MEZZANO Giuseppe
verniciatore, pittore imbianchino
Asigliano Vercellese (VC - Italia) 16.1.1896 da Antonio e Carolina Brusa - Biella (Italia) 29.11.1950
Emigrato in Svizzera in epoca imprecisata, si stabilì a Ginevra GE.
Segnalato da un informatore della polizia come militante antifascista, il 12 settembre 1935, rientrato in Italia, fu fermato a Vercelli e incarcerato. Non essendo emerso nulla di concreto nei suoi confronti, dopo alcuni giorni fu rilasciato ma schedato nel Casellario politico centrale come anarchico e sottoposto a vigilanza.
Il 6 agosto dell’anno seguente espatriò nuovamente, clandestinamente, recandosi ancora a Ginevra.
Nell’autunno raggiunse la Spagna, arruolandosi (miliziano) nel costituendo battaglione “Garibaldi”. Partecipò ai combattimenti di Boadilla del Monte, Mirabueno, Majadahonda, Arganda e Guadalajara, dove fu ferito alla mano e alla gamba destra. Nel 1937 si iscrisse al Partito comunista. Dimesso dall’ospedale nel marzo del 1938, fu addetto a servizi ausiliari ad Albacete fino al mese di maggio, quando ritornò in Svizzera.
Arrestato dalla polizia elvetica a Ginevra l’11 ottobre 1939, fu internato nel campo di lavoro di Gordola TI.
Dopo la caduta del fascismo si rivolse al Consolato di Ginevra per essere rimpatriato: il 3 agosto, essendo stato segnalato come “ex miliziano rosso” e iscritto nella “Rubrica di frontiera” fu arrestato a Domodossola e tradotto a Vercelli dove, dopo essere stato interrogato, fu messo in libertà e sottoposto a vigilanza.
Partecipò alla Resistenza, inquadrato nella 182a brigata “Garibaldi”. Nel dopoguerra si trasferì a Biella, dove morì il 29 novembre 1950.
FONTI: GB // Biografia di Piero Ambrosio. Fonti: Acs, Cpc, fascicolo personale; Anello Poma (a cura di), Antifascisti piemontesi e valdostani nella guerra di Spagna, Torino, Centro studi Piero Gobetti - Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna, sezione piemontese, 1975; Alvaro López (a cura di), Il battaglione Garibaldi, Quaderno Aicvas n. 7, Roma, 1990. L’iscrizione al Partito comunista nel 1937 risulta da una tessera conservata dai familiari.
|