erik friedlander e roberto dani
"schio | duemilaquattro"

 

la "storia" che sta dietro a questo cd è così banale e lineare da sembrare una scusa, un'invenzione: è la documentazione dell'incontro tra il violoncellista erik friedlander, ben conosciuto per i progetti a proprio nome ma soprattutto per la fruttuosa collaborazione con john zorn, ed il percussionista vicentino roberto dani, anche lui musicista molto stimato (ha suonato in mille situazioni diverse, da kenny wheeler a christy doran, da rita marcotulli a stefano battaglia). se i due si conoscevano "a distanza", da parte degli organizzatori (il centro stabile di cultura di schio (vicenza), un collettivo impegnato da anni nella diffusione della controcultura: dozzine di incontri dal living theatre a david thomas, spero di aver reso l'idea) niente era stato "preparato" apposta, nel senso che la decisione di registrare è stata presa con il consenso dei musicisti solo poco prima dell'inizio della performance. performance che nel suo svolgersi si è rivelata una grande e bella sorpresa: i due -in grande e brillante forma creativa- hanno suonato generosamente, giocando coi ruoli e con gli strumenti, dimostrando voglia di conoscersi, senza paura di sperimentare. i due non si sono risparmiati, insomma: dal loro incontro è scaturita una musica viva, assai originale e semplicemente "bella". è stato lo stesso friedlander, disponibilissimo, che ha curato a casa propria il montaggio e la masterizzazione del cd. e se risulta generalmente "difficile" descrivere un album di improvvisazioni, le difficoltà aumentano proprio in questo caso: il suono qui dentro sin dai primi istanti si fa materia liquida inafferrabile, capace di lentezze abissali ed improvvise fughe, alternarsi irregolare ed imprevisto di ombre e luce. il violoncello di friedlander porta a tratti a malinconie sinfoniche, altre volte ancora alle atmosfere urbane e frenetiche della new york avant di vent'anni fa come in un'eterna sospensione temporale in cui coesistono velluto e schegge di vetro. l'accento e la sorpresa sono spesso portate sulla gestualità, sull'approccio fisico allo strumento: friedlander a tratti suona il violoncello come una chitarra o un contrabbasso, capace di scivolare dalle carezze all'aggressione, dal dolore all'estasi. roberto dani è altrettanto indefinibile, quasi in bilico nei gesti da cui il rumore nasce: capace di leggerezza e terremoti sonori, crea sussurri e tonfi e sismi dal contatto fisico delle dita sulla pelle dei tamburi. confezione in cartoncino con belle foto e una serie di riflessioni di emiliano neri (all about jazz), il cd è co-prodotto dal csc e da stella*nera.

 

  

  

  
foto di emiliano neri

 

…l'ambiente trasuda devozione. l’alto soffitto che si perde nel buio. le alte pareti dipinte da cui pallide figure rispondono allo sguardo. il denso silenzio rotto da qualche spudorato scricchiolio dei banchi di legno, ineluttabilmente orientati verso il punto più sacro. ma il rito cui si presenzia -perché di rito si tratta- è affare eminentemente umano, non divino; e i due protagonisti dell'annunciazione, lassù sulla volta, vegliano bonariamente su una delicata liturgia che mira a invocare, accogliere e trattenere uno spirito fra i più fugaci, il suono. come ogni rito, anche quello qui officiato vive dell’incontro fra uomini. ma contrariamente al solito questo rito non è graziato dall’abitudine, non si basa su formule ripetute e tramandate uguali a se stesse. questo rito nasce attimo per attimo; richiede un abile studio, un'attenzione portata allo spasimo verso ogni minima reazione, perché solo questo garantisce l'accesso al mistero del suono più puro. 
ed è così che erik friedlander e roberto dani condividono per la prima volta la loro esperienza musicale: annusandosi da lontano, tendendosi la mano, offrendo appigli ma anche mosse false. osando. ben sapendo di poter rischiare tutto perché condividono quanto v'è di più essenziale nella prassi musicale: il rispetto per il suono in sé, a prescindere dalla materia concreta che si va a costruire in un dato momento. diamo uno sguardo da vicino ai due officianti. da un lato un vero musicista, erik friedlander (la sera prima già di scena -in solo- nello stesso spazio) che sa coniugare magistralmente il rigore dell'esecuzione della pagina scritta all'ardente inventiva garantita da un'improvvisazione che sa declinarsi in infiniti modi, sino alla libertà più totale; che impregna la sua musica di un'eleganza tutt'altro che formale, riuscendo a cogliere il valore fondante di ogni singola espressione sonora.
dall'altro lato un performer a tutto tondo -guai a chiamarlo semplicemente batterista!- roberto dani dimostra sempre più, ad ogni nuovo ascolto, di aver raggiunto una lucida e personale maturità espressiva fondata su di una poetica del gesto che si traduce nell'esaltante trattamento di una materia sonora pulviscolare che vive di frammenti e screziature timbriche in cui non è il ritmo a contare ma l'immaginifico disegno complessivo, un sottile arabesco in cui la componente visiva è fondamentale, non essendoci soluzione di continuità fra movimento del corpo e suono prodotto perché, in definitiva, i gesti di dani si risolvono in musica anche se si rivelano silenziosi.
un simile incontro non può che ridestare speranza nella salute della musica.
il dialogo fra i due dà vita a un canto senza posa, perché non necessita di sosta; aperto ad ogni grado alle molteplici influenze di cui può nutrirsi una reale ed effettiva world music, che aspira ad essere universale non parlando nessuna lingua naturale se non quella puramente vibratoria del suono. ed è il suono il vero protagonista, plasmato come un flebile alito da due musicisti che hanno dato prova di averne forzato il mistero; esaltato dal magnifico spazio di un edificio che si è rivelato un indispensabile comprimario, nel suo amplificare ogni minima sottile variazione sonora, ogni colore, ogni armonico parassita del grandioso rituale che ha ospitato... [emiliano neri, all about jazz]  

 



il sito del centro stabile di cultura di schio (vicenza) è www.centrostabile.it

il sito di erik friedlander è
www.erikfriedlander.com

il sito di roberto dani è
www.infinito.it/utenti/robertodani

numerosi scritti e fotografie di emiliano neri sono su www.allaboutjazz.com

 



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