FABBRI Luigi
Insegnante, giornalista, scrittore, venditore di libri
Fabriano (AN) 22.12.1877 da Curzio e Angela Sbriccoli - Montevideo 23.6.1935
A 17 anni è arrestato ad Ancona mentre distribuisce volantini sovversivi ed è condannato a 25 giorni di carcere. Collaboratore di giornali anarchici, incontra Malatesta nel 1897 e insieme redigono il settimanale L'Agitazione di Ancona. Si stabilisce nel 1903 a Roma dopo un domicilio coatto e con Gori pubblica la rivista Il Pensiero. Nel 1904 pubblica un volumetto su Carlo Pisacane. Nel 1911 consegue il diploma magistrale e inizia ad insegnare. Nel 1913 ad Ancona pubblica il settimanale Volontà.
Il 3 luglio 1914 si rifugia a Lugano TI per i fatti della Settimana rossa, cercando di trovare un posto di lavoro come insegnante, invano; vi rimane fino all' assoluzione, e il 21 dicembre rientra in Italia.
Nel 1921 pubblica "Dittatura e rivoluzione", un approfondimento sulla rivoluzione russa e pubblica "La contro-rivoluzione preventiva, saggio di un anarchico sul fascismo", un'importante analisi sulla nascita del fascismo proprio in "presa diretta", scritto nel 1921 e edito nel 1922.
Nel 1926 viene licenziato dall'insegnamento perché si rifiuta di prestare il giuramento di fedeltà al fascismo.
Agli inizi di agosto 1926 fugge dall'Italia senza passaporto, e aiutato dai compagni ticinesi si stabilisce a Lugano, dove cerca lavoro. In una lettera a T. Nanni del 25.8.1926, scrive tra l'altro: "per il resto bisogna stare inattivi e riservati quasi come in Italia, e forse di più! Inoltre la vita è carissima ..." (chiede pure d'indirizzare la posta presso Gerolamo Bobone di Lugano).
"Fuggito dall'Italia, sua patria, dopo sofferenze, privazioni, persecuzioni, erasi rifugiato qui da noi. Si rimpiattiva in un cantuccio nei malcomodi locali di Libera Stampa e - scrittore forbito - scriveva qualche articoletto per il nostro giornale. Per poco tempo però. Non c'era posto per lui in Svizzera, nell'Europa. Era già molto se tolleravano in Svizzera un Luigi Bertoni, perché ticinese..." (Libera Stampa).
Il 30 settembre 1926, non avendo ricevuto risposte positive per un posto come insegnante in Ticino, si trasferisce in Francia a Montbéliard, poi a Fontenay-sous-Bois, infine a Vincennes, dove cura la rivista La Lotta umana pubblicata fino al 1929, quando con altri collaboratori sarà espulso. Dopo un breve soggiorno in Belgio, si imbarca con la moglie Bianca e la figlia Luce per Montevideo. Collabora al quotidiano anarchico La Protesta di Buenos Aires e fonda la rivista Studi sociali. Nel 1931 è nominato insegnante della Scuola italiana di Montevideo e l'anno dopo licenziato perché la scuola viene riconosciuta dal regime fascista. Per vivere vende libri ed è aiutato dalla figlia Luce che lavora come insegnante. In collaborazione con Luigi Bertoni e Mario Mantovani, raccoglie gli scritti di Malatesta, poi pubblicati dalle Edizioni del Risveglio di Ginevra in 3 volumi.
In particlare vedi suo contributo riguardante il Ticino in Il Risv. 1.5.1927.
FONTI: GB / DBAI / Libera Stampa 17.3.1959 a firma "il topo" / Luigi Fabbri, "Epistolario. Ai corrispondenti italiani ed esteri", BFS, Pisa 2005 / AAVV, "Da Fabriano a Montevideo. Luigi Fabbri: vita e idee di un intellettuale anarchico e antifascista", BFS, Pisa 2006 / Luce Fabbri, "Storia di un uomo libero", Pisa 1996 / per es. Risv. 1.5.1927 suo art. citato / Risv. 6.7.1935 per la morte a firma L. Bertoni /
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