LAFRANCHI Fiorenzo (Fiore)
Educatore e editore
Educateur, éditeur
Cadenazzo /TI 28.11.1957 da Mario e Carmen – Varsavia 9.8.1995.
Sposato con la scultrice Malgorzata (Margherita) Turewicz. Figlio: Olek (-Dada), nato il 19.2.1995.
Domiciliato a Cadenazzo, Somazzo, poi a Bellinzona.
Studente educatore a Ginevra, collabora al gruppo anarchico locale che pubblica Le Réveil e in seguito MA! La sua difesa in quanto obiettore al tribunale militare verrà pubblicata nell'opuscolo "Niente di nuovo contro il sole".
Rientrato in Ticino sarà educatore con i tossicodipendenti, poi con i disabili, e nel contempo editore dal 1982 al 1995 delle pubblicazioni ticinesi "L'Affranchi". Cofondatore della Lega dei diritti dell'uomo, sezione della Svizzera italiana.
“Nel chiuso e triste panorama editoriale ticinese Fiorenzo Lafranchi ha rappresentanto un unicum di grande valore. Al di là delle mode, del regionalismo più chiuso o dell'italianità cultural-borghese, ha portato un'apertura morale ed intellettuale che superava i confini del territorio per spostarsi verso mete più ambite e coraggiose. Solo l'audacia e la volontà delle proprie idee hanno permesso infatti di partorire un progetto editoriale come il suo, alieno da sovvenzioni confederali e da aiuti altolocati, per creare in Ticino le edizioni “l'Affranchi”, piccole gemme di autoproduzione e di non subalternatià al potere. In un paese dove le caste culturali dominano sulla produzione e la sua veicolazione attraverso i media, forse solo pochi fortunati conosceranno i volumi di Oskar Panizza, Benjamin Péret, Erich Müsham, Georges Bataille, Enrico Baj, solo per citarne alcuni che Lafranchi ha editato con sforzo immane e tenacia indomita.
Ho conosciuto Fiorenzo anni fa, durante la realizazione della mia rivista Imago. Ha iniziato le sue edizioni nel 1988 e subito, accanto allo sforzo ideale della ricerca dei testi si è unita la volontà di proporli assieme ai lavori di pittori diversi, e che possibilmente si conoscono, anche per ricercare un certo piacere del fare”. Accanto ai testi quindi – unico esempio del panorama ticinese – troviamo i disegni di Nando Snozzi, Fabrizio Soldini, Mario Carrìon, Francesco Jost, Celso Grandi e altri, fra i quali il sottoscritto. Proprio da qui è nato il sodalizio per una nuova collana, che chamerà “Ouverture”, in cui lui, obiettore di coscienza, ha proposto i miei disegni dedicati appunto agli obiettori. Durante il lavoro comune lo rammento sempre entusiasta, febbricitante di idee, in perenne movimento ed azione come è stata la sua vita forse un po' sregolata, ma certamente personalissima: fatta di ribellione all'esercito, di duro lavoro con i tossidipendenti o di partecipazione alla neocostituita “Lega Svizzera dei diritti dell'uomo”. Poi la felice svolta del matrimonio con Margherita e la nascita il 19 febbraio di quest'anno del figlio Olek. Fiorenzo è scomparso a Varsavia all'inizio di agosto inaspettatamente, lasciandoci un patrimonio di idee e di cultura che andranno risistemati e valorizzati. A noi piace ricordarlo così attraverso il brano dadaista di una sua recente profetica lettera nella quale scriveva: 'Comunque andare non è tornare!'" (G. Bellei).
Etudiant à Genève, il se lie au groupe anarchiste local qui publie le Réveil puis MA! Il y publie notamment sa défense au tribunal militaire, Niente di nuovo sotto il sole. De retour au Tessin, où il travaille comme éducateur de rue, il y fonde les éditions L'Affranchi qui publient une série de textes d'une grande originalité, tant dans la forme que dans le fond.
Père d'un enfant de six mois, il meurt brutalement à Varsovie, lors d'une visite à la famille de sa femme Malgorzata (Margherita) Turewicz, sculptrice.
FONTI: GB-ME // Scheda in italiano di Gianluigi Bellei, La Sinistra, 25.8.1995. Per altri ricordi vedi Donatello Rossini, La Regione Ticino, 31.10.1995 / "La testa è rotonda", in Cooperazione No 37, 15.9.1994 (intervista a) /
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