SCARSELLI Oscar (detto lo Zoppo) manovale
Certaldo 14.7.1902 da Eusebio e Maria Mancini - S'ignorano data e luogo di morte. Matura i propri ideali libertari nell'ambiente familiare dove sia il padre che gli altri fratelli sono attivi militanti del gruppo anarchico locale aderente all'Unione anarchica italiana. Il 28.2.1921 prende parte ai fatti di Certaldo in cui trova la morte anche il fratello maggiore Ferruccio. Si dà alla macchia, viene considerato il capo della "banda del zoppo" così chiamata perché lui è claudicante.
Il 4 luglio 1921 raggiunge Lugano, passando clandestinamente il confine dai monti di Comologno, con il fratello Tito (1895-1933) e Alfredo Arrigoni (di Felice, 1897, di Certaldo): in particolare i due fratelli sono accusati dalle autorità italiane di omicidio, mancato omicidio e rapine a mano armata (assassinio di Mario Filippi, fascista, di S. Vivaldo). Tutti e 3 arrestati a Lugano il 5 luglio (in possesso di 18'000 corone austriache, 900 lire, 800 franchi) vengono poi estradati il 26 agosto 1921, nonostante il loro tentativo di far passare i reati in reati politici (tra gli estradati pure Galeazzo Tasselli, 1900, da Solara, imputato di omicidio del 17.2.1920 di Fioravanti e Giuseppe Rizieri).
Detenuto, evade il 5 ottobre 1924 dal Mastio di Volterra, raggiunge la Francia, e condannato in contumacia nell'aprile 1925 a 30 anni di carcere. Poi si reca in URSS. FONTI: GB // DBAI // Popolo e libertà, Lugano, 6.7.1921, 27.8.1921 //
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