1932 per la condanna a Grenoble, 28.3.1936 per l'arresto a Barcellona, per l'assassinio 15.5.1937, 29.5.37,12.6.37, 28.8.37....




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