NENCINI Carlo Vetraio
Radicondoli (SI) 24.2.1881 da Sante e Sabatina Baldassaroni - Roma 18.6.1929. Nel 1897 subisce la prima condanna per aver diffuso un manifestino anarchico, Nel 1898 è tra i firmatari del manifesto pubblicato da L'Agitazione contro il processo a Malatesta ed ad altri anarchici anconetani. Si trasferisce a Milano nel 1900, aderendo al sindacato vetrai ed entra nel Comitato federale della Federazione dei lavoratori del vetro. Nel 1912 partecipa al Congresso di Modena dove viene costituita l'USI e due anni dopo è nominato segretario della Camera del lavoro sindacalista di Mirandola. Richiamato alle armi nel 1916 è assegnato ad un reparto territoriale di stanza a Siena.
Trasferito a un reparto effettivo, decide di disertare e si trasferisce in data imprecisata a Zurigo. Nel 1918 risulta far parte di un gruppo anarchico in tale località e sospettato, senza ragione, di voler compiere un attentato al re e polemizza con l’Avvenire del lavoratore, in particolare per gli articoli del foglio socialista nei confronti di Bertoni imprigionato in attesa di giudizio (Risv. 7.9.1918 - vedi anche Copetti ). Collaboratore e diffusore del Risveglio.
Da alcune carte pare che abbia partecipato ai moti spartachisti e poi condannato a Berlino ad alcuni mesi di carcere. Torna in Italia alla fine del 1919, partecipa al Congresso dell'USI di Parma del dicembre 1919, poi responsabile della Camera del lavoro sindacalista di Modena. Coinvolto nel furto delle mitragliatrici del maggio 1920 organizzato dagli anarchici modenesi per difendere le manifestazioni operaie, è assolto da ogni accusa dopo 1 anno di carcere. Poi a Milano è redattore di Umanità Nova, nel 1922 si trasferisce a Roma dove lavora alla Vetreria Italia, si reca a Napoli per dirigere uno sciopero di operai del vetro. Nel 1927 è arrestato per diserzione, poi condannato a 1 anno di carcere alla fine del 1928. FONTI: GB // DBAI // Risv. 7.9.1918 //
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