GAMBON Charles-Ferdinand (Parisot)
Avvocato, magistrato
Avocat, magistrat
Bourges (Francia) 19.3.1820 da Charles-Marie Gambon e Elisabeth Etienne Victoria Bourget - Cosne-sur-Loire 16.9.1887
Il nonno paterno fu Giovanni Antonio GAMBONI, partito nel Settecento da Comologno TI emigrando a Bourges: francesizzerà nome e cognome.
Rappresentante del popolo nel 1848 su posizioni radicali (Montagnard), Gambon venne processato il 13 ottobre 1849 con accuse di consociazione nel consiglio generale di una società segreta, di aver cospirato contro il governo, aver attentato alla Repubblica e incitato alla guerra civile e quindi condannato alla deportazione a vita in una fortezza. Sarà detenuto dapprima a Parigi, poi a Belle-Île-en-Mer ed infine nel dicembre 1857 a Corte. Venne liberato dalla prigionia dieci anni dopo, nel 1859, per un'amnistia generale.
Membro del comitato della Salute pubblica della Comune di Parigi, sottoscrisse il decreto del 12 maggio che annunciava la demolizione della lussuosa dimora di Thiers che gli valse la condanna - in contumacia - a 20 anni di lavori forzati il 23.11.1871 e in un secondo processo (7.11.1872) una condanna alla pena capitale.
In effetti Gambon con non poche difficoltà era riuscito a fuggire alle ricerche e rifugiarsi in Svizzera, arrivando a Basilea per poi immediatamente dirigersi nella Svizzera romanda dove si stabilirono ca 500 comunardi.
Trova dimora a Chamblandes VD, ma risulta soprattutto attivo a Ginevra GE.
Pubblica l'opuscolo "La Revanche de la France et de la Commune" (testo scritto a Parigi nel mese di luglio e poi stampato a Ginevra agosto 1871 - a firma L.B., iniziali della madre), "L'Ordre règne à Paris", "La Dernière Révolution" nel 1872 (diritto allo sciopero, rifiuto dell'imposta, separazione Chiesa e Stato, sciopero dei soldati).
Aderisce alla Federazione del Giura e a metà aprile 1872 con il comunardo Cluseret si reca a Locarno TI per incontrare Bakunin.
Nel 1875 collabora al Bulletin de la Commune, nel 1877 a La Commune, e in previsione delle elezioni parziali francesi pubblica uno scritto a firma Un paysan, collabora con Cluseret al Bulletin Communal destinato ai rivoluzionari del Midi, ecc ecc. Si trova una sua lunga lettera di denuncia nel Bulletin de la Fédération jurassienne (17.12.1876) nei confronti del direttore del carcere di Belle-Île ritenuto colpevole della morte di un compatriota.
Interviene nel 1878 al funerale civile di Courbet* a La Tour-de-Peilz, ed è accanto ad altri comunardi come Rochefort, Arnould*, Razoua*, Clémence*, Avrial, Pia, Kahn*, ecc. Sette mesi dopo, il 4.7.1878, gli stessi assistettero al funerale di Razoua.
L'aministia francese fu parziale, benché coinvolgesse 3'300 condannati, ma vennero esclusi 700 tra cui Blanqui, Gambon, Cluseret, Anould, Lefrançais, Clémence, Malon... Poi nel luglio 1880 vi fu l'amnistia generale.
Rientrato in Francia, nel novembre 1880 è accanto a Louise Michel* in una grande manifestazione in suo onore (2'000 persone), appena rientrata dopo 7 anni trascorsi nella colonia penale della Caienna nella Nuova Caledonia.
Gambon si butta poi nel parlamentarismo, elezioni...
Comunque nel 1883 prende le difese di 66 anarchici, fa l'apologia anche di Kropotkin e Elisée Reclus dei quali si dichiara non solo amico ma anche complice. Non mancò nel 1884 di riprendere vecchie battaglie come chiedere che la coscrizione sia abolita e l'esercito attivo permanente sia da sopprimere.
Bourges (Cher) le 19.03.1820 - Cosne-sur-Loire (Bièvre) 16.09.1887
Représentant du peuple en 1848 siégeant à la Montagne, puis élu à la commission de la Justice de la Commune de Paris en avril 1871. Comme membre du comité du Salut public, Gambon signa le décret du 12 mai qui annonçait la démolition de l'hôtel particulier de Thiers, ce qui allait lui valoir une condamnation par contumace à 20 ans de travaux forcé par le 5e consel de guerre siégeant à Versailles le 23 novembre 1871.
Arrivé en Suisse, a Chamblandes /VD, rédigea 2 brochures "La Revanche de la France et de la Commune" e "La Dernière Révolution", ouvrages dans lesquels il préconisait le refus de l'impôt et du service militaire. Confondateur avec Cluseret, Reclus, Ralli, ect de La Commune, il adhéra à la Fédération jurassienne (FJ) et rencontra Bakounine à Locarno en avril 1872.
Il rentre en France en juillet 1880 et aux côtés de Louise Michel, en novembre 1880, il exalte le socialisme révolutionnaire. Il fut élu député en juin 1882 sous l'étiquette radicale. En 1883 il prit la défense de Kropotkine et de Reclus, dont il se déclara à la fois l'ami et le complice.
FONTI: GB/ Luciano Chiesa in "Charles-Ferdinand Gambon. Dall'Orsenone alla Francia", Armando Dadò editore, Locarno 2020 (presentazione di Vasco Gamboni), pp. 384.
ME/ DBMOF in francese
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