TONETTI Dante
meccanico in ascensori, poi commerciante nel settore ascensori
Milano 30.10.1889 da Anacleto Paolo e Adele Malberti - 1969 (?)
Fratello di Giovanni.
Immigrato a Ginevra GE con i genitori e il resto della famiglia (quindi anche Giovanni Tonetti) il 12.2.1909. Rientra in Italia per il servizio militare da fine maggio 1915 al 1919.
Venne respinta per due volte la richiesta dei cittadinanza svizzera.
(segnalato nel CPC Roma dal 1930 al 1941, iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 5148)
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Scheda di Roberto Tonetti, 2.08.2020:
Nasce a Milano in via Carlo Maria Maggi 14 il 30 ottobre 1889 da Anacleto Tonetti e Adele Malberti, secondogenito di quattro fratelli. Fratello di Giovanni Tonetti e nipote (di zio) di Attilio Tonetti.
Di lui ho scarse notizie e non conservo alcuna foto certa. Il fascicolo preso l’archivio politico centrale a Roma ha scarsissima documentazione e, per problemi vari, le foto dei documenti sono andate perse, ma non ricordo accuse particolari, se non quelle generiche di essere un anarchico.
Da quanto riportato dagli Archivi Federali Svizzeri, il Dante afferma di essersi trasferito a Ginevra coi genitori e la famiglia il 12 febbraio 1909.
Si sposa nel 1922 a Ginevra con Frieda, una cittadina svizzera di Sursee, cantone di Lucerna, di nome Frieda Hügi.
Nella sua prima domanda di naturalizzazione del 2 febbraio 1932 si legge che dal 27 maggio 1915 al 1° settembre 1919 fu in Italia a svolgere il servizio militare, che non ebbe figli, che era cattolico e che svolgeva il lavoro di meccanico di ascensori.
Si riporta che i suoi genitori Anacleto Tonetti e Adele Malberti e la sorella minore Maria ottennero la cittadinanza svizzera il 14 giugno 1919 (notizia confermata dai siti sotto indicati e dal passaporto elvetico di mio bisnonno poi ritrovato)
http://www.ville-ge.ch/archivesenligne/archives/consultation/mcm/235/84466.html
http://www.ville-ge.ch/archivesenligne/archives/consultation/cra/78/17067.html
La moglie Frieda soffrì nell’aprile 1930 un grave incidente, cadendo dal balcone del quarto piano a quello del piano di sotto a Ginevra in rue de Fribourg (notizia riportata anche dai locali quotidiani elvetici).
La sua domanda di naturalizzazione svizzera viene rifiutata due volte per motivi economici: nel 1932 e nel 1940. Nonostante il fatto che fosse un gran lavoratore esperto di ascensori, non avesse precedenti penali e non frequentava sovversivi, la domanda fu entrambe le volte rifiutata in quanto non era economicamente in grado di sostenersi: si mette in evidenza che vivesse grazie agli aiuti del padre Anacleto.
Dal 1932 viveva in place de la Navigation a Ginevra.
Mio cugino, che lo ha conosciuto, mi dice che morì nell'estate 1969 a Ginevra senza mai aver ottenuto la cittadinanza svizzera, ma di questi due fatti non è certo.
FONTI: GB / info di Roberto Tonetti 11.1.2019 - poi scheda del 2.08.2020 /
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