Senigallia 31.8.1889 - Ginevra 1.12.1961.
Repubblicano, protagonista della Settimana rossa. Nel 1914 si reca in Francia per combattere con i volontari garibaldini nella I guerra mondiale.
Ferito nelle Ardenne, è internato a Ginevra, dove risiede dal 1916.
Segretario della Camera di commercio italiana in Svizzera, nel 1926 viene licenziato dal governo fascista per motivi politici. Dignitario della loggia massonica "Fidélité et prudence" di Ginevra dal 1930, è militante attivo della LIDU (Lega italiana dei diritti dell'uomo). Insegna al liceo di Ginevra, e diventa uno dei principali animatori del movimento antifascista ginevrino, tra i fondatori delle Scuole italiane (di cui è direttore didattico e segretario), della Società Dante Alighieri, sostenitore della casa per vacanze estive a Saint-Cergues-les Voirons in Alta Savoia, membro del gruppo dirigente del Partito repubblicano italiano. Nel 1943 è tra i fondatori - con Schiavetti - delle Colonie libere italiane in Svizzera.
Aiuterà diversi fuorusciti: per esempio assieme a Luigi Bertoni sosterrà in diversi modi Nino Napolitano*, clandestino per diversi anni a Ginevra.
Nel secondo dopoguerra ritorna in Italia, è deputato all'Assemblea costituente, diventa sottosegretario per il commercio con l'estero (dal '46 al '47). Più tardi rientra definitivamente a Ginevra.
GB // DSS / Giovanni Mari, "Giuseppe Chiortergi" in Spiriti liberi in Svizzera. La presenza di fuorusciti italiani nella Confederazione negli anni del fascismo e del nazismo, Franco Cesati Firenze 2006 /