REINSDORF Friedrich August (Ps: PENZENBACH John) Tipografo
Pegau (Leipzig) 31.1.1849 – Halle 7.2.1885.
Rifiuta il servizio militare nel 1870 e si rifugia a Losanna /VD (ma secondo la polizia risulta pure a Zurigo, Friborgo. presso Victor Otter, Ginevra, Berna...). Socialdemocratico, un suo compagno, Emile Werner, lo conquista alle idee anarchiche. Fonda con Kahn nel febbraio 1876 una Sezione a Losanna aderente alla FG e con lo stesso sviluppa un'agitazione assai rumorosa, ma non molto organizzata (secondo Guillaume). Il 7.5.1876 prende la parola in uno sciopero di carradori e fabbri carrozzai a Losanna, alla presenza di 500 operai. Arrestato con Kahn a Losanna nel mese di giugno 1876 e condannato a 5 giorni per “attentato alla libertà del lavoro, ingiurie, e minacce” contro dei padroni. Seguirà un'assemblea del 25.6.1876 assai numerosa, con la partecipazione di Brousse, Zukovskij, Chevillard, Kahn e Reinsndorf (Kahn è condannato a fr. 20 di multa, espulso dal Canton Vaud, si stabilisce a Ginevra). Reinsdorf è assolto; si trasferisce poi a Ginevra. Collabora alla rivista “Arbeiter-Zeitung” di Berna, pubblicata dal 15.7.1876 con Brousse, Kachelhofer, Emile Werner, Kropotkin. Delegato del Sozial-Verein di Berna all'VIII Congresso generale dell'Internazionale antiautoritaria, svoltasi a Berna il 26/29.10.1876. Nell'aprile 1877 con Kropotkin, Paul Brousse ed altri scrive uno statuto per un Anarchistische-kommunistische Partei deutscher Sprache, e nello stesso mese rientra in Germania, a Lipsia. Più tardi ricercato dalla polizia ritorna provvisoriamente in Svizzera, conosce Jean Most a Freibourg (Germania) e collabora al suo giornale Freiheit pubblicato a Londra nel 1879 (i gruppi anarchici tedeschi potevano distribuire clandestinamente in Germania 4500 esemplari di Freiheit). Partecipa ad una riunione con Krtopotkin, Reclus, Herzig, Otter e una trentina di anarchici all'incontro del 12.9.1880 a Vevey per la diffusione del Freiheit. Nel 1881 lavora a Friborgo /FR. Accusato nel 1881 di aver abusato di una minorenne e condannato in contumacia a 3,5 anni, ma poi completamente scagionato dopo un suo ricorso (vedi lettera di Herzig), ritorna in Baviera, poi a Berlino, dove è intenzionato ad attentare il Reichstag e viene arrestato e incarcerato. Nel 1881 è liberato (assenza di prove), si reca a Monaco, Inghilterra, poi in Germania con il nome di John Penzenbach. Nel settembre 1883 per il fallito attentato contro l'imperatore Guglielmo I di Germania a Niederwald presso Rudesheim-sur-le Rhin in occasione della grande festa patriottica per l'inaugurazione del monumento alla Germania (R., è malato, due amici si incaricarono di far scoppiare la bomba: fallito l'attentato per la corda bagnata, furiosi la gettano in un ristorante e fanno una strage...), viene arrestato l'11.1.1884. Condannato a morte verrà decapitato il 7 febbraio 1885 con Küchler e davanti al ceppo grida: "Viva l'anarchia! Abbasso la barbarie!".
FONTI: GB / Guillaume / P.C. Masini, "Storia degli anarchici italiani", 1974 / Rév. 7.2.1931, 21.2.1931 a firma Max Schutte / Journal de Genève, 6.1.1885 precisazioni di Herzig / Gazette de Lausanne 11.2.1885 e 12.2.1885 /
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