STOJANOFF Peraskieff (STOIANOFF - STOJANOW - STOJANOV - STOYANOV Paraskev)
Studente in medicina, medico chirurgo
Etudiant en médecine, chirurgien
Jourgevo (Romania) 30.1.1871 - 1941
Dopo gli studi a Bucarest, aderisce agli ideali socialisti, poi all'anarchismo dopo aver letto l'opuscolo di Kropotkin Aux jeunes gens. Fonda allora al liceo dei gruppi di allievi che studiano il socialismo e l'anarchismo e propaganda l'anarchismo negli ambienti operai rumeni, dove veniva considerato come il "padre dell'anarchismo". Traduce tra l'altro in rumeno diversi opuscoli di Malatesta come" Agli elettori", "Tra contadini" e "l'Anarchia".
Si reca a Parigi per gli studi in medicina e alla fine degli anni '80 partecipa con altri libertari a un congresso internazionale di studenti che adotta un Manfiesto antimilitarista (sottoscritto anche da Saverio Merlino). Venne quindi arrestato e imprigionato a Mazas.
Liberato su cauzione dopo alcuni mesi, si reca in Italia, poi in Svizzera, a Ginevra/GE, dove partecipa all'attività del movimento anarchico locale e alla colonia russa. Con Atabekian organizza una piccola tipografia che pubblicherà numersi libelli, opuscoli e scritti di Kropotkin. Disponendo di mezzi finanziari partecipa pure regolarmente in favore di giornali, di prigionieri, di rifugiati, aiutando anche Max Nettlau nelle sue ricerche. Nel contempo continua le relazioni con la Romania e la Bulgaria, paesi ai quali fa pervenire un'importante propaganda.
Già espulso dalla Francia con decreto del 29 maggio 1890, verrà pure espulso dalla Svizzera con decreto federale del 15 dicembre 1890, insieme a Bernard, Galleani, Petraroya, Rovigo e Weil per un manifesto anarchico in tre lingue:
"Inchiesta in cui risulta che espulsi da altri paesi per attività anarchiche pericolose o condannati per istigazione all'assassinio, all'incendio e al saccheggio, questi individui rifugiati in Svizzera abusano del soggiorno accordato continuando nel nostro paese la propaganda dell'azione, predicando il rovesciamento violento dell'ordine sociale stabilito e indicando l'omicidio e altri crimini o delitti come mezzo propri per raggiungere questo scopo".
Probabilmente in seguito si reca in Italia, partecipando all'agitazione del movimento anarchico: in Sicilia alla preparazione di un'insurrezione che gli valse l'epulsione. Nel 1896 si reca a Londra incontrando Kropotkin e partecipando, in quanto probabile delegato bulgaro al Congresso internazionale socialista, in cui avvenne l'espulsione degli anarchici.
Ritorna in Bulgaria, dove contribuisce alla formazione di primi gruppi anarchici a Roussé, collaborando con Spiro Goullaptchev, Michel Guerdijkov, Varban Kilifarski e Nicolas Stoionov. Agli inizi del XX secolo fu il traduttore e l'editore in bulgaro di numerosi classici dell'anarchismo (Malatesta, Grave). Collabora alla strutturazione della Federazione anarchica comunista bulgara. Schedato come rivoluzionario pericoloso dal regime zarista, gli viene impedito di entrare in Russia dove doveva rappresentare la Bulgaria ad un congresso internazionale di medicina.
Nel 1923 occupato ad occuparsi di malati, non può assistere al V congresso della FACB a Yambol, tuttavia vi inviò una lunga lettera ai delegati. Nel 1932 nel settimanale letterario Pensiero e volontà pubblica i suoi ricordi su Eliseo Reclus, di cui aveva seguito dei corsi all'Université libre di Bruxelles.
In Bulgaria fu uno dei fondatori della Facoltà di medicina di Sofia (1919) e occupò la prima cattedra di chirurgia dove, con il suo insegnamento, formò un grande numero di medici chirurghi. Direttore dell'ospedale universitario di Sofia, non mancò di ospitare militanti ricercati dalla polizia.
Numerosa la sua corrispondenza, tra cui Malatesta, Galleani, Merlino, Grave, Louise Michel, Kropotkin, Nettlau, Arbure...
Expulsé de France par arrêté du 29 mai 1890.
FONTI: GB / DIMA (G. Balkanski, "Histoire du mouvement libertaire...") / decreto di espulsione del Consiglio Federale del 15 dicembre 1890) / Album Bertillon
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