segnalazioni / reviews

...such an excellent drummer. he thinks of his instrument as a small orchestra, making a large range of sounds out of it by modifying and enlarging it during the performance obtaining a huge spectrum of virtuosistic sounds. his approach is so harmonious that he looks like a dancer... [kulturmagazine]

...improvisation, geste und komposition schmelzen in der musik des italienischen schlagzeugers zu einem faszinierenden und fesselndden musikalischen universum. mit schlagzeug, perkussion und präpariert zither bewegt sich dani im städingen wechselspiel von klang, geräusch, nachhall und stille, durch sein virtuoses und experimentierfreudiges spielen entfaltet sich das perkussive element zu einer fast orchestralen dimension. es sinde klänge, die intim und kommunikativ im raum schweben, die als narrative oder reflexion die aufmerksamkeit erwecken... [concerto]

...area sismica, forlì 10.1.2009. un'esibizione in solo è sempre una prova impegnativa, a maggior ragione se il proprio strumento è la batteria. dover sostenere un intero concerto facendo esclusivamente ricorso a risorse ritmiche induce facilmente a ricercare l'attenzione del pubblico attraverso eccessi tecnicistici. roberto dani ha brillantemente evitato questo rischio nel suo concerto, in cui ha presentato il suo nuovo cd “drama”, realizzato anch'esso in solitudine. non che dani abbia lesinato nell'impiego di abilità tecniche, né ha cercato in alcun modo di dissimularle: alcuni passaggi della performance anzi sarebbero stati impossibili senza la sua grande precisione e velocità. ma la tecnica era messa al servizio di una chiara idea musicale e anche di un'acuta sensibilità timbrica. dietro al linguaggio batteristico di dani si avverte infatti un grande studio sul tocco, sulla qualità del suono prodotto, e appunto una grande attenzione e sensibilità timbrica, anche nelle minime sfumature e differenze fra i suoni, ognuno dei quali ha una sua ragion d'essere precisa e una sua propria specificità. esemplare in questo senso è stata l'apertura del concerto. dani ha creato un clima molto concentrato, giocando su pochi colpi sparsi e intervallati da silenzi che esaltavano e amplificavano le differenze e le sfumature timbriche dei diversi eventi sonori. il silenzio diventava una sorta di lente d'ingrandimento che magnificava risonanze, armonici e in generale i dettagli timbrici che, se non isolati nel vuoto, normalmente sfuggono all'attenzione dell'ascoltatore. c'era anche un che di solenne e di austero in questi colpi radi, in questo suono scarno e pieno di silenzio; qualcosa dell'evento rituale, in cui ogni dettaglio, ogni evento, ogni gesto hanno un preciso significato e una loro importanza. c'era anche qualcosa della solennità di un gong cinese nelle lunghe risonanze cariche di armonici dei piatti. poi i rintocchi si sono addensati sempre più, fino a diventare una sorta di pioggia fitta e sottile; l'uso quasi esclusivo di percussioni metalliche (piatti, campanelli e sonagli vari, percossi con bacchette di varia foggia e misura) esaltava l'analogia con delle goccioline d'acqua, scintillanti di riflessi e di colori come le risonanze armoniche del metallo. fino poi a svuotarsi nuovamente alla fine, proprio come lo scroscio di un acquazzone che si placa. un altro pezzo particolarmente notevole è stato giocato invece su una dinamica ipercinetica, anche qui sfruttando tutte le possibili sfumature timbriche dei materiali percossi, e delle diverse bacchette impiegate. anche in questo caso dani si è concentrato dapprima sui metalli, coinvolgendo poi l'intero set e dando voce infine alla potenza delle pelli, con dei disegni ritmici complessi e soprattutto potenti e velocissimi. in generale, un concerto rivolto a stimolare l'attenzione percettiva, ad assaporare non solo il fraseggio ritmico, ma soprattutto la specifica natura timbrica degli eventi percussivi e della risultante data dalla loro combinazione, composizione e sovrapposizione... [all about jazz italia]

...roberto dani is one of the most versatile percussionists of our time... [hellerau]

...an eight piece suite for solo percussion and prepared zither by percussionist dani that succeeds where many others fail: it’s composed enough to establish expectations that can be manipulated and improvised enough to surprise and find unrepeatable moments. it’s masterful with dynamics and texture and it doesn’t outstay its welcome... [chris cutler, rer catalogue 2009]

...affrontare un nuovo lavoro di roberto dani è faccenda strettamente correlata con il piacere. dani pone da tempo, come centro della sua ricerca sullo strumento (batteria e percussioni), l'accento sull'aspetto acustico dell'evento suono. il bagaglio espressivo sviluppato nel corso degli anni (oltre sessanta produzioni all'attivo, fra soli, collaborazioni, ensemble, colonne sonore teatrali, più un'intensa attività didattica sul tema impro), si traduce in “drama”, sotto forma di uno dei più esaltanti soli sentiti negli ultimi tempi. batteria, percussioni e zither preparato bastano e avanzano. la tecnica viene piegata alle necessità espressive, flirtando apertamente con i silenzi, gli stridori ed i riverberi, del metallo sollecitato. “drama” è opera evocativa, che parla linguaggi di primitiva grazia. partendo dal prologo sino a giungere all'epilogo, dani incontra, assimila e plasma, suggestioni che più di una volta paiono giungere da continenti lontani. metalli, legni, cocci e dita, che si innescano ed esalano il proprio respiro. armoniosamente, i suoni si palesano, altrettanto armoniosamente decadono. otto composizioni che ripetutamente urtano l'evento silenzio, ritrovando ogni volta in esso l'essenza stessa del proprio essere. dove ogni minimo tocco evoca timbriche, che il silenzio amplifica sino a renderle rituale vero e proprio (l'aspetto visivo/esecutivo, in questo caso possiede un forte significato...). manifestazioni acustiche traslucenti in fase di respiro. cadenzato e consapevole. java, partch, bertoia e la pietra che batte contro altra pietra nel cuore dell'africa. ma anche, la durezza ed il lirismo struggente di certe inquadrature di herzog. tutto questo c'è. sostenere la qualità delle produzioni stella*nera è qualcosa che ha a che fare con il buonsenso. e di questi tempi bastardi non è faccenda da poco conto. bellissimo... [kathodik.it]

...prodotto dalla indipendente e coraggiosa stella*nera, questo lavoro solista del percussionista roberto dani esplora le possibilità del suono che gli oggetti percossi aprono in infinite combinazioni. musicista che si è fatto apprezzare per sensibilità e gusto timbrico accanto a nomi molto diversi tra loro, da louis sclavis ad annette peacock, da giorgio gaslini a vitaliano trevisan, dani diventa qui l'officiante di un rito fatto di echi, sgocciolamenti, respiri, sfregamenti, fruscii, scoppi metallici, il tutto "montato" con architettura lenta e sapiente sopra a un silenzio che diventa più che mai parte integrante del gesto espressivo. c'è un'atmosfera quasi sacrale nei cinque atti che compongono, assieme a un prologo, un epilogo e un intermezzo, questo "drama" (titolo che suona come una conferma alla ferma costruzione formale del lavoro) e soprattutto non c'è mai quello sfoggio di virtuosismo fine a sé stesso che talvolta affligge le avventure solitarie di batteristi e percussionisti. sensibile sovrapporsi di narrazioni ritmiche e di suggestioni sonore, il disco ci svela un lato intimo e incantatorio di un artista la cui riservatezza ne fa talvolta dimenticare il grande talento... [il giornale della musica]

...italian percussionist roberto dani releases his debut solo album “drama”. the album contains original compositions and improvisations for his custom-made set of drums, cymbals and percussion. in 2003 dani started his life-long primary project, namely an act as a solo drummer and percussionist. the music contains ingredients from avant garde and european classical composition as well as intelligent free improvisation... [aaj.com]

..."stella*nera è una non-etichetta discografica indipendente, uno spazio aperto, consapevolmente marginale, per certi suoni non rassegnati (...), per diffondere controcultura ispirata da sentimenti pacifisti, anarchici e libertari. i materiali pubblicati non vengono distribuiti commercialmente nei negozi ma offerti in cambio di una sottoscrizione a favore di a/rivista anarchica...": già questo estratto la dice lunga sugli intenti della non-etichetta, il cui catalogo vanta un approccio musicale trasversale all'interno comunque di un certo tessuto non inquadrato, da chadbourne a franti, da alessio lega allo stesso dani in duo con erik friedlander. e non ci potrebbe essere opera più idonea di questa a effigiarla: l'artista vicentino vi si muove solitario dando alla musica una dimensione teatrale del tutto in linea con i suoi orientamenti estetici. ora pacato, quasi sfuggente, ora più acuminato, nervoso, sempre mirabilmente irregolare, obliquo, vagamente dinoccolato, il fraseggio privilegia i suoni appuntiti dei metalli su quelli, più rotondi e in fondo rassicuranti, delle pelli (che non mancano), in un lavoro di stringente coerenza e rigore che non fa che ribadire intelligenza ed originalità di dani, ormai da anni (con michele rabbia) il "percotitore" nostrano meglio calato in quella dimensione europea che ha in maestri come i vari oxley, favre e soci i suoi antesignani... [musica jazz]

..."drama" ist eine percussion-solo-platte von roberto dani, der aur marco pandins kleinem, feinem nahezu selbstverständich anarchistichem italienischen label stella*nera auch schon eine platte mit erik friedlander einspielte. der titel scheint it bedacht gewölht schliesslich steht und fällt das aufkommen von lautstärke und dichte mit schlussiger innererlogik. der bearbeitung von kleinen gongs am beginn folgt jene der präparterten zither, das fellen folgt das blech, dann dröhnen die drums; zum ende hin klingt alles wieder suksezssive ab, am schluss bleibt alles offen. wie ein orchester behandelt dani seine percussion-familie, ein breites spektrum an sounds korrespondiert mit der vielzahl an aggregatzuständen. am zulassen der stille im besonderen un der strikten vermeidung von hektik oder gar angeberei im allgemeinen wird es wohl hauptächlich liegen, dass ausgerechnet mir als amtlich beurkundetem schlagzeugsolo-gegner diese solo-cd extrem sympathisch daherkommt... [freistil]

...è possibile trasformare una batteria in un'intera orchestra? al quesito risponde eloquentemente "drama" di roberto dani, che servendosi solo di un apparato di percussioni (più le corde pizzicate di uno zither) mette in scena un vero e proprio "audiodramma" in cui ogni eterea sfumatura, ben distante da ogni stereotipo di solo drumming, è parte di un'accurata e raffinatissima sceneggiatura. atmosfera dominante dell'album un ritualismo arcano che echeggia culture arcaiche... [rumore]

...una delle caratteristiche del suono di dani è quello di poter essere risonanza che diventa corpo nello spazio, e in quanto tale interpretare un ruolo, raccontare storie, partecipare da protagonista alla musica che esso stesso costituisce. dani, soprattutto in solo, è un narratore di storie, un regista. la sua musica non è mai astratta e pur evitando le didascalie si pone quantomeno come canovaccio di una rappresentazione alla quale l'ascoltatore è invitato a partecipare. "drama" è storia delle storie, un set di percussioni e zither preparato, strutturato in prologo, scene, intermezzo ed epilogo, tra improvvisazione ed una scenografia acustica rituale che appartiene, nel nostro immaginario a volte grossolano, alle terre d'oriente interpolato da un riferimento letterario del romanzo borghese, la citazione di fogazzaro "...e ritornò il silenzio, il pauroso silenzio delle cose consce". nessun esotismo gratuito, ma densi fantasmi rappresi negli armonici generati dagli strumenti ("prologo", "intermezzo", "epilogo"), evocati da arpeggi di zither e metalli percossi ("atto iv"). come fossero gli echi ammutoliti di un gruppo di famiglia in un interno. in quella terra di nessuno dove, al contrario del consueto, l'acustico emula (finge, dissimula) l'elettronico ed il silenzio è ponderabile... [blow up]

…batteria, percussioni e oggetti: solo di grande impatto quello di roberto dani, artista dal riconosciuto talento nei più disparati contesti musicali… [il cacofonico]

...è difficilmente etichettabile la nozione musicale di roberto dani, rientrando essa in un ordine di percorsi espressivi non convenzionali, spesso legati all'idea dell'improvvisazione free form, dell'impulso sonoro che procede per emozioni ed iridescenze mantriche scatenanti, volto ad esorcizzare le voci recondite della percussione sperimentale. il suono delle pelli. dei metalli e dei legni, cui talora s'interpongono gli echi dello zither preparato, è la formula alchemica di "drama", l'ultimo atto discografico che l'autore mette a segno via stella*nera, l'etichetta fondata nell'84 da marco pandin. otto composizioni che forgiano dinamiche di movimento prossime al pathos della vibrazione pura, del "gesto ascetico" che incalza fra i ritmi e i silenzi di un rito sublimatorio votato al soffio dell'energia primordiale... [rockerilla]

 


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