CAFASSI Francesco
Tipografo
Milano 10.2.1872 da Angelo e Antonia De Silvestri – Milano 16.1.1939.
Nel maggio 1894 è considerato dalla polizia come uno degli anarchici "più influenti e pericolosi", sia per la rete di rapporti che intrattiene, sia per lo "zelo inaudito" con cui propaganda le proprie idee. Fa parte del gruppo che gravita attorno a Pietro Gori. Incarcerato per 10 mesi a causa dei suoi incitamenti alla rivoluzione durante lo sciopero degli operai meccanici del '91, viene poi condannato a 15 mesi per aver colpito un ispettore di polizia in occasione della commemorazione di Garibaldi. Terminata la pena viene tradotto alle Tremiti per 18 mesi in domicilio coatto. Liberato condizionalmente nel 1896 riprende la sua attività di tipografo a Monza, poi a Milano.
Nel maggio 1898 in seguito alla proclamazione dello stato d’assedio a Milano, ripara in Svizzera, a Ginevra GE e a Losanna VD. Considerato di aver contribuito “non poco al determinarsi dei recenti moti rivoluzionari” viene denunciato al Tribunale di guerra italiano e condannato in contumacia a 15 anni. Nel gennaio 1901 interviene in un contradittorio contro Serrati il quale è contrario allo sciopero generale, marzo 1901 interviene in un comizio a Ginevra sull'anniversario della Comune di Parigi, sottolineando l'importanza dell'antimilitarismo. Nel 1901 la Corte d’appello di Milano dichiara cessati gli effetti penali della condanna e nel giugno 1902 rientra in Italia. Nel frattempo ha abbandonato le file anarchiche e passato al Partito socialista.
Il 9 agosto 1913 lo ritroviamo a Bellinzona TI come partecipante al Congresso dell'Unione operaia ticinese, a nome dell'Umanitaria di Milano, pure in Ticino come rappresentante dell'Umanitaria al Congresso della Camera del Lavoro nel 1922...
FONTI: GB // DBAI / Journal de Genève 21.3.1901, 10.8.1913 / Risv. 19.1.1901, 30.3.1901 / Libera Stampa 11.9.1922-12.9.1922 /
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