CIULLI Anchise Fornaio
Prato (FI) 15.11.1882 da Romualdo e Giacomina Bavari - Prato, 22.2.1957.
Dapprima militante del Partito socialista, poi anarchico. Già segnalato alla prefettura come un "settario attivo e fervente". Attivo anche negli scioperi nel 1906 ed in pubbliche conferenze. Nel 1907 attivo nella campagna pro Acciarito. Nel 1908 in un comizio sulla legge per il riposo settimanale e festivo, nel 1909 polemizza sul settimanale anarchico milanese La protesta umana con il repubblicano Giuseppe Meoni in favore dell'attentato di Bresci, sempre nel 1909 attivo all'agitazione pro Ferrer.
Ricercato dalla polizia si rifugia in Grecia, poi in Svizzera: il 1.8.1911 venne estradato in Italia dalle autorità elvetiche e tradotto a Firenze a disposizione della procura.
Dimesso dal carcere nel 1914 di Cagliari, si sposa con Velia Nardi. Arrestato nel maggio 1915 con l'accusa di istigazione a delinquere in uno sciopero contro la guerra. Viene richiamato aller armi e nel febbraio 1916 il tribunale militare di Firenze lo condanna a 5 anni di reclusione per diserzione e insubordinazione. In seguito si rituffa nell'attività politica, oratore in manifestazioni per il ritorno di Malatesta, nello sciopero generale di protesta contro l'ecccidio di Decima di Persiceto, nella festa dei lavoratori, nel 1921 parla a nome del gruppo anarchico nel corso di un comizio pro Sacco e Vanzetti. Processato nel 1922 con altri per l'uccisone di Florio, il capo dei fascisti pratesi, e il 2 febbraio 1924 condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione, poi amnistiato nel 1925 (?). Nel secondo dopoguerra riprende l'attività. FONTI:
GB // Alessandro Affortunati in "Fedeli alle libere idee - Il mov. anarchico pratese dalle origini alla Resistenza", Milano 2012 //
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