Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 25/04/2024 - 11:34

FILTRI:  Solo Donne  Solo di passaggio  Solo collaboratori dall'estero  Solo non anarchici  Solo non identificati  ultime modifiche 
Cantoni:
 AI AR AG BL BS BE FR GE JU GL GR LU NE
 NW OW SG SH SO SZ TI TG UR VS VD ZG ZH
inverti selezione cantoni     vedi sigle

AI Appenzello interno
AR Appenzello esterno
AG Argovia
BL Basilea campagna
BS Basilea città
BE Berna (anche città - capitale)
FR Friborgo (anche città)
GE Ginevra (anche città)
JU Giura
GL Glarona
GR Grigioni
LU Lucerna (anche città)
NE Neuchâtel (anche città)
NW Nidwaldo
OW Obwaldo
SG San Gallo (anche città)
SH Sciaffusa (anche città)
SO Soletta (anche città)
SZ Svitto (anche città)
TI Ticino
TG Turgovia
UR Uri
VS Vallese
VD Vaud
ZG Zugo (anche città)
ZH Zurigo (anche città)
    A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z tutto       Crea un PDF 

MAUTINO Giovanni

Bracciante



Saluggia (No po Vc) 19 maggio 1883 da Giovanni Antonio e di Lucia Cagna -

Emigrò in Svizzera nell’autunno del 1907. Il 27 giugno 1908 fu espulso dal cantone Vaud VD perché «sprovvisto di carte giustificative» e perché la sua condotta aveva dato luogo a reclami. Il mese seguente il direttore della polizia del cantone di Ginevra GE chiese informazioni sul suo conto alla Direzione generale della Pubblica sicurezza: risultò di buoni precedenti morali, politici e giudiziari e senza pendenze penali. Il 19 luglio 1909 il Consolato generale di Lione informò che frequentava le riunioni del gruppo anarchico “Germinal” di Ginevra. La stessa informazione fu fornita il 1 novembre dal procuratore generale federale di Berna. Ricevute dalla Direzione generale della Ps informazioni che consentirono (con qualche difficoltà) di identificarlo, il Consolato comunicò che abitava a Ginevra, insieme a certa Vittorina Castel nata Roger, di anni ventisette circa, e lavorava a Carouge GE.

Nel mese di novembre tornò al paese natale per riprendere un figlio e fece perdere le sue tracce. Fu schedato nel novero dei sovversivi come anarchico e furono disposte indagini per rintracciarlo.
Nel mese di settembre del 1910 emigrò in Argentina. Nel mese di aprile del 1935 alla Prefettura di Vercelli risultò che si trovava ancora a Buenos Aires. Il 10 settembre l’Ambasciata comunicò che dal suo fascicolo esistente negli uffici della polizia locale risultava che nel 1929 era stato ricercato «perché imputato di lesioni reciproche», ma che non era mai stato rintracciato e che risultava sconosciuto nei gruppi sovversivi e antifascisti. Fu pertanto iscritto nella “Rubrica di frontiera” per perquisizione e segnalazione, in caso di rimpatrio. Il 18 dicembre 1939 l’Ambasciata confermò che era irreperibile.


FONTI:

GB / Biorgrafia di Piero Ambrosio dal Cpc di Roma /




CRONOLOGIA: