LOMETTO Ferdinando
operaio cementista
Valdengo, 21 giugno 1873, da Battista e Angela Gilone -
Partecipò ai moti milanesi del 1898: secondo i carabinieri di Biella «era socialista spinto e uno dei più accaniti agitatori». Il 28 giugno fu condannato dal Tribunale di guerra a un anno di detenzione e cento lire di multa «per correità in eccitazione a delinquere», ma la pena gli fu condonata.
Nel 1912 emigrò in Svizzera. Nel mese di luglio del 1917 la polizia di Ginevra GE chiese informazioni sul suo conto.
Nel mese di agosto del 1934 fu confidenzialmente segnalato per essersi fatto notare per attività anarchica e come frequentatore del gruppo “Il Risveglio”; l’informatore precisò che avrebbe goduto «le simpatie di Bertoni». Il Ministero pubblico federale chiese informazioni e il Consolato riferì che esercitava notevole attività sovversiva e che era stato notato frequentemente in riunioni antifasciste.
Fu iscritto nella “Rubrica di frontiera” come anarchico da perquisire e segnalare.
Nel mese di maggio del 1940 risiedeva ancora a Ginevra, dove risultò che non svolgeva attività politica da diversi anni.
Nel mese di giugno del 1941 in Italia fu radiato dal novero dei sovversivi.
[GB: un Lometto residente a Ginevra risulta abbonato regolare al Risveglio di Ginevra dal 1925 al 1940]
FONTI: GB / Biografia di Piero Ambrosio. Fonti: Cpc (non visionato), dove è schedato come socialista (1914-1941); Casellario politico provinciale, dove è schedato come socialista (1899-1941) mentre nell’inventario dello stesso è stato considerato anarchico / per il Risveglio vedi nota /
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