VIGGIANI Rocco Carlo
Calzolaio
Tito di Potenza 10.8.1915 da Alfredo e Salvia Carolina - Spagna 2.2.1937 (4.4.1938?)
La madre muore dalla spagnola, il padre è cieco. A 8 anni viene portato a Avigliano per ricoverarlo all'orfanatrofio: non ci sono più posti liberi e viene affidato a Leonardo Corbo* e alla moglie che non hanno figli.
Nel 1924 Corbo per motivi politici - segnalato come anarchico - è costretto a emigrare in Svizzera, a Mendrisio TI. L'anno seguente la moglie e Viggiani lo raggiungono. Qui Rocco fa l'apprendista ciabattino dal Corbo e la sera frequenta la scuola, da cui sarà espulso [?] nel 1931 perché scrisse in un compito su cosa farò da grande: "Ucciderò Mussolini".
Rientra provvisoriamente a Tito nel 1933 per motivi di salute, ma viene immediatamente preso di mira dai fascisti: interrogatori, minacce.
Ritorna a Mendrisio probabilmente nel 1934 o 1936, e allo scoppio della guerra di Spagna (miliziano) si arruola nella Brigata Garibaldi (o Battaglione Dimitrof ?) e viene ucciso a Morata de Tajuña prob. nel febbraio 1937.
Nel gennaio 1937 aveva scritto al Risveglio anarchico di Ginevra (pubblicato il 30.1.1937): "Tarragona, 7 gennaio. Con immutata fede libertaria, contro la iniqua viltà dei nemici della giustizia sociale, con quei sentimenti che più vibrano in me, col migliore ardore, combatterò - e vinceremo. Rocco Viggiani".
[CPC Roma non visionato, busta 5410, schedato come anarchico dal 1933 al 1941, iscritto alla rubrica di frontiera]
FONTI: GB / info di Alfredo Viggiani, suo nipote / Associazione Italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna / CPC citato non visionato / Risveglio anarchico 30.1.1937 lettera citata /
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