CAVALLI Baldo Bixio Calzolaio
Scarlino (GR) 27.1.1887 – Livorno verso la metà degli anni Cinquanta
Nel 1908 partecipa alla fondazione del Circolo rivoluzionario di studi sociali del suo paese e nel 1911 alla costituzione del Gruppo anarchico locale. Collabora a diversi fogli anarchici e fino al 1912 è segretario della Federazione anarchica maremmana.
Richiamato alle armi nel 1915 diserta ed emigra clandestinamente in Svizzera, stabilendosi a Bellinzona /TI e mantenendosi in contatto con Giovacchino Bianciardi, Giovanni Fassina, Sandro Conconi, Roberto Rizza e altri refrattari e disertori che si trovano nella Repubblica elvetica (in part. a Zurigo). Nel 1918 appare come socio della Camera del lavoro di Bellinzona, e pure nominato membro di in una commissione della stessa.
Rientrato in Italia nel novembre 1919, viene denunciato con l'accusa di aver partecipato il 10 dicembre all'assalto delle abitazioni di alcune famiglie benestanti scarlinesi. Nell'ottobre 1920 denunciato per aver occupato con altri compagni la chiesa di San Martino, reclamata dalla popolazione locale per farvi un teatro. Nel luglio 1921 abbandona Scarlino ormai in mano ai fascisti e si rifugia con moglie e figlio a Livorno, dove fa parte sino al 1923 del Comitato anarchico pro vittime politiche. Fermato il 9 maggio 1938 in occasione di Hitler a Firenze. Arrestato nell'ottobre 1939 dopo il ritrovamento a Livorno di un certo numero di volantini antifascisti. Nel Secondo dopo guerra è membro del Partito comunista. FONTI: GB // DBAI // Libera Stampa, 1918-1919 //
|