MEDRI Antonio Giovanni
Sarto
con la moglie Elena
Gatteo (FO) 23.6.1890 - Zurigo ZH 21.4.1978.
Sposato a ZH il 19.8.1930 con Elena Maria Testa (nata il 19.8.1897)
In Svizzera dal 1913, membro del Gruppo anarchico di Zurigo almeno dal 1918 o 1919.
Abbonato regolare e sottoscrizioni al Risveglio anarchico dal 1920 al 1928; morte del padre in Italia in Réveil 4.2.1928; contribuisce pure a Pensiero e libertà in Risv. 22.12.1923; pro vittime insurrezionali in Risv. 18.9.1920.
Fervido antifascista fu fondatore della "Mansarda", della Scuola libera italiana, animatore sin dall'inizio, e presidente onorario, della colonia di Zurigo e poi nel dopoguerra presidente della Federazione delle colonie libere italiane (FCLI) dal 1958 al 1971.
Gestiva a Zurigo in quanto sarto un negozio di abbigliamento.
Risulta ancora schedato dall'Italia con altri sovversivi nel 1940.
I funerali di un socialista (Libera stampa - 28.4.1978)
Nel pomeriggio a Zurigo, alle ore 14, al crematorio Nordheim, si svolgono i funerali di Giovanni Medri. La sera, alla Casa d’Italia si terrà una pubblica onoranza.
Giovanni Medri (88 anni), socialista, era il presidente onorario della federazione delle colonie libere italiane in Svizzera. Se n'è andato dopo breve malattia: una di quelle che non lasciano più alzarsi dal letto. L’hanno assistito il figlio Mario e tutti i suoi “figli e figlie” delle colonie lbere.
Non era soltanto il presidente e il pioniere, un omaggio e un simbolo, era il punto di riferimento unitario e la figura paterna della principale associazione dell’emigrazione italiana.
Giovanni Medri arrivò in Svizzera il primo marzo 1913. Qui ha fatto una stagione e un’esperienza durate una vita. Sarto di professione, non ha soltanto cercato clienti da vestire e fatture saldate puntualmente. Socialista d’istinto, di quelli col cuore, non di coloro che ci ragionano sù, poiché sanno che bisogna mettersi dalla parte di chi sta peggio e combattere sempre contro le ingiustizie, si è buttato in politica durante gli anni difficili. Non s’è limitato a votare o a ritirare la tessera. E’ stato militante antifascista, “contro” nell’azione non soltanto a parole. Ha collaborato a fondare diverse associazioni antifasciste: il club la Mansarda, la scuola libera e la colonia libera.
Nel dopoguerra, ha collaborato a rilanciare la federazione delle colonie libere italiane, di cui è stato presidente dal 1958 al ’71. Negli anni della pensione si è fatto da parte ma non si è tirato indietro: ha gestito l’assistenza italiana, l’ente di solidarietà con gli emigrati bastonati dalla vita.
Nel 1976, gli è stato attribuito il premio Pestalozzi, con questa motivazione: “Giovanni Medri ha incarnato, in tutta una vita spesa umilmente e coerentemente al servizio dell’emigrazione, gli ideali di libertà, giustizia, fratellanza ed elevamento culturale e spirituale, che hanno sorretto il processo storico del popolo italiano dal risorgimento alla resistenza”.
FONTI: GB / Enzo Misefari / Ministero dell'Interno, div. polizia politica, Roma, No 500.11198, 27.04.1940 / [inserito come repubblicano nel Casell.polcentr. di Roma - non visionato] / Federazione colonie libere, Zurigo / Libera stampa, 28.4.1978, 30.6.1972, 11.10.1968, 5.3.1920, 28.4.1978 / Réveil 4.2.1928 + abbonamenti anni venti... vedi testo /
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