VERONESI Domenico (Mereghin busia) Maniscalco, muratore
S. Paulo (Brasile) 20.3.1894 da Giuseppe e Chiliana Vincenzi - Non si conoscono...
In data imprecisata entra in Italia e si stabilisce a Medolla, entrando in contatto con gli ambienti anarchici. Aderisce al locale Circolo libertario. Buon oratore viene coinvolto nel furto delle mitragliatrici e condannato a 1 anno e 3 mesi per aver il 9 maggio del 1920 a Villafranca, in un pubblico comizio, invitato i lavoratori ad armarsi per distruggere tutte le autorità.
Per sfuggire alla repressione fascista, nel 1922 si trasferisce a Verona. Da qui espatria in Francia e poi in Svizzera dove, nel 1925 si sposa. Si sposta di continuo per lavoro: nel 1926 a Montoux (Alta Savoia), nel 1928 in Svizzera a Delémont /JU e nel 1929 a Perlen /LU.
Nel 1931 è in Francia, a Annemasse dove la polizia lo sospetta che rappresenti il movimento Giustizia e Libertà. Rimasto disoccupato, rientra in Italia nel 1936, a San Prospero, presso parenti. Senza lavoro, indigente con 5 figli, forse costretto dalle necessità, chiede l'iscrizione al Partito fascista: domanda respinta. Lavora poi a Modena come muratore. FONTI: Andrea Pirondini, "Anarchici a Modena. Diz. biografico", MIlano 2012 // GB //
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