SCHWITZGUÉBEL Adhémar
Operaio orologiaio incisore, segretario sindacale
Sonvilier BE 1.3.1844 – Evilard BE 23.7.1895
Sposato nel 1873, 9 figli, di cui 8 viventi.
Figlio di un piccolo proprietario incisore orologiaio che apparteneva al partito liberale e che aveva preso una parte attiva alle lotte politiche 1847-1848 e negli anni seguenti. Inizialmente si illuse del patriottismo e nel 1865 aveva il grado di sotto ufficiale di fanteria.
Ma con la creazione delle prime sezioni dell’Internazionale in Svizzera fa parte della sezione di Sonvilier dalla sua fondazione nel 1866 e la rappresenta come delegato al primo congresso dell’AIL a Ginevra nello stesso anno, lotta duramente contro l'influenza dei coulleristes ("socialismo borghese"), nel settembre 1869 prende parte al Congresso generale dell'AIL a Basilea come delegato di diverse sezioni, nel 1870 convince la Società di mutuo soccorso degli orologiai incisori e della Valle di Saint-Imier ad aderire all'AIL, e sempre per la sezione di Sonvilier rimane uno dei suoi delegati a tutti i congressi della Federazione romanda, poi con gli antiautoritari a quelli della FG, dal 1871 al 1880: insieme a Guillaume è un militante di spicco della FG.
1871: aiuta i comunardi ancora nascosti recandosi a Parigi: con passaporti falsi riuscirà a fare in modo, per es., che Léodile Champseix (André Léo) possa rifugiarsi in Svizzera.
Collabora regolarmente al Bulletin della FG, alcuni testi sono poi pubblicati in opuscoli. Sarà pure nel comitato de L'Avant-Garde di La Chaux-de-Fonds (giugno 1877-dicembre 1878) accanto a Brousse, Rossel, Spichiger, Jeanneret.
Alla morte del padre nel 1879 (lavorava nel suo laboratorio orologero) e con la numerosa famiglia, conosce difficoltà finanziarie e conosce la miseria.
Al Congresso della Federazione del Giura del 1880 presenta un Programme socialiste dove espone sistematicamente come pervenire alla società senza leggi e autorità. Per preoccupazione di realismo, come Brousse e Costa nella stessa epoca, si mette a difendere la partecipazione alle elezioni e la costituzione di un partito politico di opposizione, considerando l'astensione come una teoria giusta ma inutilizzabile: un simile compromesso con la politica tradizionale è il canto del cigno dell'anarchismo operaio nel Giura. Nel 1885 la sue posizioni si precisano ulteriormente: occorrono riforme sociali nell'ambito sindacale-socialista, anche tramite il parlamentarismo, ecc. Nel 1889 emigra con la famiglia a Bienne lavorando come operaio incisore. Nel 1891 accetta il posto di aggiunto al Segretariato operaio svizzero (segretario romando del Comité de la Fédération ouvrière suisse) fino alla sua morte. Non mancherà di essere eletto nel Consiglio comunale di Bienne nel 1893. Vorrebbe riprendere, con mezzi assai diversi, l’opera attiva e di propaganda che aveva dovuto interrompere nel Movimento anarchico, attivo nel costituire/fondare diverse associazioni operaie (per es. La Fédération ouvrière horlogère - l'Association syndicale des ovuriers Repasseurs, Démonteurs et Rémonteurs), creando nel 1891 con altri militanti la Fédération ouvrière horlogère, che disparve dopo gli scioperi del Leberberg (Grenchen SO) nel 1895.
Muore a 51 anni, dopo 9 mesi di sofferenze, per un tumore allo stomaco.
Pietro Kropotkin, così lo ricorda nel periodo ananarchico: "... era il prototipo degli orologiai di lingua francese, cordiali, allegri, arguti, come se ne trovano nel Giura bernese. Incisore di orologi di mestiere, non cercò mai di abbandonare la sua condizione di operaio, e sempre allegro e attivo riusciva a mantenere la sua numerosa famiglia anche nei periodi più duri di morta stagione e di salari ridotti. Aveva una meravigliosa capacità di afferrare un problema difficile di economia o di politica e, dopo maturo esame, di considerarlo dal punto di vista dell'operaio, senza spogliarlo del suo senso più profondo. Tutti lo conoscevano nelle 'montagne' ed era il beniamino degli operai di tutti i paesi".
Opere:
"Quelques ecrits" [raccolta di scritti con biografia a cura di James Guillaume], Stock 1908
Fils d’un petit propriétaire d’un atelier de gravure, libéral, Schwitzguébel commence par suivre ses traces et devient même lieutenant d’infanterie. Mais il entre dans l’AIT dès la création des premières sections suisses, fonde la section de Sonvilier en 1866 et la représente au congrès général tenu à Genève la même année. Il lutte contre l’influence des partisans de Pierre Coullery (un socialisme bourgeois teinté de paternalisme) et entre en 1869 à l’Alliance internationale de la démocratie socialiste fondée par Bakounine. Il va être délégué à tous les congrès régionaux et internationaux de l’AIT jusqu’à celui de La Haye, où ses camarades Michel Bakounine* et James Guillaume* se voient exclus de l’Internationale.
Auparavant, il s’était rendu à Paris après la chute de la Commune, porteur de faux passeports destinés à faciliter la fuite de communards en Suisse (voir aussi Gustave Jeanneret).
Il collabore régulièrement aux journaux de l'AIT, notamment au Bulletin de la Fédération jurassienne. Au congrès de 1880, il présente un Programme socialiste où il expose systématiquement comment parvenir à une société sans lois ni autorité. Mais, par souci de réalisme, il se met à défendre la participation aux élections et la constitution d’un parti politique d’opposition. Depuis la mort de son père en 1879, il connaît de grandes difficultés financières et sa famille (huit enfants) est réduite à la misère. Il déménage à Bienne en 1889, où il accepte en 1891 le poste d’adjoint au Secrétariat ouvrier suisse, organisme officiel. Il était toutefois socialiste et réformiste depuis 1885 au moins, appelant les ouvriers à voter.
Il continue de faire de la propagande et de créer des organisations ouvrières, notamment la Fédération ouvrière horlogère qui disparaîtra en 1895.
C’est cette même année qu’il meurt d’une tumeur à l’estomac.
FONTI: GB-ME // Maurice Colombo, "Adhémar Schwitzguébel," Itinéraire, No 14, 1998 / Kropotkin, "Memorie di un rivoluzionario", Feltrinelli / Marianne Enckell, "La Federazione del Giura", La Baronata, Lugano 1981/ J. Guillaume, cit. / Christoph Lötscher, Vereinigt euch ! Adhémar Schwitzguébels Leben für die Arbeiterbewegung, eine Annäherung, Bienne, 2007 / Journal de Genève, 16.4.1879 per l'Avant-Garde / Le Jura Bernois, 1er mars 1885 / La Sentinelle, 24.2.1891 - 24.6. 1892 - 14.1.1893 - 29.9.1894 - 2.4.1896 -
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