SASSI Attilio
Minatore, sindacalista
Castel Guelfo 6.10.1876 - Roma 24.6.1957
Nel 1895 parte per il Brasile, tornato in Italia emigra poi in Svizzera tra il 1906 e il 1907, lavorando come muratore e dirigendo un sindacato locale [GB: dove?].
In Italia collabora a diverse riviste anarchiche e partecipa al Comitato Nazionale dell'Azione diretta e alla fondazione dell'Unione sindacale italiana USI nel 1912. Attivo sindacalmente a Imola, Crevalcore, Piacenza, dove partecipa alla settimana rossa e al sostegno degli anarchici antimilitaristi Augusto Masetti e Attilio Moroni. Allo scoppio della guerra è su posizioni antiinterventiste. Nel dopo guerra partecipa all'attività dell'USI. "Guida" in Valdarno uno sciopero nel 1909 di minatori e operai. Processato per incidenti a seguito di uno sciopero durante il quale muore un dirigente, viene condannato a 16 anni di carcere insieme ad altri 55 operai. Nel 1925 viene scarcerato per indulto, ma nel 1928 viene mandato al confino a Ponza, pena poi commutata in ammonizione. Rimane vigilato fino alla caduta del fascismo.
Nel 1945 contribuisce alla ricostruzione della CGIL e da segretario della Federazione Italiana Minatori e Cavatori difende la pratica del sindacalismo libertario e dell'azione diretta, propagandosi in favore dell'indipendenza dai meccanismi e dai partiti politici.
FONTI: GB // Marabini, Sacchetti, Zani "Attilio Sassi detto Bestione", ZIC 2008 //
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