MINNIG Albert
Manovale edile, pescatore, impresario
Manœuvre puis entrepreneur en bâtiment.
Yverdon VD 10.7.1911 - Yverdon 15.6.1968
Originario di Oberrwill BE.
Domiciliato a Yverdon.
Da adolescente già attivo nel movimento anarchico e venditore regolare del Réveil anarchiste, contatta la vicina FOBB di Losanna VD ed in particolare il suo segretario sindacale Adrien Buffat, militante del gruppo Adelante (Atalante?) poi gli anarchici di Ginevra del Gruppo del Risveglio e in particolare Lucien Tronchet.
Questi gli scrive il 22 agosto 1936: "Con grande dispiacere, ti comunico che i nostri compagni spagnoli ci scrivono sempre che nessuno deve recarsi in Spagna. Là, c'è troppa gente. E coloro che vi arrivano non fanno che aggravare le condizioni di organizzazione e la miseria".
Minnig, tuttavia, parte in compagnia di suo cugino Louis Walther* e di Fernand Chevalier* di Carouge GE. Il 23 agosto, tutti e tre prendeno il treno da Ginevra a Port-Bou. Saranno tra i primi Svizzeri a raggiungere le milizie della CNT/FAI. Il 1.9.1936 raggiungono Barcellona, e dopo pochi giorni Minnig è sul fronte di Aragona come miliziano dove combatterà nella sezione francofona della Columna de los Aguiluchos [Aquilotti] della FAI (composta da 1500 miliziani/e). A fine anno a causa della militarizzazione, la Colonna è disciolta e da gennaio 1937 è miliziano nella Sezione italiana della Colonna Ascaso, fondata inizialmente da Carlo Rosselli e da Camillo Berneri, poi comandata da Bifolchi, che dal 23 gennaio diventa il Battaglione Malatesta. Nel maggio 1937, poco prima dei fatti di maggio, sia per la rivoluzione posticipata alla guerra antifascista, sia per l'accanimento stalinista contro anarchici e poumisti, abbandona deluso la Spagna. Raggiunge la Francia, ed è attivo a Annemasse, dove collabora con il gruppo anarchico locale che aveva tra l'altro la funzione di collegamento tra Svizzera e Spagna (armi svizzere destinate ufficialmente al Messico), composto da francesi, italiani, svizzeri. Qui rimane ca 3 mesi e conosce André Bösiger. Poi nell'agosto 1937 rientra in Spagna con André Pasche e René Walther (fratello di Louis), ma sono arrestati il 9 agosto dagli stalinisti che controllano la frontiera a Port-Bou e in quanto libertari trasferiti immediatamente al Carcere Modelo di Barcellona (dove Minnig rivede Tommaso Serra*). Minnig è scarcerato ed espulso dalla Spagna il 2 settembre 1937.
Si stabilisce per alcuni mesi in Francia, probabilmente a Annemasse, poi rientra in Svizzera, nascondendosi per alcune settimane presso uno parente a Yverdon - Charles Viglino - segretario della FOBB locale. In seguito è condannato dal Tribunale militare della I divisione all'espulsione dall'esercito, a 2 mesi di detenzione e alla privazione per il periodo di 1 anno dei diritti civili. Espulso dal Canton Vaud, è costretto al soggiorno obbligato nel suo comune di origine.
Comunque ritorna già nel 1938 a Yverdon, risulta ancora abbonato al Réveil fino al 1940, per poi isolarsi dal Movimento. Diventa impresario edile: la sua ditta riatterà il Castello d'Yverdon.
Muore in un incidente automobilistico.
Né à Yverdon (Vaud), 10.7.1911, mort dans la même ville, 15.6.1968. Volontaire en Espagne.
Actif dès son adolescence dans le mouvement anarchiste, il vend régulièrement le Réveil anarchiste. En été 1936, il prend contact avec le secrétaire du syndicat du bâtiment à Lausanne, Adrien Buffat, et avec Lucien Tronchet à Genève, qui lui répond le 22 août : « À mon grand déplaisir, je t’informe que nos camarades espagnols nous écrivent toujours que personne ne doit se rendre en Espagne. Il y a trop de monde, et ceux qui arrivent ne font qu’aggraver les conditions d’organisation et la misère. »
Minnig part toutefois en compagnie de son cousin Louis Walther et de Fernand Chevalier de Genève. Ils débarquent à Barcelone le 1er septembre et rejoignent la section française de colonne Los Aguiluchos della FAI, puis la Prima colonna Italiana de la colonne Ascaso, fondée par Carlo Rosselli et Camillo Berneri, sur le front d’Aragon.
Au printemps 1937, peu avant les tragiques journées de mai, Minnig quitte l’Espagne. Il s’établit d’abord à Annemasse, à la frontière genevoise, où il participe au convoyage d’armes depuis la Suisse. En août, il essaie de retourner en Espagne mais il est arrêté à Port-Bou par les staliniens et envoyé au Carcel Modelo de Barcelone. Expulsé le 2 septembre, il retourne en France puis, clandestinement, en Suisse. Comme tous les autres combattants suisses en Espagne, il sera condamné par le tribunal militaire, écopant de deux mois de prison, d’un an de privation des droits civiques et de l’expulsion du canton de Vaud.
Il rentrera plus tard à Yverdon, sans reprendre contact avec les anarchistes. Entrepreneur en bâtiment, il meurt dans un accident de voiture en 1968.
FONTI: GB / Ulmi-Huber / Filgueiras / Albert Minnig, "Diario di un volontario svizzero nella guerra di Spagna", La Baronata 1986 / Albert Minnig, Edi Gmür, "Pour le bien de la révolution. Deux volontaires suisses miliciens en Espagne, 1936-1937", presentazione e traduzione a cura di Marianne Enckell, CIRA, Losanna 2006 / lettera di A. Bösiger 26.2.1984 a G. Bottinelli / Gazette de Lausanne 17.6.1968 /
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