MASINO Virginia Celestina
ricamatrice
Salussola (No, poi Vc, ora Bi) 28.9.1878 da Carlo e Eugenia Babbiano-
Nel 1888 si trasferì, con i genitori, a Torino, dove apprese il mestiere di ricamatrice e frequentò ambienti anarchici, facendo «molta propaganda» e prendendo parte alle «manifestazioni sediziose». Nel 1898 emigrò in Svizzera, per raggiungere il suo compagno, l’anarchico Giovanni Gino.
Il 12 novembre la Prefettura di Torino informò la Direzione generale della Pubblica sicurezza che era partita da Zurigo, «misteriosamente e con fini sospetti», precisando che era una «nota anarchica esaltatissima e pericolosa» e che era «diretta in Germania. Aggiunse che era «persona tale che sotto l’impero di morbose aspirazioni a vendicare i compagni colpiti dal rigore della giustizia» si sarebbe potuta abbandonare «da un momento all’altro a qualsiasi eccesso». Fu schedata nel novero dei sovversivi.
Nel mese di dicembre, respinta dalla polizia tedesca come anarchica e rimandata in Svizzera, fu espulsa. La polizia di Como, essendo minorenne e impregiudicata, la fece accompagnare a Torino e affidare al fratello, «con diffida di sorvegliarla ed obbligarla a tener buona condotta e darsi a stabile lavoro».
Dopo il ritorno a Torino «continuò a tenere condotta morale pessima ed a frequentare i più pericolosi anarchici», con alcuni dei quali il 6 giugno 1899 fu processata e condannata a diciotto mesi di reclusione per associazione a delinquere. Interposto appello, usufruì di amnistia. Nel mese di maggio del 1900, per sottrarsi alla vigilanza, emigrò in Francia, stabilendosi a Lione, dove (salvo alcuni periodi in cui si rese irreperibile e altri in cui tornò a Torino) visse fino al 1931, quando si trasferì a Villeurbanne, dove mantenne rapporti di amicizia «con militanti in partiti sovversivi». In seguito, per quanto nota antifascista, sembra che non abbia svolto attività politica.
Nel mese di maggio del 1941 secondo la Prefettura di Vercelli risiedeva ancora a Villeurbanne.
NB Non ho elementi per identificare il GINO con l’anarchico di cui vi è scheda nel Cantiere.
FONTI: GB / Sintesi di biografia ricavata da documenti del Cpc, edita in Piero Ambrosio, “Sebben che siamo donne”. Storie di “sovversive” vercellesi, biellesi, valsesiane (1898-1945), Varallo, Istorbive, 2022.
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