CORNU Auguste Louis
Pittore-Gessatore
Gypsier peintre
Losanna 15.12.1910 da Albert e Louisa Meylan - Ginevra 10.12.1979.
Originario di Chamblon/VD.
Sposato; un figlio e una figlia.
Domiciliato a Ginevra.
Militante della FOBB, della LAB, del gruppo del Réveil e collaboratore del quindicinale.
Arrestato per lo sciopero degli edili di Ginevra del 12.1.1932. Reperito dalla polizia nel febbraio 1932 per aver interrotto Frédéric Martin nel corso di una conferenza sul disarmo e insultato un delegato giapponese alla Società delle nazioni di fronte all'hôtel Métropole.
Arrestato il 9 dicembre 1932 - appena rientrato dalla Francia - per la manifestazione antifascista del 9.11.1932, in cui l'esercito aveva sparato sui dimostranti; accusato di aver incitato il 9 novembre i soldati a disobbidire davanti al Palais des expositions e spinto i manifestanti a tagliare i fili dei tram; poi rilasciato.
Il 28.11.1933 è oratore con Méizoz in un comizio per degli obiettori condannati (vedi Méizoz). Per la zuffa nei confronti dei cristiano-sociali del 5 febbraio 1934 viene condannato a 8 giorni di carcere. Nel febbraio 1936, per la demolizione dei tuguri ginevrini, organizzata dalla LAB, viene condannato (con altri 8 compagni) a 15 giorni di detenzione.
Nel settembre 1936 si reca in visita e per portare medicamenti in Spagna con il socialista André Oltramare (vedi art. Le Réveil “Au pays des héros”); seguito poi da un comizio sulla situazione spagnola a Ginevra a la Salle du Grütli.
Sposatosi nel 1938, fonda una piccola impresa di pittura/gessatura. Partecipa alla mobilitazione generale del 1939 e alla fine degli anni '40 è membro attivo del Partito liberale, poi presidente dell'Associazione liberale di Eaux-Vives. Nel Natale 1956 parte per Budapest per prestare soccorsi ai rifugiati alla frontiera austro-ungherese.
Né à Lausanne le 15.12.1910 d'Albert et Louisa Meylan, mort le 10 décembre 1979.
Originaire de Chamblon/VD.
Domicilié à Genève, militant de la FOBB, de la LAB, du groupe du Réveil et collaborateur du journal.
Arrêté lors de la grève des ouvriers du bâtiment à Genève, en janvier 1932, puis en décembre de la même année, accusé d’avoir encouragé la manifestation antifasciste du 9 novembre, au cours de laquelle la troupe avait tué treize manifestants, puis acquitté. Le 28 novembre 1933, il est orateur avec Léonce Méizoz lors d’une réunion de soutien aux objecteurs de conscience. Condamné à 12 jours de prison pour une rixe le 5 février 1934, puis à 15 jours (avec huit autres) pour la démolition des taudis en février 1936 (voir Tronchet).
En septembre 1936, il se rend en Espagne avec le socialiste André Oltramare (voir son article dans Le Réveil, “Au pays des héros”) et parle dans une réunion à Genève. Il crée par la suite sa propre entreprise de peinture et papiers peints.
FONTI: GB / ME // Rév. No 957 (1936) / Nota di Luca Ferracin (inchiesta procuratore generale di Ginevra per la distruzione dei tuguri) / Gazette de Lausanne 10.12.1932; 22.12.1932; 9.12.1935 / Journal de Genève 4.5.1934; 14.2.1936; 28.2.1936 / necrologio in Journal de Genève 12.12.1979 /
|
